“L’Incontro. E se la storia di Cappuccetto Rosso ne nascondesse altre?” di Emma Fenu: sangue vivo che scorre
Ho deciso, perché son sanguigno, di commentare “L’Incontro. E se la storia di Cappuccetto Rosso ne nascondesse altre?”, saggio di Emma Fenu, senza consultare di nuovo lo stesso, ma così, ex abrupto, di brutto, sulla base del ricordo che ne ho, ancor fresco, seppure già fittizio, in reazione a una lettura che mi sta scorrendo davanti, dai due lati e anche da dietro, e che spinge e tira, ostinatamente, dove solo lei intende portarmi.

Una parola rimembro, assai più delle altre: sangue, che deriva dal latino sanguen, quel fluido sottile che si distingue dal cruor (da cui crudo, crudele?), che è la crosta raggrumata, che è sorta dopo che il liquido è zampillato come una fontanella da una ferita: un sangue malvissuto.
Il sanguen sa donare la vita, anche se solo talvolta, quando vuol lui, lo fa.
Emma insiste a dire che quella di Cappuccetto non a caso rosso, è una storia di sangue vivo che scorre, come dopo la rottura di un imene, o quando ci sono le mestruazioni, quando sbuca un pargolo da un ventre femmineo, fetente, sporco un po’ di tutto, non solo di quel liquido che pare ocra ruber, una rubrica vitale che lorda le mani ad averci a che fare.
Donna Angelina, vedendo per la prima volta mio figlio, disse ‘sta tenera frase: da nu poco ‘e schifezza nasce a criatura. E, come ammonisce il folle saggio, finché c’è sangue, c’è speranza (di vita)!
Ogni donna fu una bimba di rosso vestita. Ogni mamma, alla propria figlia, un giorno disse: vai! E che il ciel non ti perda in mezzo alla melma (eufemismo)! Sta’ attenta, ma va’!
Anch’io, zurieddu, me ne andai, quel bel dì piovoso… Anche a me, mamma, come se si fosse finalmente sgravata, disse va’ e che si compi il tuo destino con l’Altra. Ma sempre restò là, ad attendermi.
La bimbetta, ragazzina, giovinetta, la quasi donna, va. E solo da principio è sola. Presto sarà raggiunta da un consanguineo. Tutte le anime sono tali, etnicamente sostituite da se stesse.
Prima o poi la donzella s’imbatterà nel lupo. Se non capiterà, ci rimarrà male, e rischierà di rinchiudersi in sé.
Se l’incontrerà, la sua innocenza sarà per sempre divorata.
Sì, la ragazzina rischierà molto quando conoscerà quell’essere famelico, il cui sangue ribollirà e sarà lì lì per esplodere.
L’alternativa è la tenera noia che ispira l’incontro con una nonna antica, il cui fiacco sangue si è come ghiacciato, non essendo più in grado di dirti e di darti alcunché di nuovo, perché in lei tutto è antico, quieto, raggelato. Troppa saggezza può condurre all’immota tomba!
Sai quante ferite ha visto suppurare nella sua lunga ed estenuata esistenza?!
Il liquido seminale del lupo è destinato a mischiarsi con quello dell’analogo organo femminile, anch’esso di origine ghiandolare, gestito da un certo Bartolino… chissà chi era costui, ma pare che se la sia vista bene nella sua umida vita.
Ognuno, ‘ncoppa a ‘sta terra, è de-stinato da qui a lì, anche quando due esseri hanno scelto di unire, a tempo determinato, le loro liquide esistenze.
Quando l’amore è fatale, deciso cioè da un kosmos ordinato per i fattacci suoi, dal proprio punto di vista, il discorso si fa tragico.
In fisica le particelle sono dotate di energia, ma si sa che più ne hanno e meno tempo consumano.
Quando a Romeo parve di scorgere una trapassata Giulietta, desiderò ardentemente di seguirne le orme. E disse le celebri parole: e così con un bacio muoio…
Quando a Giulietta parve di scorgere un trapassato Romeo, desiderò ardentemente di seguirne le orme. E versò per l’amato il suo estremo sangue.
Chissà che sarebbe successo se quei tragici amanti fossero convolati a giuste nozze, dopo la nascita dei primi sette o undici pargoletti!
Morendo, nell’ultimo loro istante hanno visto ardere la propria sofferenza, ormai unita per sempre a quella della persona amata.
E ora si spera che stiano meglio, anche se potrebbero sembrare un po’ inerti e rigidi. Se la Vita è una finzione, potrebbe esserlo pure la Morte.
Nessuno è in grado di dirci se Essa sia un Ordine Cosmico, o un Caos Entropico.
Cappuccetto rosso e il lupo sono caldi, ma non bruciano più del consentito. Hanno davanti a loro una lunga vita di delusioni e di rammarichi, a cui ancora non pensano. Ma anche d’infiniti abbracci, baci, restringimenti, allargamenti, aperture, chiusure, incontri, fughe.
La nonna ancora rimpiange quel marito rompiballe a cui non andava mai bene niente, anche se non ci pensa tutto il dì, mentre va fissando il Nulla negli occhi, accanto all’ardente focolare.
Ma quando il pensiero rincorre i momenti magici del suo innamoramento, beh… anche lei si sente per un istante una adolescente splendida e, mi si permetta l’ardire, per assurdo modo di dire!, lubrificata.
È solo un attimo, però, perché fra poco anche lei diventerà nu tianu, un tegame da far bollire e da servire da nutrimento per la rosea nipotina, e per il di lei amoroso canide, affinché possano entrambi svolgere la loro estrema funzione (con la connessa unzione), diventando la più saporita parte del loro fiero pasto. Si sa, nonnina vecchia fa un buon salmì.
E se s’affaccia sotto casa un cacciatore, che fa? È un tipaccio abituato a uccidere, essendo quello il suo tristo mestiere.
C’è però il caso che si compia il miracolo e che l’ava riveda se stessa nella nipote, e infine risorga!
Nelle vicende umane v’è spazio per ogni forma di delitto… e di miracolo. Amore chiama amore. E sangue chiama sangue.
E Diana cacciatrice, che fa? Di certo non resta a guardare. Le frecce sono preziose, ma non valgono nulla a tenerle nella faretra. Occorre scoccarle un po’ dappertutto, al fine di sentirsi vivi.
E quei due teneri esseri così ricchi di anima, i due animaletti? Consiglierei il gentile pubblico di lasciarli un po’ soli, mentre stanno degustandosi reciprocamente, senza mai giungere a inghiottire quanto eventualmente hanno mordicchiato, suggendo semmai qualche liquido, offerto dall’uno e dall’altra.

Qualcosa infine muterà, ma questa è tutta un’altra storia, che sarà assai analoga alle precedenti, mai del tutto uguale. Non più tenebrosa, non più luminosa: naturale.
Nel loro scorrere a temperatura ambiente quei liquidi li difenderanno dai malanni esistenziali.
Quando due si amano l’unica a darci un occhio è lei: la vita, questa mi(se)rabile ficcanasa!
Ma lo sapete che, nella mia mordace Reggio Emilia, quando una persona anziana sente qualche fitta nelle ossa, si chiede, con la consueta ironia campagnola: che sia l’acqua, stagnante e intorpidita, del mio battesimo?
Written by Stefano Pioli
Bibliografia
Emma Fenu, L’Incontro. E se la storia di Cappuccetto Rosso ne nascondesse altre?, Literary Romance Edizioni, 2023