Intervista di Rebecca Mais a Serena Lavezzi e alla sua produzione narrativa e saggistica su Giappone, Cina e Corea
“Takahashi Umeko aveva sentito parlare di quell’edificio, lo chiamavano la “Biblioteca Oltre le Nuvole”, kumo no ue. Si trovava poco distante e decise di andarla a visitare, una mattina di ottobre. Il suo soggiorno nello Shikoku sarebbe durato solo pochi altri giorni, poi avrebbe dovuto fare ritorno a casa.” – “Mito, storia e società nella letteratura giapponese”, Edizioni Stilnovo 2022
Serena Lavezzi, scrittrice piemontese autrice di diversi romanzi e saggi ambientati in Giappone e nell’Asia orientale, gestisce un Profilo Instagram sempre ricco di attività e che di recente si è arricchito grazie ad un Gruppo di Lettura, che si riunisce una volta al mese, dedicato al Giappone, è la protagonista di questa nuova intervista.
La sua produzione si arricchisce velocemente e ne fanno parte diversi racconti lunghi ambientati in Giappone, Cina e Corea e due saggi molto interessanti e sui generis che ci conducono verso la storia, il mito e la letteratura giapponese con i suoi autori ed autrici più interessanti e rilevanti.
Ha inoltre di recente inaugurato la nuova collana Delos Digital “La via della seta” con l’affascinante racconto lungo “Segreti di famiglia”.
I suoi progetti sono tanti e tutti molto interessanti e dopo aver gestito per anni il blog letterario Penne d’Oriente e aver collaborato con il Museo d’Arte Orientale Chiossone di Genova si occupa oggi di divulgazione letteraria sul profilo Instagram @lavezziserena.
Ma lascio parlare Serena, sono certa che troverete le sue parole molto interessanti, che ringrazio per la disponibilità.
R.M.: Benvenuta su Oubliette Serena. Come e quando è sbocciata la tua passione per la cultura nipponica?
Serena Lavezzi: La mia passione nasce dalla scoperta della letteratura giapponese. Quasi venti anni fa, quando comprai il mio primo romanzo nipponico “Hotel iris” di Ogawa Yoko.
R.M.: Non solo Giappone ma anche Corea e Cina: queste sono le ambientazioni della tua raccolta di gialli/thriller intitolata “Crimini d’Asia”. Ce ne parli?
Serena Lavezzi: Adoro i gialli e tutti i miei libri sono ambientati in Giappone. Ho deciso di unire le due cose, avvicinandomi anche a Cina e Corea, due paesi che mi incuriosiscono molto. Si tratta di una raccolta di racconti brevi dove indago le varie sfumature del crimine. Rapimenti, delitti, storie poliziesche, serial killer e tanto altro.
R.M.: Tra le tue varie pubblicazioni vi sono anche due saggi. Di cosa parlano e come è nato l’approccio a questo genere?
Serena Lavezzi: È stata la casa editrice Edizioni Stilnovo a propormi un saggio dedicato agli scrittori giapponesi. Ne sono stata subito entusiasta perché era un mio sogno nel cassetto da anni. Nel primo “Dall’Hokkaido al Kyushu” ripercorro il Giappone da nord a sud facendo tappa nelle città di nascita di alcuni autori e raccontando le loro opere. Nel secondo, “Mito, storia e società nella letteratura giapponese” ripercorro la storia dei generi letterari più famosi del Sol Levante.
R.M.: Oltre a scrivere leggi anche tantissimo e da sempre: autori/autrici preferiti/e?
Serena Lavezzi: Sì, prima di tutto sono una lettrice appassionata. Ogawa Yoko, Murata Sayaka, Tanizaki Jun’ichiro, Matsumoto Seicho. Ma anche Stephen King, Clive Cussler, Jean christophe Grangé, Lisa See, Jung Chang.
R.M.: Hai un libro da consigliare a chi ci sta leggendo al quale tieni in modo particolare?
Serena Lavezzi: Ce ne sarebbe molti, ma mi sento di dire “Amore” di Yasushi Inoue oppure “I Terrestri” di Murata Sayaka.
R.M.: Chi vorresti leggesse i tuoi scritti?
Serena Lavezzi: Gli appassionati di Giappone!
R.M.: Sempre più in Italia sta prendendo piede la passione per la letteratura giapponese e per il Giappone nei suoi vari aspetti. Da cosa pensi scaturisca questa tendenza?
Serena Lavezzi: Dall’esotismo e dalla particolarità di una cultura molto diversa dalla nostra, spesso non compresa. Dalla voglia e curiosità di scoprire l’insondabile fascino di una terra magica.
R.M.: Da qualche mese ti occupi anche del gruppo di lettura, da te creato, #giapponedicarta. Ce lo racconti e ci racconti in breve come si svolgono letture e discussioni?
Serena Lavezzi: Il gruppo si riunisce su WhatsApp. Scegliamo insieme la lettura del mese e le tempistiche, poi ne discutiamo tutti insieme. È un luogo di grande scambio culturale e intellettuale, molto vivace. Sono felicissima di averlo creato. La lettura di gennaio è stata “La chiave “ di Tanizaki Jun’ichiro. Un romanzo erotico sentimentale del ‘900.
R.M.: Libro cartaceo o e-books? Leggi mai questi ultimi?
Serena Lavezzi: Sempre cartaceo. Ho bisogno di sentire il peso del libro e la carta tra le mani.
R.M.: Progetti futuri? Ci anticipi qualcosina?
Serena Lavezzi: A fine gennaio esce il mio nuovo racconto mistery per Delos Digital, ma le pubblicazioni non finiranno qui per il 2023. Sto scrivendo un nuovo romanzo che è ancora in fase di editing. Ho molti progetti e iniziative per il profilo Instagram, che sta crescendo sempre di più. Insomma, seguitemi e le sorprese non mancheranno!
R.M.: Grazie Serena, in bocca al lupo per i tuoi progetti e alla prossima!
Written by Rebecca Mais