“Ava Gardner ‒ Hollywood Stories” diretto da Lyndy Saville: la star che bucava lo schermo
“Fama e fortuna non significano niente se non sei sereno a casa.”

Icona di bellezza e di stile, l’attrice Ava Gardner è protagonista di un docufilm presente in streaming nlla piattaforma Nexo Plus, per la regia di Lyndy Saville.
Nata nel 1922 presso Grabtown (Carolina del nord – Stati Uniti), Ava Gardner sale alla ribalta, secondo quanto riportato nel documentario Ava Gardner – Hollywood Stories su Nexo, in modo del tutto casuale, occupando in seguito un ruolo di primissimo piano nel panorama cinematografico americano.
Accade, che una fotografia dell’attrice viene esposta dal marito di sua sorella, di professione fotografo, nella vetrina del suo negozio; notata da un agente della Metro Goldwin Mayer, il quale rimane conquistato dall’insolita bellezza della giovane Ava, le propone di fare un provino che ovviamente va a buon fine.
Dopo di che, per lei si spalancano senza alcuna difficoltà le porte dell’industria cinematografica hollywoodiana.
Ed è grazie alla sua presenza scenica, capace di ‘bucare lo schermo’, che viene consacrata come una fra le più acclamate star di Holywood.
Nonostante la sua parlata, dovuta alla sua inflessione del suo luogo d’origine, non sia propriamente adeguata per fare l’attrice. Ma, la sua bellezza esuberante e il talento che certo non le manca, la portano a riscuotere un successo dopo l’altro e ad essere celebrata, a partire dagli anni Quaranta del Novecento, come la diva per eccellenza.
Favorita in ciò anche dalla sua fisicità, oltre che dai suoi lineamenti vagamente esotici, che associati alla sua vivace personalità ne fanno un’attrice a tutto tondo.
Con performance legate non soltanto alla sua bellezza, ma anche alla sua capacità interpretativa che la porta a esprimersi in ruoli diversi fra loro, ma le cui pellicole rimangono pietre miliari nella storia del cinema.
A proposito degli attori che la affiancano nei suoi film, occorre ricordare, già sottolineato dal documentario, come l’attrice non tema il confronto con loro, e fosse in grado di stare al passo con i protagonisti maschili, all’epoca attori già affermati, del calibro di Clark Gable, Burt Lancaster o Gregory Peck. E ciò, grazie anche alla sua importante fisicità.
Ava Gardner è, per l’appunto, accanto a Clark Gable, nel film La contessa scalza, per cui ottiene la nomination al Golden Globe.
Con Gregory Peck recita in Le nevi del Kilimangiaro, tratto da un omonimo racconto di Ernest Hemingway. Mentre, con Charlton Heston recita nella pellicola 55 giorni a Pechino.
Sangue misto, capolavoro che consacra Ava Gardner come un’attrice di altissimo livello in virtù anche della sua naturale espressività, le permette di conquistare la nomination all’Oscar.
In Mogambo, Ava Gardner è accanto a Clark Gable e ad una giovane Grace Kelly.
La notte dell’iguana, film tratto da un dramma di Tennessee Williams è un altro capolavoro a cui l’attrice partecipa con l’intensità recitativa che la contraddistingue.
Sono poi altre e numerose, circa sessanta, le pellicole a cui Ava Gardner ha prestato il suo volto, fra cui Majerling, film in costume recitato accanto a Omar Sharif e Catherine Deneuve, che racconta la tragedia del principe di Baviera.
“Se potessi rivivere la mia vita, la vivrei nello stesso modo.”
Attrice dalla spiccata personalità, che con le sue notevoli prestazioni sceniche ha lasciato un’impronta importante nel mondo del cinema, la sua vita privata è stata piuttosto turbolenta. Con tre matrimoni, tutti naufragati, e varie storie sentimentali.
Uno per tutti è il matrimonio con Frank Sinatra, durato dal ‘51 al ‘57, unione molto travagliata e disseminata da furiose litigate. Un legame alquanto discusso per l’incompatibilità caratteriale fra i due. Nonostante, come sottolineato dal docufilm, sia stato per entrambi un legame totalizzante.
Altra amicizia importante per Ava Gardner è stata quella con lo scrittore Ernest Hemingway che l’ha definita ‘l’animale più bello del mondo’.
“Nella vita dobbiamo perseverare.”
Icona di eleganza e di stile, nel periodo della sua maturità Ava Gardner scrive la storia della sua vita, che per sua volontà non viene pubblicata nell’immediato, in quanto descritta da lei come ‘troppo vera’, ma soltanto nel 2013.

Dopo il suo trasferimento dagli Stati Uniti a Londra, è il 1990, all’età di 67 anni, quando viene a mancare una delle attrici amate dal pubblico e dalla critica.
Un’artista dal fascino dirompente che con le sue interpretazioni ha lasciato un segno durevole nel tempo.
Eccellente docufilm, come altri che tratteggiano un profilo quanto mai fedele ed esaustivo di alcuni divi di Hollywood, quello dedicato ad Ava Gardner risulta essere di assoluto gradimento grazie anche a interventi e contributi di critici e di alcune persone che l’hanno conosciuta e frequentata. Portando così alla luce la vita professionale e privata di una grande diva.
“Credo che il motivo principale per cui i miei matrimoni sono falliti è che ho sempre amato troppo bene, ma mai in modo saggio.”
Written by Carolina Colombi
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