“La sirena” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: Lighea, l’arcano che si realizza in una fiaba moderna

“Sono Lighea, sono figlia di Calliope. Non credere alle favole inventate su di noi: non uccidiamo nessuno, amiamo soltanto.”

La sirena di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
La sirena di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Protagonista è una sirena, Lighea, personaggio del racconto lungo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, La Sirena (o Lighea), che muovendo dal retroterra mitico si evolve in un mito del tutto convertito e rivitalizzato.

Il mito delle sirene rivendica il proprio fascino ispirando molte riscritture moderne. Tra queste contempliamo questo racconto scritto tra il 1956 ed il 1957 da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che si presenta come una sorta di versione a rovescio del mito giacché implica una riscrittura dei Topoi mitici.

La sirena (essere già in sé doppio, ibrido, capace di far convivere nella propria identità semantica sembianze umane ed animale) si palesa qui sì come creatura del mito ma al contempo come un individuo in carne ed ossa, allegoria dell’erotismo supremo, che espone al protagonista un canto denso di fascino e contenuti, portatore di conoscenza e di pura erudizione che definisce la legittima entrata in scena delle sirene nel paradigma letterario.

Tutto sottintende qualcosa di ulteriore, un livello di conoscenza più sofisticato e stratificato facendo consequenzialmente evolvere il personaggio secondo moduli espressivi più vicini alla sensibilità moderna.

Il carattere doppio si riversa anche nello stile narrativo in bilico tra realismo e fantasia e proprio la contaminazione della fantasia farà sì che verità e mito si compenetrino a pieno.

“Mi ero svegliato da poco ed ero subito salito in barca; pochi colpi di remo mi avevano allontanato dai ciottoli della spiaggia e mi ero fermato sotto un roccione la cui ombra mi avrebbe protetto dal sole che già saliva, gonfio di bella furi, e mutava in oro e azzurro il candore del mare aurorale. Declamavo, quando sentii un brusco abbassamento dell’orlo della barca, a destra, dietro di me, come se qualcheduno vi si fosse aggrappato per salire. Mi voltai e la vidi. Il volto liscio di una sedicenne emergeva dal mare, due piccole mani stringevano il fasciame. Quell’adolescente sorrideva, una leggera piega scostava le labbra pallide e lasciava intravedere dentini aguzzi e bianchi, come quelli dei cani. Non era però uno di quei sorrisi come se ne vedono fra voialtri, sempre imbastarditi da un’espressione accessoria di benevolenza o d’ironia, di pietà, crudeltà o quel che sia; esso esprimeva soltanto se stessa, cioè una quasi bestiale gioia di esistere, una quasi divina letizia… le tesi le mani per farla salire. Ma essa, con stupefacente vigoria emerse diritta dall’acqua sino alla cintola, mi cinse il collo con le braccia, mi avvolse in un profumo mai sentito, si lasciò scivolare nella barca: sotto l’inguine, sotto i glutei il suo corpo era quello di un pesce, rivestito di minutissime squame madreperlacee azzurre, e terminava in una coda biforcuta che batteva lenta il fondo della barca, era una Sirena.” 

Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Giuseppe Tomasi di Lampedusa

L’esito sarà una continuità del mito dettata dalla persistenza del fascino della vicenda delle sirene che da mito fallimentare diviene, metaforicamente parlando, produttivo e vincente giacché il mito viene direzionato positivamente: il protagonista troverà sì la morte ma questa comporterà il ricongiungimento con la sirena amata avvenendo nel mare, elemento atavicamente legato ad essa, simbolo del divenire e della vita stessa.

L’epilogo dunque mette in atto la fusione tra le due dimensioni adottate dal racconto: quella reale e quella fantastica.

Quando a distanza di secoli si attribuisce nuovamente la parola a personaggi canonici del mito, lo si fa delle volte per vertere, trasformare e sottrarre elementi stereotipati seguendo al contempo un impianto già consolidato, una traccia. Solo così sarà possibile unificare antico e moderno/ mito e realtà: l’arcano si realizza qui in una fiaba moderna.  

 

Written by Manuela Muscetta

 

Bibliografia

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, La sirena, Feltrinelli

 

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