“Il dolce domani” di Banana Yoshimoto: un messaggio di speranza per coloro che hanno subito un lutto
“Non so che succede, ma sono viva, e allora devo rivivere, e vivrò, e questo pensiero mi teneva lontana dal regno dei morti. Perché non era stato soltanto lui ad andarsene, stavo per morire anch’io. Proprio per questo avevo rivisto il mio cane e il nonno, nessun altro: anche se due persone si sono amate, quando arriva la fine devono andarsene via da soli, possono decidere soltanto per sé. Quando arriverà il mio momento, l’unica cosa che potrò portare con me sarà l’impronta che ha lasciato nella mia vita. I ricordi felici. Le sole cose che nessuno mi potrà togliere.”
Sayoko e Yoichi hanno avuto un incidente in macchina, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non ce l’ha fatta.
Lei per un periodo è rimasta in coma e una volta sveglia il recupero è stato lento e non semplice ma anziché abbattersi o disperarsi per la morte dell’amato con il quale aveva un rapporto molto libero e profondo, nonostante la mancanza di volontà ad impegnarsi, Sayoko riflette sulla fortuna che gli è stata concessa.
Le è stata concessa una seconda possibilità e quella che sta vivendo è una seconda vita che non vuole sprecare, malgrado il vuoto che sente dentro sé.
L’amico barista Shingaki le suggerisce di andare a riprendersi il suo mabui, qualcosa di molto simile alla sua anima, ma lei non sa ancora né come fare né se vuole veramente ritrovarla, e così trova un modo suo per rinascere, per non dimenticare il dolore provato ma di incanalarlo verso pensieri ed azioni positive.
Sulla scia di tali intenti conosce un ragazzo che ha il dono di tranquillizzarla, che la comprende più di chiunque altro e con il quale riesce a sentirsi sinceramente se stessa.
“Non c’è soluzione alla morte dei nostri cari. Piuttosto che stare male perché non possiamo più vederli, è meglio andare avanti in silenzio, anche se ci sembra di stare guadando una pozzanghera. Fino a quando il mondo riprenderà il colore. Ma ogni giorno ha in serbo qualcosa di buono. La bellezza dei fiori su un davanzale. Incrociare lo sguardo di qualcuno che, come noi, è abbattuto e vive nell’ombra.”
“Il dolce domani” (Feltrinelli, 2020, traduzione di Gala Maria Follaco) è un ritorno di Banana Yoshimoto ai suoi romanzi più dolci e sentiti, uno di quelli nei quali non accade poi tanto ma che racchiudono una serie di emozioni e riflessioni che rimangono nel cuore.
Ma non solo, si tratta anche di un delicato messaggio di speranza dedicato dall’autrice Banana Yoshimoto alle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami di Fukushima del 2011.
In questa storia scopriamo un mondo nascosto parallelo che anziché spaventare porta conforto ed incoraggiamento.
Molto bella ed importante, inoltre, la percezione della protagonista del proprio corpo martoriato e l’immagine di una giovane donna che va avanti nonostante tutto ed ignorando i pareri altrui.
“Penso che sia difficile capirlo per chi non ci abita, ma credo che a Kyōto, qua e là, si nasconda il mondo dei sogni. Ci sono vari punti in cui ci si sente vicinissimi all’altra sponda. Luci e ombre l’avvolgono in egual misura, ecco perché la sua è una bellezza di profondità.”
Splendide le descrizioni di Tōkyō e di Kyōto con i loro localini nascosti, i templi e gli onsen.
Un vero e proprio viaggio tra i luoghi, fisici e dell’anima, del Giappone che ha sempre tanto da insegnare a noi occidentali sempre così frenetici e poco inclini alla riflessione.
Written by Rebecca Mais