“Filippo Brunelleschi” di Marco Cei e Luca Bulgheroni: una storia a fumetti per un genio del Rinascimento
Il personaggio di Filippo Brunelleschi non ha bisogno di presentazioni, il suo nome è noto per il suo genio nell’arte e nell’architettura, iniziatore del periodo rinascimentale.
Fu attivo soprattutto a Firenze dove le sue opere vennero commissionate dalla famiglia Medici. A lui si deve la figura dell’architetto moderno, un professionista capace di far incontrare arte e scienza, stile e proporzioni geometriche, forma astratta e struttura fisica della costruzione. Le sue opere dallo Spedale degli Innocenti alla Cappella de’ Pazzi sono ben note, ma una su tutte è stato il suo primo e più significativo lavoro, ancora oggi studiato e ammirato per la complessità della forma e per l’ingegno costruttivo applicato: la cupola di Santa Maria del Fiore.
La storia del fumetto, edito da Kleiner Flug, inizia qualche anno prima al momento dell’assegnazione della vincita del bando per la formella della porta Nord del Battistero di Firenze. Il tema del bando è il sacrificio di Isacco e i due vincitori sono Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti a parimerito. É in questa occasione che i due autori Marco Cei e Luca Bulgheroni ci presentano il personaggio di Brunelleschi sicuro di sé, ambizioso e cinico che sfida il concorrente e rilancia la sfida lasciando all’avversario la vincita per questa volta.
La “singolar tenzone” tra i due si ripeterà con il bando della cupola del Duomo. La vittoria sarà una contesa lunga e piena di colpi di scena e di genialità da parte del Brunelleschi che questa volta non si lascerà strappare la rivincita. La cupola doveva essere disegnata sulla base di alcune linee guida molto dettagliate, visto che il tamburo e altre parti della struttura erano già state edificate su progetto di Arnolfo di Cambio. Brunelleschi riesce a superare alcuni paletti imposti e a fare una cupola senza uso di centine, con una struttura doppia, una parte interna con costoloni e rivestimento in marmo e la parte esterna in laterizi posti a spina di pesce.
Ancora oggi la cupola del Brunelleschi è la cupola in muratura più grande mai costruita, oggetto di studi e ricerche per carpirne ogni segreto.
Nel fumetto ci si sofferma sia sull’aspetto dell’uomo Brunelleschi sia sull’aspetto tecnico della costruzione e dei vari problemi che si sono affrontati durante la costruzione. In un primo momento Ghiberti non è del tutto esente dall’occuparsi della cupola, ma diviene direttore dei lavori al pari di Brunelleschi. Soltanto con vari stratagemmi di Brunelleschi viene estromesso, nell’ultimo caso proprio con una prova attoriale alla “Amici miei” in cui viene preso in giro l’amico di turno.
Lo spirito goliardico e cinico dell’architetto è più volte manifestato nella storia e tratteggia un personaggio meno conforme all’idea di genio che abbiamo in mente. Brunelleschi è un uomo che si diverte, si compiace del suo lavoro ed è determinato a portarlo a termine sia per la fama, sia per il denaro.
Durante la costruzione della cupola ci sono stati problemi con gli operai, con il rifornimento del legno e altri intoppi legati anche a Ghiberti che ostacolava il progetto e non era capace di comprenderlo. Tutte le difficoltà sono state superate da Brunelleschi con il piglio dell’ambizione e con carattere deciso, oltre che con una certa irriverenza e ironia anche nei confronti dello stesso committente.
Non racconto nei dettagli la storia per lasciare ai lettori il piacere di scoprirla man mano. Certamente la rivalità tra i due architetti è la chiave di lettura del fumetto e la realizzazione della cupola fiorentina (1436-1471) il lieto fine sperato.
Per quanto riguarda i disegni, Brunelleschi è raffigurato con il capo grande, calvo, piuttosto basso così come viene descritto dal Vasari “sparuto come persona” e confermato dai suoi resti rinvenuti nel 1972, fa fede anche la sua maschera funeraria al Museo dell’Opera del Duomo.
Anche gli altri personaggi sono stati disegnati quanto più simili alla realtà, ovviamente senza esagerare nel realismo, con tratti rotondeggianti e lineari. I colori riescono a dare la giusta armonia all’insieme, non ci sono ombreggiature e quindi anche nelle vignette più piccole gli elementi sono chiari e di immediata lettura visiva.
Questo fumetto riesce a far conoscere una piccola porzione della vita di Brunelleschi, a pennellare un personaggio unico nel suo genere. Si legge in modo scorrevole e anche i passaggi più tecnici della costruzione sono spiegati in modo semplice sia per adulti che per ragazzi.
Una lettura ottima anche per i ragazzi delle scuole che vogliono conoscere meglio un protagonista della storia del Rinascimento senza annoiarsi troppo e con qualche curiosità che non si trova sui testi scolastici.
Written by Gloria Rubino