I libri più famosi incentrati sul gioco
Il mondo del gioco online – in tutte le sue forme – con il progresso tecnologico e le innovazioni legate al mondo del web diventa sempre più evoluto, con un’offerta sempre più vasta e variegata in grado di rispondere alle esigenze degli utenti.
Questo avviene nel campo delle app per smartphone o tablet, nel campo del gaming (videogame per console e cloud gaming) e finanche nel comparto delle sale da gioco virtuali (che comprendono slot di grandi produttori, come le slot della Pragmatic Play, della Novomatic, Netent o altri).
L’evoluzione non arresta però l’interesse per molteplici vecchie, storiche, opere del cinema e della letteratura che raccontano il mondo del gioco. Sono numerosi i film e i libri che vedono protagonisti giocatori al tavolo verde.
Qui indichiamo i testi più celebri.
Bisogna innanzitutto menzionare “Il Giocatore” di Fëdor Dostoevskij, che molto probabilmente è l’opera scritta più famosa inerente a questo tipo di argomento. Il libro, pubblicato ufficialmente nel 1866, tratta il gioco al tavolo verde in tutte le sue forme, analizzando anche le diverse tipologie di giocatori.
Tuttavia, concentrarsi solamente su questo romanzo, il più noto appunto, sarebbe troppo semplice, motivo per il quale oggi vi andremo a svelare altri titoli sul gioco che in questo ambito hanno scritto la storia della letteratura.
Il primo che vi citiamo è “La donna di picche ed altri racconti”, un romanzo di Aleksandr Puškin risalente al 1834. Questo libro si trova in una raccolta che contiene altri prodotti dell’autore appena menzionato.
Il suddetto romanzo narra le vicende di Hermann, il protagonista, il quale incontra la famosa donna di picche, che lo trascina in una realtà dalla quale non riesce più ad uscire. La volontà di Hermann è quella di scoprire il segreto che nasconde la donna, il quale le permette di vincere sempre giocando tre determinate carte in successione.
Tuttavia, una volta scoperto il segreto, il protagonista si scopre incapace di sfruttare il trucco alla stessa maniera.
Un altro libro piuttosto conosciuto in particolar modo agli appassionati del gioco, è senza ombra di dubbio “La musica del caso” di Paul Auster. Reso noto al pubblico nel 1990, l’opera racconta la storia di Jim Nashe.
Il protagonista, pompiere di professione, ha la fortuna di ereditare una grande eredità dal padre defunto, sfruttata per garantire un futuro roseo alla figlia, per acquistare una nuova automobile e per intraprendere un lungo viaggio negli Stati Uniti.
Qui, tuttavia, incontra Jack Pozzi, un abile giocatore di poker che con l’obiettivo di battere Flower e Stone, due milionari decisamente eccentrici, coinvolge Jim in un grande torneo, seguito da vicende quasi fuori da ogni logica.
Il terzo ed ultimo libro di cui vi parliamo oggi è “La mano sbagliata” pubblicato da Jean-Michel Guenassia, il quale racconta la storia di Baptiste Dupré. Quest’ultimo, il protagonista, ha come obiettivo quello di realizzare il suo sogno: diventare il più grande giocatore di poker di tutti i tempi.
Il romanzo si concentra in particolar modo sugli aspetti psicologici legati al poker, che, come riferito anche dalla nota giocatrice di poker Maria Konnikova, nasconde dei punti veramente interessanti legati alla psicologia.
Il poker non richiede solo ed esclusivamente fortuna, tanto che sono necessarie anche determinate abilità che con l’ampio numero di giocatori provenienti da ogni parte del mondo non è facile mettere in mostra. In questo caso il protagonista del racconto, Dupré, abbina una buona dose di fortuna con delle ottime capacità.