“Lucia del bar” di Maristella Galli: una nuova trama per Renzo e Lucia
“Lucia del bar” di Maristella Galli è un romanzo che mi lascia un poco perplessa, nel senso: ha una sua linearità, oltre che ad una originalità di trama.
Ma non corrisponde molto ai canoni richiesti: la collana Giallo Parma è stata fatta appositamente per libri ambientati a Parma e che siano gialli.
Ora, viene nominato come luogo un paese della provincia, ma non è lì che la trama si svolge.
E in quanto al giallo… diciamo che è un racconto di narrativa dove non ci sono elementi gialli, nessun crimine che implichi un’indagine.
Non c’è chi indaga, non ci sono depistaggi, né misteri da risolvere…
La trama ricalca la vita del borgo, prima nella provincia di Parma dove troviamo Lucia che lavora in un bar e che, saputo della grave malattia della nonna, torna in Puglia, dove la sua famiglia ha avuto origine.
Vengono riportati dei dialoghi scritti nei vari dialetti: quello di Parma, quello pugliese e, per qualche tratto, viene inserito anche il dialetto toscano, appartenente alla futura suocera di Lucia.
Lucia che si fidanzerà con Renzo e, inseriti nei vari capitoli, troviamo brani dei Promessi sposi che riportano scene riscritte dalla Galli.
Ci vengono ripresentate le figure dei “bravi”, varie note storiche che riportano accadimenti di diversi anni italiani; le figure di Don Luigi Sturzo e Trapattoni, è proprio il caso di dire dal sacro al profano!
La nonna, prima di morire, racconta la storia della loro famiglia, dove la mafia ha avuto modo di sfiorarli, portando dalla sua parte due cugini.
In realtà si parla anche di un omicidio alla fine, ma in tutto il romanzo non ho trovato la trama di un giallo canonico. Infatti non c’è una indagine o una ricerca del colpevole.
I poliziotti che intervengono mi ricordano quelli del film “Pane, amore e fantasia”, con De Sica e uno dei carabinieri che parlava veneto! Sono molto somiglianti!
Spesso la scrittrice fa riferimento a tematiche sociali, ad esempio: il caporalato, la violenza sulle donne e altro.
La scrittura è gradevole, simpatica, ironica.
Ben si addice alla ricostruzione dei paesi narrati, alle loro tradizioni. La scrittrice è una di loro che osserva e racconta quanto vi avviene. Si nota che si è impegnata nelle diverse ricerche per cercare di riportare le varie vicende nella maniera più vicina alla realtà.
Un libro abbastanza gradevole, ma che non mi ha convinta del tutto.
© 2022 Massimo Soncini Editore
ISBN 979-12-80485-05-2
Pag. 186
€14,00
Written by Miriam Ballerini