“POP ポップ” di Matt Alt: come la cultura giapponese ha conquistato il mondo
Dagli anni ’90 in poi il Giappone è stata fucina creativa che ha condizionato le nostre vite.
Basti pensare al karaoke, al walkman e ai videogiochi Nintendo che hanno cambiato le abitudini di milioni di ragazzini in tutto il mondo.
In quel periodo storico il Giappone aveva subito pesanti perdite finanziarie con il crollo della borsa e molte aziende in crisi, ma proprio dal comparto dell’intrattenimento e dell’immaginario sono arrivate innovazioni che ancora oggi conosciamo.
Hello Kitty, Dragon Ball Z e tutti gli altri manga e anime a seguire sono diventati popolari a chilometri di distanza e ancora oggi sono alla base di quella cultura pop che in molti disconoscono perché rimasti ancorati all’impressione iniziale di “quella robaccia giapponese”.
La cultura pop, grazie all’avvento di numerose idee del Sol Levante, diventa piena di nuovi immaginari fatta di packaging colorati e divertenti, personaggi replicati in scala, merchandising dei personaggi preferiti, magliette kawaii e innovazioni visive e non solo.
I videogiochi diventano una vera e propria industria e ci sono stati tantissimi passi avanti nella grafica e nelle modalità di gioco grazie a persone geniali. La generazione degli anni duemila non ha visto il passaggio tra il prima e il dopo e vive immersa nella cultura pop senza pensare a quando è nata e a chi ne è stato fautore e promotore.
L’exploit dei manga nelle classifiche dei libri più venduti non è un fenomeno recente, va indagato alla luce di un profondo cambiamento che è ancora in corso e che vede protagonista un nuovo modo di fare intrattenimento, di dare visioni e ideali ai giovani e non solo.
Così come l’America ha influenzato usi e costumi nel Dopoguerra, il Giappone ha saputo dare il suo contributo con innovazione e tradizione, grazie alle conoscenze tecnologiche avanzate delle sue aziende come Sony, e alla storia millenaria fatta di storie e leggende.
Spesso i manga si rifanno a storie popolari degli anni precedenti, ma la chiave del successo è il modo in cui vengono presentati al pubblico sia in chiave estetica che emozionale, intercettando i gusti e gli stati d’animo di una generazione che ormai vede il Giappone come un punto di riferimento e una meta da raggiungere.
Il mondo immaginario è riuscito quindi a cambiare la vita quotidiana di tutti noi e nel libro “POP ポップ. Come la cultura giapponese ha cambiato il mondo” di Add editore si ripercorrono le fasi di questo cambiamento epocale, con le storie degli artisti e dei geni che lo hanno immaginato e poi realizzato sia nelle loro opere che nei loro prodotti realizzati e venduti in tutto il mondo, dal tamagochi alle piccole radioline portatili.
L’autore del libro, Matt Alt, è uno scrittore, traduttore e reporter che vive a Tokyo. Scrive regolarmente per varie testate americane ed è tra i fondatori di AltJapanCo. Ltd, azienda che traduce videogame, manga e altri prodotti di intrattenimento giapponese.
Appassionato di robottoni e Mazinga come molti quarantenni ha visto l’incedere della cultura pop nelle case di tutto il mondo e riesce grazie ad interviste e storia a rielaborare un percorso di cambiamento che tutti gli appassionati del Giappone e della cultura pop in generale dovrebbero conoscere.
Written by Gloria Rubino