“Giusy Rampini. Anime selvagge” mostra curata da Elisabetta Sgarbi ed Arialdo Ceribelli, dal 19 giugno al 26 luglio, Bergamo

In anteprima assoluta, dal 19 giugno al 26 luglio 2023, la Galleria Ceribelli di Bergamo (Via San Tomaso, 86) ospiterà la mostra Giusy Rampini. Anime selvagge” curata da Elisabetta Sgarbi e Arialdo Ceribelli, in collaborazione con Galleria Ceribelli e Ciaccio Arte, il progetto di allestimento è di Luca Volpatti.

Giusy Rampini. Anime selvagge - La Milanesiana 2023
Giusy Rampini. Anime selvagge – La Milanesiana 2023

L’inaugurazione sarà il 19 giugno alle ore 12:00 presso l’Accademia Carrara (Piazza Giacomo Carrara, 82) con gli interventi di Giusy Rampini, Vittorio Sgarbi, Attilio Ventura ed Elisabetta Sgarbi. L’ingresso sarà gratuito ma con prenotazione.

La personale di Giusy Rampini è all’interno del ricco programma de La Milanesiana ‒ ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi ‒ giunta alla sua ventiquattresima edizione. Quest’anno dal 22 maggio al 27 luglio toccherà ben 23 città italiane in sette diverse regioni con oltre 60 incontri e più di 200 ospiti italiani ed internazionali. Un festival di respiro internazionale che promuove il dialogo tra le arti e tesse relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport, fumetto.

Il tema di questa edizione è Ritorni, ispirato dallo scrittore nigeriano, Ben Okri. Un tema-mondo per interpretare la cronaca attuale (chi lascia la propria terra sperando di non farci più ritorno, chi parte sognando di tornarci), che abbraccia anche altri nuclei tematici: il rapporto con la natura, quello con l’intelligenza artificiale e quello tra genitori e figli.

La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che, in onore del nuovo tema, l’ha raffigurata avvolta in un uroboro verde, ideale unione tra il tema della Natura e quello del Ritorno.

La mostra “Giusy Rampini. Anime selvagge” espone le opere della pittrice Giusy Rampini che ritraggono animali selvaggi da diverse angolazioni, cogliendone tutte le sfumature.

La pittrice racconta: «Nell’arte di tutti i tempi gli animali hanno sempre occupato un ruolo di rilievo rappresentati tra naturalismo, scienza e fantasia, sono fonte d’ispirazione per la bellezza delle loro forme, dei colori e del movimento. I primi soggetti rappresentati dall’uomo sono gli animali. Dalla preistoria ad oggi continuano ad interessare gli artisti. Potrei citare alcuni dei grandi maestri che ne rimasero affascinati, come Giovannino de Grassi, Dürer, Raffaello, Picasso e così tanti altri. Ho sempre ritratto animali nel loro ambiente, studiandone sia le forme che la plasticità anatomica. Da quando è scoppiata la pandemia il mio modo di rappresentarli è cambiato. Ho iniziato a raffigurarli estrapolandoli dal loro ambiente, per coglierne le caratteristiche più nascoste. E cercando di realizzare uno studio più introspettivo, esasperandoli nelle dimensioni e cogliendone anche le imperfezioni. Lasciando che la forza esplodesse anche dalla tela per esorcizzare quel momento d’incertezza che abbiamo vissuto. Per darmi la forza necessaria e lo stimolo per credere in un futuro migliore. Così ho iniziato a dipingere elefanti, anche in grandezza naturale, cogliendo la forza e la spiritualità che è insita nel loro essere. Tra le mura del mio studio ho iniziato un viaggio intimo e meraviglioso nei meandri più selvaggi della natura. I protagonisti non sono gli animali domestici con i quali siamo abituati a convivere, ma gli animali più selvaggi, più schivi all’uomo e integri nella loro vera natura. Da qui l’esigenza di dipingere lo stesso soggetto da più punti di vista, un po’ come rileggere un libro più volte per coglierne quelle sfumature che necessitano di più attenzione. Da qui il desiderio di con-dividerli con il pubblico».

Elisabetta Sgarbi racconta: «Nell’imponenza delle misure degli animali di Giusy Rampini, riposa la loro appartenenza a mondi che non possiamo conoscere. Nelle loro forme tipiche, strane, bizzarre, risiedono i loro segreti, spesso impenetrabili.»

 

Biografie brevi

Giusy Rampini. Anime selvagge -- La Milanesiana 2023
Giusy Rampini. Anime selvagge — La Milanesiana 2023

Giusy Rampini nasce a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, il primo maggio del 1973. Fin da bambina si appassiona al disegno e in particolare agli animali come soggetto, complice la città di Gardone, che affascina per i paesaggi e per la natura incontaminata da cui è avvolta e protetta, comodamente aggrappata ai costoni dei monti che degradano in vallata. Si diploma all’Istituto d’Arte e la sua creatività esplode, accompagnata dalla voglia di apprendere la tecnica pittorica. Diventa allieva del famoso pittore Adriano Grasso Caprioli, con il quale approfondisce varie tecniche pittoriche. Nella vita di bottega al fianco del Maestro, studia e impara sul campo la tecnica a olio, della tempera, dell’acquarello, dei pastelli e anche dell’acrilico. Adriano Grasso Caprioli le mostra una pittura materica, di sbavature e colate, distante dall’estro di Giusy Rampini che però apprende l’attenzione alla forma, al ritmo compositivo e all’armonia strutturale. Giusy Rampini comincia a esporrei i suoi quadri e nel 2003 tiene la sua personale al museo di Storia Naturale di Ferrara. Intanto approfondisce gli studi artistici frequentando con successo nel 2002 la scuola di incisione “Il Bisonte” di Firenze per lo studio della grafica nell’arte e nel 2008 il corso di scultura all’Accademia Santa Giulia di Brescia.

Elisabetta Sgarbi, dopo 25 anni come editor e Direttore editoriale della casa editrice Bompiani, ha fondato nel novembre 2015, assieme ad altri autori tra cui Umberto Eco, Mario Andreose ed Eugenio Lio, La nave di Teseo Editore, di cui è Direttore generale e Direttore editoriale. È Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni e Direttore responsabile della rivista “linus”. Ha ideato, e da 24 anni ne è Direttore artistico, il Festival Internazionale La Milanesiana – Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport Fumetto e “linus – Festival del Fumetto”, giunto alla seconda edizione. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici, presentati nei più importanti Festival internazionali del cinema. Nel 2020 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia un film sul gruppo musicale Extraliscio, dal titolo Extraliscio – Punk da balera. Il film ha ricevuto il Premio Siae al talento creativo e il Premio FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essais. Il suo film più recente è Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza, realizzato nel 2022, che è stato premiato ai Nastri d’Argento, presentato al Festival del Cinema di Roma. Nel 2020 ha fondato la Betty Wrong Edizioni musicali che ha esordito producendo il doppio album degli Extraliscio È bello perdersi, che include il singolo presentato al 71^ Festival di Sanremo, Bianca Luce Nera. Nel 2022 ha pubblicato insieme a Margutta 86 il singolo È così di Luca Barbarossa e Extraliscio, seguito dall’album di Extraliscio Romantic Robot. È Presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi che promuove la lettura, la diffusione della cultura e della conoscenza dell’arte. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Paulo Coelho, con sede a Ginevra. È membro, su nomina del Pontefice Francesco I, della Pontificia Accademia delle Arti e delle Scienze.

Arialdo Ceribelli, nel 1993, ha fondato la Galleria Ceribelli a Bergamo. La sua attività di curatore di mostre e di cataloghi ragionati, non abbraccia solo i grandi artisti antichi che hanno fatto la storia delle discipline artistiche, ma anche tutti quei giovani talenti che oggi popolano il panorama dell’arte d’avanguardia.

Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, professore ordinario di Storia dell’arte, accademico di San Luca, ha curato mostre in Italia e all’estero. È sottosegretario alla Cultura, prosindaco di Urbino, presidente del MART di Rovereto, presidente della Fondazione Canova di Possagno, presidente di Ferrara Arte, commissario per le arti di Codogno, presidente del MAG – Museo dell’Alto Garda e presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi che conserva le sue opere. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d’Arte di Venezia. La serie di volumi dedicata al Tesoro d’Italia, una storia e geografia dell’arte italiana, comprende Il tesoro d’Italia. La lunga avventura dell’arte (2013), Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo (2014), Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio (2015), Dall’ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo (2016), Dal mito alla favola bella. Da Canaletto a Boldini (2017), Il Novecento. Volume I: dal Futurismo al Neorealismo (2018), Il Novecento. Volume II: da Lucio Fontana a Piero Guccione (2019). Tra le sue pubblicazioni più recenti, La Costituzione e la Bellezza (con Michele Ainis, 2016), Leonardo. Il genio dell’imperfezione (2019), Caravaggio. Il punto di vista del cavallo (nuova edizione 2021), Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi a oggi (2021), Raffaello. Un Dio mortale (2021), Canova e la bella amata (2022), Roma (2022), Scoperte e rivelazioni. Caccia al tesoro dell’arte (2023).

 

 

Informazioni mostra “Giusy Rampini. Anime selvagge”

Accesso libero dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.30.

Domenica e lunedì su appuntamento.

Sito web La Milanesiana

 

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