Il cinema degli anni Cinquanta: i 40 capolavori del decennio
All’incirca un anno fa mi ero lanciato nell’impresa un po’ presuntuosa di redigere una lista di capolavori cinematografici degli ultimi decenni, circoscrivendone il numero a 30 titoli per decennio, e lasciando anche qualche posto vuoto per possibili integrazioni a piacere del lettore.
Fare una lista dei capolavori del cinema degli anni Cinquanta è forse minore sforzo: in un certo senso l’elenco è già storicizzato o istituzionalizzato, ma nondimeno può avere una sua utilità. Ho l’impressione infatti che le ultime generazioni di cinefili spesso non conoscano opere imprescindibili della cinematografia mondiale di quel periodo, forse perché lontane dai gusti di oggi, e tuttavia imprescindibili, appunto, per capire la Storia del Cinema e la sua evoluzione (un po’ come I Promessi Sposi – che io peraltro cordialmente detesto – rispetto alla Storia della Letteratura Italiana).
Con i mezzi di oggi, oltretutto, la loro reperibilità è assolutamente a portata di mano – altro che gli improbabili cineclub o le nottate fatte su RAI 3, come per la mia generazione…
Gli anni Cinquanta sono un decennio-cardine per il cinema. Con la Guerra Fredda perennemente sullo sfondo, e il conseguente Maccartismo, è tuttavia ancora un’epoca d’oro per Hollywood, che vede il trionfo del genere noir, l’affermarsi dei kolossal storico-mitologici – il decennio si apre con Quo Vadis e si chiude con Ben-Hur – mentre contemporaneamente va esaurendosi il melodramma (ma con il capolavoro del genere: Lo specchio della vita di Douglas Sirk).
In Italia si va esaurendo a sua volta il Neorealismo, mentre si affermano, con i primi capolavori, autori come Visconti, Antonioni e Fellini.
Ma si vanno scoprendo e imponendo, a livello internazionale, anche cinematografie diverse e finora semisconosciute in Occidente, come quelle giapponese e indiana.
E il decennio si chiude infine con gli esordi dei registi del Free Cinema in Inghilterra e della Nouvelle Vague in Francia, i cui esiti imprimeranno una direzione nuova alla cinematografia degli anni successivi.
Si diceva della ormai tradizionale “storicizzazione” dei titoli: i capolavori riconosciuti e consolidati degli anni Cinquanta sono almeno una sessantina, difficile quindi sceglierne una metà per perpetuare il canone degli articoli precedenti. Ho deciso allora di ampliare la lista a 40 film, cercando soprattutto di rappresentare i diversi generi cinematografici: una guida per i giovani cinefili che vogliano scoprire le radici di tanto cinema odierno.
Viale del tramonto (Sunset Boulevard) di Billy Wilder, 1950
Eva contro Eva (All About Eve) di Joseph L. Mankiewicz, 1950
Giungla d’asfalto (The Asphalt Jungle) di John Huston, 1950
Rashômon di Akira Kurosawa, 1950
L’asso nella manica (Ace in the Hole) di Billy Wilder, 1951
Pietà per i giusti (Detective Story) di William Wyler, 1951
Luci della ribalta (Limelight) di Charlie Chaplin, 1952
Mezzogiorno di fuoco (High Noon) di Fred Zinnemann, 1952
Cantando sotto la pioggia (Singin’ in the Rain) di Stanley Donen e Gene Kelly, 1952
Umberto D. di Vittorio De Sica, 1952
I vitelloni di Federico Fellini, 1953
I racconti della luna pallida di agosto (Ugetsu Monogatari) di Kenji Mizoguchi, 1953
Viaggio a Tokyo (Tôkyô monogatari) di Yasujiro Ozu, 1953
Vacanze romane (Roman Holiday) di William Wyler, 1953
Fronte del porto (On the Waterfront) di Elia Kazan, 1954
La finestra sul cortile (Rear Window) di Alfred Hitchcock, 1954
Johnny Guitar di Nicholas Ray, 1954
La strada di Federico Fellini, 1954
I sette samurai (Shichinin no samurai) di Akira Kurosawa, 1954
Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, 1954
Senso di Luchino Visconti, 1954
La morte corre sul fiume (The Night of the Hunter) di Charles Laughton, 1955
Gioventù bruciata (Rebel without a Cause) di Nicholas Ray, 1955
Il lamento sul sentiero (Pather Panchali) di Satyajit Ray, 1955
Lola Montès di Max Ophüls, 1955
L’arpa birmana (Biruma no tategoto) di Kon Ichikawa 1956
Sentieri selvaggi (The Searchers) di John Ford, 1956
L’invasione degli ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers) di Don Siegel, 1956
I dieci comandamenti (The Ten Commandments) di Cecil B. DeMille, 1956
Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) di Ingmar Bergman, 1957
Orizzonti di gloria (Paths of Glory) di Stanley Kubrick, 1957
Il posto delle fragole (Smultronstället) di Ingmar Bergman, 1957
Il ponte sul fiume Kwai (The Bridge on the River Kwai) di David Lean, 1957
L’infernale Quinlan (Touch of Evil) di Orson Welles, 1958
I soliti ignoti di Mario Monicelli, 1958
Lo specchio della vita (Imitation of Life) di Douglas Sirk, 1959
Intrigo internazionale (North by Northwest) di Alfred Hitchcock, 1959
A qualcuno piace caldo (Some Like It Hot) di Billy Wilder, 1959
Ben-Hur di William Wyler, 1959
I 400 colpi (Les quatre cents coups) di François Truffaut, 1959
Written by Sandro Naglia
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