“A caccia del T-Rex” di Michael K. Brett-Surman e Neil Clark: Atlante dei giganti preistorici per ragazzi avventurosi
“A caccia del T-Rex” è recentemente uscito in Italia per DeAgostini, questo libro ha prontamente attirato la mia curiosità.
Ecco perché: quasi tutti, fin dall’infanzia, siamo stati in qualche modo impressionati dalla scoperta di questi animali preistorici che si sono impressi nel nostro immaginario. Accanto alle informazioni, spesso piuttosto scarne, dei libri scolastici e alle raccolte di figurine, troneggiavano nelle camerette di molti i plasticosi dinosauri, attori d’infinite battaglie accompagnate da versi disumani che, nella nostra immaginazione, dovevano accompagnare lo strazio delle prede da parte dei mastodontici animali.
Il libro originale, del 2021, Dinosaurs. A spotter’s Guide, contiene i testi di Michael K. Brett-Surman, noto paleontologo che lavora al Museum Specialist for Dinosaurs, Fossil Reptiles, and Amphibians al Museo Nazionale di Storia Naturale della Smithsonian Institution. Il coautore è Neil Clark, paleontologo al Brunel University.
Quest’anno, col titolo A caccia del T-Rex. Atlante dei giganti preistorici per ragazzi avventurosi, è stato tradotto in italiano da Leonardo Milesi per DeAgostini e consta di informazioni sia generali che specifiche, con oltre 160 dinosauri da scoprire e ce n’è davvero per tutti i gusti.
Infatti, anche se ormai anche i bambini sanno che non tutti i dinosauri erano giganteschi e che nemmeno erano tutti terribili e sanguinari predatori, ma molti erano dei più pacifici erbivori, ancora tante sono le cose da apprendere sulla loro storia e le loro caratteristiche.
In questa esplorazione ci accompagnano le belle, coloratissime e dettagliate illustrazioni che appaiono sin dalla prima pagina. L’introduzione ai dinosauri spiega cos’erano queste “lucertole mostruose”, nome che, come subito sottolineato, non si addice a tutti, anche se tra loro avevano molte caratteristiche in comune: il camminare con zampe poste direttamente sotto il corpo e deporre le uova, per esempio.
Ma mentre alcuni avevano le piume, altri erano ricoperti di squame.
Pur diversi per forma e dimensioni, tutti sono stati classificati sotto lo stesso gruppo dei primi due esemplari ad essere stati descritti scientificamente: Iguanodon e Megalosaurus. E per maggior chiarezza, mentre iniziamo a fare la conoscenza di un Dilophosaurus, leggiamo subito la scheda accanto Cosa non è dinosauro? Così impariamo a distinguere Pterossauri, Notosauri, Pelicosauri, Pliosauri e Coccodrilli.
Le pagine successive sono dedicate al loro peso, alla struttura ossea, in particolare dei fianchi, e alla postura, nonché alle dentature e conformazioni craniche differenti in base al tipo di alimentazione, per addentrarsi nell’anatomia d’un dinosauro.
Altri aspetti importanti affrontati sono, solo per citarne alcuni: le caratteristiche del cervello e la comunicazione; la riproduzione, i modelli di deposizione delle uova e la cura dei cuccioli; la vita in branco e le tecniche di sopravvivenza.
Dopo si apre la sezione Dinosauri dalla A alla Z, che presenta a p. 38 il primo esemplare: un Abelisaurus, che viveva nel Cretaceo Superiore nelle pianure aride argentine. Ultimo della lista, invece, un Ynlong, diffuso in Cina nel Giurassico Superiore e abitante delle foreste. Per ognuno sono presenti dati essenziali (erbivoro/carnivoro; periodo di presenza sulla Terra; indice di pericolosità; area di diffusione; significato del nome; segni particolari). È presente nella pagina anche una lente azzurra “Non ci credo” che riporta una curiosità relativa all’esemplare di cui a piè di pagina figurano sempre: lunghezza, dieta, gruppo e famiglia.
A ogni dinosauro è dedicata una pagina e le informazioni sono riportate in forma sintetica, raggruppate in piccoli elenchi, schemi, riquadri e come descrizioni di corredo alla figura centrale.
Localizzato in Italia (p. 147) ho trovato lo Scipionyx, un carnivoro del Cretacico Inferiore, abitante delle lagune, agile e veloce, che si nutriva di insetti, piccoli uccelli e pesce. Il resto, naturalmente, dovrete scoprirlo da soli, leggendo o anche solo sfogliando questo bell’atlante davvero piacevole.
Pienamente approvato da me, ma anche da mio figlio che adora i dinosauri!
Written by Katia Debora Melis