5 libri da leggere sul mondo del calcio

Leggere un buon libro è sempre un’emozione unica, imparagonabile rispetto a qualsiasi altro intrattenimento.

Libri sul calcio
Libri sul calcio

Leggere stimola la mente e la fantasia, rilassa, ci fa immergere in un mondo unico, tutto nostro. E poi genera cultura, discernimento e capacità di riflessione. Anche il tema del calcio è oggetto di temi per libri. Dalle biografie di un certo atleta a storie immaginifiche di alcuni dei più bei romanzi del novecento, ma anche scenario di fondo di storie di narrativa.

Così come esistono anche libri sul calcio che trattano indagini e approfondimenti di eventi di cronaca. Di libri sul calcio ne esistono a migliaia ma proviamo a trovarne cinque che possano essere solo la copertina, è proprio il caso di dire, di un mondo affascinante e intrigante.

“Fear and Loathing in La Liga: Barcelona vs Real Madrid” 

Iniziamo questo elenco con un libro particolare, forse neanche tra i più conosciuti ma davvero interessante. Si tratta di “Fear and Loathing in La Liga: Barcelona vs Real Madrid”, scritto da Sid Lowe, giornalista e opinionista inglese da tanti anni in Spagna ed esperto della Liga spagnola.

Questo libro parla dell’eterno dualismo tra Barcellona e Real Madrid, le due squadre che considerando il parere dei media oppure le quote Liga sono le favorite anche quest’anno per la vittoria del campionato spagnolo. Una rivalità storica che trascende il rettangolo di gioco, andando a scavare nelle origini storiche, culturali e politiche di essa, con un’analisi dettagliata degli episodi storici tra le due squadre e personaggi che hanno fatto la storia dei Blancos e dei Balugrana.

“Febbre a 90’”

Nick Hornby mette nei suoi libri le sue passioni. E lui è sempre stato un grandissimo tifoso dell’Arsenal. Come sempre ficcante, ironico e amaro allo stesso tempo, anche in “Febbre a 90’” lo scrittore inglese ci mette del suo, traendo spunto da elementi autobiografici. Il romanzo racconta la storia per un amore sconfinato per i Gunners, una passione talmente forte da condizionare i comportamenti e i momenti di vita quotidiana del protagonista.

Un libro talmente bello e iconico, dove ci si immedesima ancora oggi nel suo protagonista, Paul Ashworth, da farne un film, come è successo nel 1997 con il film omonimo in cui il protagonista era Colin Firth.

“Futbol – Storie di calcio”

Praticamente l’alter ego in Argentina di Nick Hornby, Osvaldo Soriano è l’autore di questo testo universalmente riconosciuto come tra i più influenti sul tema. In “Futbol” ci sono 25 racconti che traggono spunto da ricordi autobiografici ma anche storie completamente inventate e frutto della fantasia.

Un racconto poetico per la forte passione, verace e sanguigna dei tifosi argentini attraverso un’esperienza diretta di come un popolo intero vive il calcio. Un libro che scorre e si lascia leggere molto facilmente, con un filo di ironia e sarcasmo unici, tratti tipici di uno degli autori latinoamericani più apprezzati del novecento.

“Parlerò solo di calcio”

Anche Tito Boeri, il celebre economista, ha voluto trattare di calcio, naturalmente trovando un nesso e connessioni tra l’aspetto sportivo e le ricadute economiche. Ma facendolo con una terminologia comprensibile per tutti ma soprattutto che può interessare sia a coloro che non seguono il calcio ma anche a coloro che di economia ne capiscono poco.

Un testo che spiega come lo sport influisce sulla vita economica del Paese, e come questo sport sia una sorta di metafora delle crisi in atto nel nostro paese.

“Brilliant Orange: Il genio nevrotico del calcio olandese”

David Winner racconta come un piccolo Paese come l’Olanda sia stato in grado di rivoluzionare completamente il mondo del calcio, facendolo passare da un gioco lento ed estremamente tattico (naturalmente anche affidato all’estro e alla fantasia di tanti campioni del passato) a un gioco più moderno, veloce e con idee innovative, arrivate fino al calcio dei nostri giorni.

Era la rivoluzione Orange del calcio totale. E il massimo esponente era Johan Cruijff, un genio ribelle, e altrimenti non poteva essere, che ha soverchiato negli anni ’70 il concetto di calcio legato a posizioni immutate in cambio in favore di un maggiore dinamismo. Modi di affrontare gli spazi di gioco e di scambiarsi le posizioni tra i compagni che hanno favorito un calcio basato su pressing, tattiche del fuorigioco e possesso palla.

 

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