“La collina” poesia di Edgar Lee Masters tratta dall’Antologia di Spoon River

Siamo nel Middle West americano e precisamente in un cimitero di villaggio nel quale i morti chiacchierano l’uno dell’altro, di se stessi e dei vicini ancora in vita.

Edgar Lee Masters - poesia - La collina
Edgar Lee Masters – poesia – La collina

Nell’aldilà ogni ipocrisia è caduta ed i morti rivelano i segreti nascosti durante la vita: le parole presenti nelle tombe e scelte dai propri cari sono smentite da epitaffi che raccontano seduzioni, amori colpevoli, odi repressi, inganni, invidie, rancori, illusioni, fallimenti e suicidi.

Il lettore con l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters (1868-1950) si trova davanti una tela di scandali di una comunità corrotta che, descrivendo gli effetti dell’industrializzazione in una cittadina americana, è pari ad un trattato sociologico in versi. La poetica di Masters è classica e moderna, provinciale e metropolitana, sofisticata ed arcaica.

La poesia “La collina” ha avuto molto successo in Italia perché ispiratrice della celebre canzone omonima di Fabrizio De André nell’album “Non al denaro, non all’amore né al cielo” del 1971.

 

“La collina”

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
il debole di volontà, il forte di braccia, il buffone, l’ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Uno morì di febbre,
uno fu bruciato in miniera,
uno fu ucciso in una rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per moglie e figli –
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella, Kate, Mag, Lizzie ed Edith,
il cuore tenero, l’anima semplice, la chiassosa, l’orgogliosa, l’allegra?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.

Una morì di un parto clandestino,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, inseguendo il desiderio del suo cuore,
una dopo una vita lontano a Londra e Parigi
ma fu riportata nel piccolo spazio acconto a Ella e Kate e Mag –
tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva parlato
con gli uomini venerabili della Rivoluzione? –
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Li portarono figlioli morti in guerra,
e figlie che la vita aveva spezzato,
e i loro bimbi orfani, piangenti –
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dov’è quel vecchio suonatore Jones
che giocò con la vita per tutti i novant’anni,
sfidando il nevischio a petto nudo,
bevendo, facendo chiasso, infischiandosi di moglie e parenti,
né al denaro, né all’amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia del pesce fritto di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
di ciò che Abe Lincoln disse
una volta a Springfield.

In lingua originale

“Judge Selah Lively”

Where are Elmer, Herman, Bert, Tom and Charley,
The weak of will, the strong of arm, the clown, the boozer, the fighter?
All, all, are sleeping on the hill.

One passed in a fever,
One was burned in a mine,
One was killed in a brawl,
One died in a jail,
One fell from a bridge toiling for children and wife—
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.

Where are Ella, Kate, Mag, Lizzie and Edith,
The tender heart, the simple soul, the loud, the proud, the happy one? –
All, all, are sleeping on the hill.

One died in shameful child-birth,
One of a thwarted love,
One at the hands of a brute in a brothel,
One of a broken pride, in the search for heart’s desire,
One after life in far-away London and Paris
Was brought to her little space by Ella and Kate and Mag –
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.

Where are Uncle Isaac and Aunt Emily,
And old Towny Kincaid and Sevigne Houghton,
And Major Walker who had talked
With venerable men of the revolution? –
All, all, are sleeping on the hill.

They brought them dead sons from the war,
And daughters whom life had crushed,
And their children fatherless, crying –
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.

Where is Old Fiddler Jones
Who played with life all his ninety years,
Braving the sleet with bared breast,
Drinking, rioting, thinking neither of wife nor kin,
Nor gold, nor love, nor heaven?
Lo! he babbles of the fish-frys of long ago,
Of the horse-races of long ago at Clary’s Grove,
Of what Abe Lincoln said
One time at Springfield.

 

Edgar Lee Masters - poesie
Edgar Lee Masters – poesie

Edgar Lee Masters (Garnett, 23 agosto 1868 – Melrose Park, 5 marzo 1950) è stato un poeta, scrittore e avvocato statunitense, noto soprattutto come autore dell’Antologia di Spoon River. Nel 1890, dopo aver lavorato presso l’ufficio legale del padre, Lee Masters ottenne l’abilitazione alla professione di avvocato nello stato dell’Illinois. Nel 1898 sposò Helen M. Jenkins, figlia di un avvocato, dalla quale ebbe tre figli. Nel 1911 aprì uno studio legale in proprio, due dei suoi figli seguirono le sue orme. La figlia Marcia si dedicò alla poesia, mentre il figlio Hilary Masters divenne romanziere e scrisse, insieme al fratellastro Hardin, una biografia del padre.

Fonti d’ispirazione maggiori per l’Antologia di Spoon River furono l’Elegia scritta in un cimitero campestre di Thomas Gray e gli epigrammi greci dell’Antologia Palatina, letture suggerite all’avvocato-scrittore dall’amico William Marion Reedy, direttore del Reedy’s Mirror nel 1913, appare probabile che l’autore abbia letto la novella “la morta” di Guy de Maupassant.  Tra il 29 maggio 1914 e il 5 gennaio 1915 il giornale pubblicò con regolarità quasi tutti i componimenti dell’Antologia, a partire da La Collina. Nel 1916 uscì la versione definitiva dell’opera in volume, che riscosse in breve tempo grande successo, soprattutto in USA e, più tardi, in Italia. Sebbene non abbia mai più replicato il successo dell’Antologia di Spoon River, Masters fu uno scrittore prolifico in diversi campi. Dopo lo scarso esito di The New Spoon River (1924), abbandonò definitivamente la professione di avvocato per dedicarsi alla scrittura. Negli ultimi anni le difficoltà economiche fattesi pressanti lo obbligarono a ricorrere all’aiuto di amici per poter sopravvivere. Morì in miseria e dimenticato, di polmonite, il 5 marzo 1950 e fu sepolto nel cimitero Oakland di Petersburg. Il suo epitaffio include la poesia To-morrow is My Birthday tratta dall’opera Toward the Gulf.

La sua grandezza sarà universalmente riconosciuta solo a partire dagli anni ’60, in cui diverrà uno dei poeti statunitensi più celebri a livello mondiale.

Biografia da Wikipedia 

 

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