XXIIIª edizione del Festival letterario “Parolario”: Plinio e noi, dal 7 all’11 giugno 2023, Cernobbio e Como
È in arrivo l’attesissima ventitreesima edizione del Festival letterario “Parolario” che, quest’anno, in occasione del bimillenario della nascita dello studioso, ricercatore e letterato Plinio il Vecchio, ha deciso di celebrarne la grandezza dedicandogli l’edizione del 2023.
“Plinio e noi” è infatti il titolo del prestigioso programma di Parolario che si terrà dal 7 all’11 giugno 2023 presso Cernobbio e Como.
“«Rerum natura, hoc est vita, narratur» Descrivo la Natura, cioè la vita” ‒ Plinio il Vecchio, “Naturalis Historia”, praefatio 13
Gli appuntamenti a Cernobbio si svolgeranno a Villa Bernasconi e giardino, uno dei rari esempi di architettura liberty sul Lago, mentre a Como si spazierà per esempio dall’Ex Tintostamperia Val Mulini, area industriale riqualificata con un processo virtuoso che mette la comunità al centro, al giardino di Villa del Grumello, oasi di verde, di cultura e di scienza che ospita anche un giardino e un orto intitolati a Plinio. Inoltre si avranno eventi alla biblioteca civica e al Liceo Alessandro Volta.
Saranno cinque giorni in cui Festival coinvolgerà il pubblico con incontri, chiacchierate, dibattiti e momenti di spettacolo attualizzando i temi trattati nei 37 libri della “Naturalis Historia”, enciclopedia ante litteram e unica opera pliniana sopravvissuta fino a noi. Animati «dall’ammirazione per tutto ciò che esiste e dal rispetto per l’infinita diversità dei fenomeni» ‒ come fu lo stesso Plinio, secondo le parole di Italo Calvino ‒ gli ospiti spazieranno dall’Astrofisica alla Cosmografia, dalla Climatologia alla Geografia e ai Grandi Viaggi, passando per l’Antropologia, la Zoologia, la Botanica, la Biologia e la Medicina. Il tutto con l’approccio divulgativo che caratterizza l’ormai storica manifestazione organizzata dall’Associazione culturale Parolario ETS.
PROGRAMMA
7 GIUGNO
L’inaugurazione di Parolario 2023 è prevista per le 17.30 del 7 giugno a Cernobbio, in Villa Bernasconi. Alla presenza del Sindaco di Cernobbio Matteo Monti, di autorità e di pubblico saranno illustrati appuntamenti, obiettivi e ospiti del Festival. A inaugurare il festival sarà la poetessa e scrittrice Vivian Lamarque che tratterà di “Animali e vegetali. L’attenzione al presente, con le sue nuove, impreviste minacce”, partendo dal suo libro per bambini “Animaletti vi amo” (Solferino, 2023) e dalla raccolta di liriche “L’amore da vecchia” (Mondadori, 2022). Al calar della sera l’orizzonte delle riflessioni si allargherà alla dimensione extra-planetaria, indagata da Plinio soltanto con gli occhi e oggi esplorata con giganteschi telescopi a terra e in orbita. L’occasione sarà “L’Universo è pieno di sorprese”, incontro con Patrizia Caraveo, astrofisica docente all’Università di Pavia e scrittrice. In chiusura di giornata, la proiezione del film di fantascienza “2002, la seconda odissea” di Douglas Trumbull (1971), nel quale le piante sopravvissute alla scomparsa della vegetazione dalla Terra vengono coltivate in stazioni spaziali, in attesa di una futura riforestazione del Pianeta. Ma le logiche del commercio e del profitto interferiranno con il progetto.
8 GIUGNO
Ancora una giornata tutta cernobbiese, quella di giovedì 8 giugno, nella quale il focus sarà sul ruolo e sulle responsabilità dell’uomo nell’ecosistema. Il via alle 17.00 con la giornalista e scrittrice Maria Tatsos, che affronterà il tema “Un pianeta in cambiamento: la resilienza delle piante”, fornendo esempi concreti di come l’intervento umano influisca sul clima e sulle piante, che sono campionesse di sopravvivenza. Alle 18.30 sarà la volta di “La zoologia da Plinio ai giorni nostri e l’evoluzione del rapporto uomo-natura” con Adriano Martinoli, zoologo docente all’Università degli Studi dell’Insubria, il quale approfondirà i fattori riconducibili alle modificazioni che l’uomo ha messo in campo nel definire, volontariamente o meno, i rapporti con gli animali. In serata Luca Mercalli, climatologo presidente della Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico, proporrà “Da Plinio al riscaldamento globale: duemila anni di clima italiano” (evento in collaborazione con il gruppo Tessabit): un excursus alla scoperta di come i capricci del clima – un tempo fenomeni naturali – siano sempre più determinati e amplificati dalle attività umane. Concluderà la giornata il film distopico di Richard Fleischer “2022: i sopravvissuti” (1973), nel quale Charlton Heston interpreta un investigatore della polizia in un mondo alla deriva ambientale ed etica a causa della sovrappopolazione e dell’inquinamento.
9 GIUGNO
Venerdì 9 giugno si partirà alle 15.00 dal Liceo Alessandro Volta di Como, dove saranno esposte le collezioni naturali e la “teca pliniana” realizzata da alcuni studenti nell’ambito di un Percorso Trasversale per le Competenze e l’Orientamento. Alle 17.00, la presentazione del progetto Art-book e il reading “Naturales historiae” di Dona La Voce, gruppo di lettura dell’istituto. Sempre alle 17 presso il giardino di Villa Bernasconi a Cernobbio, gli storici e docenti all’Università degli Studi dell’Insubria Paolo Bernardini e Marco Migliorini parleranno di “Plinio tra passato remoto e futuro ecologista”. L’incontro successivo sarà con Claudio Visentin, giornalista esperto di turismo, grandi viaggi e geografia, che parlerà di “Viaggiatori, mercanti e avventurieri sulle strade dell’antichità”, ovvero delle figure che – come Plinio il Vecchio – hanno contribuito all’espansione delle conoscenze e all’elaborazione della visione geografica e filosofica del mondo. Andrà a fondo sulla questione dello sguardo con cui osserviamo le cose, sin dall’antichità associato allo slancio della meraviglia, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari. Nell’intervento “La meraviglia, fra botanica e filosofia” partirà dalle origini dell’indagine filosofica e, passando per il luminoso esempio della “Naturalis Historia”, tenterà una riflessione che possa aiutarci a ripensare il nostro legame con il mondo naturale. “La cultura è la nostra seconda natura” è il titolo con cui Marco Aime – antropologo, africanista e scrittore, docente presso l’Università di Genova – sintetizza il suo contributo: per secoli filosofi e altri studiosi hanno dibattuto sul confine tra natura e cultura, pensandole come due entità separate, mentre l’esperienza antropologica insegna che siamo diventati umani proprio grazie all’intreccio e alla sintesi tra la nostra componente biologica e il nostro pensiero. Alle 21.15 all’Ex Tintostamperia Val Mulini di Como il Festival si intersecherà con la terza stagione di Gener-Azioni, programma culturale e sociale di Confcooperative Insubria, proponendo lo history telling “Alexander Von Humboldt, il primo ambientalista”. Il racconto di Paolo Colombo, storico, docente all’Università Cattolica di Milano e autore del saggio “Lo sguardo del capitano” (Mondadori, 2022), insieme al disegno dal vivo dell’illustratore Michele Tranquillini, farà rivivere la figura del gigante del pensiero che con due secoli di anticipo pose domande fondamentali per il futuro del genere umano. E diede risposte che gli uomini non volevano e ancora non vogliono sentire. A conclusione di questa terza giornata, l’incontro con il regista Emilio Neri Tremolada nel giardino di Villa Bernasconi, con la proiezione del suo documentario “Giardini indecisi” (2022), che coglie l’intimo dilemma del giardino contemporaneo e di chi lo pratica: cosa fa di un giardino un giardino? Tra i protagonisti del lungometraggio, un’allevatrice di api regine, uno scultore di ossa e sassi, una coltivatrice di frutti antichi e ortisti di orti condivisi.
10 GIUGNO
Il primo appuntamento di sabato 10 giugno sarà alle 11.00 presso il giardino di Villa Bernasconi: Luca Tremolada, giornalista di Nòva, sezione del quotidiano “Il Sole 24 Ore” dedicata all’innovazione, racconterà “Come stiamo cambiando con l’intelligenza artificiale”. Subito dopo il giornalista e storico Alberto Longatti presenterà il recentissimo saggio “Il velario pliniano del Teatro Sociale di Como” (NodoLibri Editore, 2023), dedicato al sipario dipinto dallo scenografo Alessandro Sanquirico nel 1813. Calato e reso visibile nelle occasioni più importanti, il velario è detto “pliniano” in quanto raffigura la scena della morte del “padre nobile” della città sullo sfondo dell’eruzione vesuviana del 79 d.C. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con Teatro Sociale ASLICO. Dalle 15.00 la manifestazione farà tappa a Como per due eventi: “Mi hanno raccontato che… bestiari e altre bizzarrie da Plinio a noi”, laboratorio per bambini dai sette agli undici anni (20 partecipanti al massimo) presso e in collaborazione con la Biblioteca comunale Paolo Borsellino; e la visita “Percorsi alti sul Duomo di Como” in collaborazione con la Delegazione FAI Como per ammirare da vicino le copie delle statue della facciata principale della cattedrale, tra cui quella di Plinio. Alle 17.00 ritorno a Cernobbio per lo spettacolo teatrale “Il cervo e il bambino” basato sull’omonimo racconto di Francesco Vidotto, adatto ai più piccoli a partire dai sette anni così come agli adulti. L’attore e regista Daniele Gianera, accompagnato dalla flautista Sara Ciabarri, darà corpo e voce a un cervo ferito a morte che racconta a un bambino di come, nel corso della sua lunga vita, abbia imparato a conoscere l’uomo. Lo spettacolo è stato preparato con una ricerca sul campo in puro stile pliniano cioè seguendo per mesi le tracce dei cervi nei boschi e sulle montagne della Valle Spluga e Val Chiavenna. Concluderà il pomeriggio il Reading “Naturales historiae” di Dona La Voce, gruppo di lettura del Liceo Alessandro Volta di Como. In serata, sempre a Cernobbio, il fisico del CNR Antonello Pasini proporrà “L’equazione dei disastri: prevedere eventi estremi e investire sulla cultura del rischio. Anche Plinio sarebbe d’accordo?”. Ondate di calore e siccità, precipitazioni violente e inondazioni: sotto la spinta del cambiamento climatico, gli eventi estremi in Italia sono sempre più frequenti e intensi. Inoltre, essi impattano su un territorio fragile e densamente antropizzato. In queste condizioni, come ridurre il rischio per noi, per i nostri beni, per le nostre attività? Ce lo dice un’equazione. L’ultima proiezione per questa edizione di Parolario, “Gli ultimi giorni di Pompei” (1959) di Mario Bonnard (e Sergio Leone), si terrà in Villa Bernasconi ed è una trasposizione dell’omonimo romanzo storico di Edward Bulwer-Lytton che racconta la storia d’amore fra un militare romano e una giovane cristiana ai tempi dell’eruzione del Vesuvio.
11 GIUGNO
Ad Alberto Grandi, storico dell’alimentazione e docente all’Università di Parma, il compito di aprire la giornata conclusiva del Festival. Domenica 11 giugno alle 11.00 nel giardino di Villa Bernasconi presenterà il saggio “Storia delle nostre paure alimentari”, fresco di stampa per Aboca Edizioni, ripercorrendo queste fobie da Plinio ai giorni nostri. L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Le Sfogliatelle. Alle 11.30 parentesi comasca presso il giardino di Villa del Grumello con Sergio Gaddi, curatore di mostre e consulente di progetti culturali, e Vincenzo Guarracino, poeta e critico letterario e d’arte, che illustreranno la storia della scoperta e dell’uso del filo di seta. Con loro ci sarà Mimmo Totaro anima di Miniatextil. Il titolo dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Arte&Arte _ Miniartexil, è “Denudare feminas vestis” e trae ispirazione da un passo della “Naturalis Historia”, dove Plinio parla di colei che escogitò l’arte di dipanare i bozzoli per tesserli, ovvero «il modo di denudar le donne vestendole». Proprio i vestiti che fanno passare la luce lasciando vedere ciò che è nascosto saranno il tema della mostra Miniartextil 32, in programma a Como tra agosto e settembre prossimi. Tornando al giardino di Villa Bernasconi, alle 12.00 sarà il turno del giornalista del Corriere della Sera Giacomo Fasola con il libro per ragazzi “Senza limiti” (DeAgostini, 2023), nel quale riporta storie vere di persone disabili: modelli di resilienza e di speranza in primis per il nipotino affetto da nanismo, ma anche per chiunque sia tentato di gettare la spugna di fronte agli ostacoli della vita. Il gruppo teatrale inclusivo I Ragazzi in Gamba ne leggerà alcune pagine. Diciassette racconti liberamente tratti dalla “Naturalis Historia” costituiscono la raccolta “Caravanserraglio. Storie dal mondo di Plinio il Vecchio” (Psicografici Editore, 2023), che verrà presentata dall’autrice Anna Bergna insieme al Presidente dell’Accademia Pliniana Massimiliano Mondelli, con proiezione di immagini del fotografo Davide Bordogna e letture dell’attrice e animatrice teatrale Pia Mazza. Il rapporto tra il femminile e la dimensione della cura, così come i lati più nascosti della storia della medicina e delle terapie naturali, sono al centro di “Medichesse. La vocazione femminile alla cura” (Aboca Edizioni, 2022) di Erika Maderna, saggista, che ne parlerà presso il giardino di Villa del Grumello, alternando l’approfondimento della ricerca storica ad aneddoti e curiosità. Alle 18.30 due scienziate italiane note e stimate a livello internazionale, Ilaria Capua e Paola Bonfante, sono attese su due diversi palcoscenici. Presso l’Ex Tintostamperia Val Mulini a Como, sempre con Gener-Azioni programma culturale e sociale di Confcooperative Insubria, la virologa e divulgatrice Capua, direttore emerito del One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, inviterà a ripensare il nostro rapporto con la salute, l’unico vero pilastro su cui poggiano insieme passato e futuro. L’occasione è l’uscita del suo ultimo saggio “Le parole della salute circolare” (Aboca Edizioni, 2023), che esplicita il percorso essenziale verso la sostenibilità basato sul co-avanzamento della salute di esseri umani, animali, piante e ambiente. Con lei dialogherà Mauro Frangi. Nel giardino di Villa Bernasconi a Cernobbio, Paola Bonfante – botanica, professoressa emerita nell’Università di Torino e Accademica dei Lincei – condurrà invece un viaggio alla scoperta di un mondo invisibile: quello delle interazioni che le piante stabiliscono non solo con altre piante, ma con migliaia di microorganismi, viaggio reso possibile dai recenti avanzamenti tecnologici. Il saggio di riferimento, in questo caso, si intitola “Una pianta non è un’isola” (il Mulino, 2021), ed è strutturato in sette metaforiche passeggiate che hanno come scenario potenziale la grandiosità della “Naturalis Historia”. La conclusione di Parolario 2023 sarà in compagnia dello storico medievista Franco Cardini, che si occuperà di “La tradizione pliniana nella cultura europea”. Riconoscendo che Plinio fu uno dei pilastri della cultura enciclopedistica medievale e appartenne al novero delle indiscusse “auctoritates” in età medievale e protomoderna, Cardini spiegherà cosa accadde quando la sua autorità fu posta in confronto con la verifica sperimentale.
La partecipazione agli appuntamenti è libera e gratuita.
Info
Visita il sito del Festival per maggiori informazioni