Il cinema degli anni Trenta: i 30 capolavori del decennio
Come già detto in un precedente articolo dedicato al cinema degli anni Cinquanta, stilare una lista dei capolavori cinematografici di un decennio ormai ampiamente storicizzato non sembrerebbe richiedere particolare sforzo: l’elenco è, in un certo senso, già “istituzionalizzato”.
Rimane però da circoscrivere il numero dei film da includere e, volendo rispettare il canone di questi brevi scritti sulla Storia del Cinema che vado proponendo da ormai due anni e mezzo, la scelta può presentarsi ardua.
Come sempre, ho cercato di collazionare pareri espressi da diverse fonti autorevoli e classifiche preesistenti consultando liste e filmografie, ma, volendo comunque rappresentare
i diversi generi cinematografici, le differenti aree di produzione e – last but not least – il gusto personale, la selezione non è stata facile.
Ma partiamo dal consueto inquadramento storico.
È il decennio in cui in Europa maturano tutte le premesse per un secondo conflitto mondiale che infine scoppierà proprio nel 1939. Il periodo di instabilità economica e politica conseguente alla Grande Guerra porterà all’affermarsi di dittature, con una ben nota sequenza di eventi: l’elezione di Hitler a Cancelliere in Germania (1933 – l’anno prima era iniziata l’ascesa di Salazar in Portogallo); la Guerra d’Etiopia dell’Italia fascista (1935); la Guerra Civile Spagnola (1936); l’Anschluss e la Notte dei Cristalli (1938); fino ad arrivare all’invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, che segnerà l’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
D’altra parte, in Oriente l’espansionismo giapponese si manifesterà già all’inizio del decennio con l’invasione della Manciuria, e nel 1937 scoppierà la Seconda Guerra sino-giapponese.
Negli Stati Uniti, invece, per uscire dalla crisi innescata nel 1929 dal crollo della Borsa di Wall Street con la conseguente Grande Depressione, il Presidente Franklin Delano Roosevelt avvia la politica del New Deal. In realtà un simbolo dello sforzo per la ripresa economica del paese, ancora sotto la presidenza Hoover, è rappresentato dall’inaugurazione, nel maggio del 1931 a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, del Chrysler Building e dell’Empire State Building, i grattacieli più alti del mondo.
Nel 1932 viene prodotta la prima pellicola in Technicolor; nel 1934 nasce la 20th Century Fox. È l’inizio dell’età d’oro di Hollywood sia dal punto di vista dello star-system – con divi epocali come Errol Flynn, Clark Gable, Gary Cooper, Bette Davis… – che come trionfo dei generi: dalla commedia sofisticata di Ernst Lubitsch alla screwball comedy di Howard Hawks; dalla comicità agrodolce di Chaplin a quella stralunata dei Fratelli Marx e agli slapstick di Laurel & Hardy; Biancaneve e i sette nani del 1937 è il primo lungometraggio animato nella storia del Cinema, nonché il film che suggellò il successo delle produzioni di Walt Disney; e poi ovviamente il noir, il thriller eccetera.
Verso la fine del decennio il direttore della fotografia Gregg Toland introdurrà un uso semantico della profondità di campo (ovvero l’estensione dei piani a fuoco rispetto alla distanza standard di messa a fuoco) che avrà una grande influenza sul cinema dei decenni successivi.
Anche il cinema francese vive un periodo di grande splendore (Vigo, Renoir, Carné…), mentre quello italiano si appiattisce sui “telefoni bianchi”, e in Germania si conclude la grande stagione dell’Espressionismo.
Una possibile top 30 del cinema degli anni Trenta, quindi, potrebbe essere la seguente:
La terra (Zemlya) di Aleksandr Dovženko, 1930
L’âge d’or di Luis Buñuel, 1930
L’angelo azzurro (Der blaue Engel) di Josef von Sternberg, 1930
All’ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front) di Lewis Milestone, 1930
Luci della città (City Lights) di Charlie Chaplin, 1931
M – Il mostro di Düsseldorf (M – Eine Stadt sucht einen Mörder) di Fritz Lang, 1931
Scarface di Howard Hawks, 1932
Sono nato, ma… (Otona no miru ehon – Umarete wa mita keredo) di Yasujirō Ozu, 1932
Freaks di Tod Browning, 1932
L’amaro tè del generale Yen (The Bitter Tea of General Yen) di Frank Capra, 1932
Zero in condotta (Zéro de conduite) di Jean Vigo, 1933
King Kong di Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack, 1933
L’Atalante di Jean Vigo, 1934
Accadde una notte (It Happened One Night) di Frank Capra, 1934
Tempi moderni (Modern Times) di Charlie Chaplin, 1936
Infedeltà (Dodsworth) di William Wyler, 1936
La grande illusione (La grande illusion) di Jean Renoir, 1937
Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs) di AA.VV., 1937
Il porto delle nebbie (Le quai des brumes) di Marcel Carné, 1938
Susanna! (Bringing Up Baby) di Howard Hawks, 1938
Olympia di Leni Riefenstahl, 1938
La regola del gioco (La règle du jeu) di Jean Renoir, 1939
Ombre rosse (Stagecoach) di John Ford, 1939
Ninotchka di Ernst Lubitsch, 1939
Il mago di Oz (The Wizard of Oz) di Victor Fleming, 1939
Via col vento (Gone with the Wind) di Victor Fleming, 1939
La voce nella tempesta (Wuthering Heights) di William Wyler, 1939
Come si può vedere, ho ripristinato l’abitudine di lasciare qualche posto vuoto, a disposizione delle integrazioni del volenteroso lettore.
Written by Sandro Naglia
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