“Mule Boy e il troll dal cuore strappato” di Øyvind Torseter: una fiaba dallo stile contemporaneo

Mule Boy è il settimo figlio di un re. I suoi fratelli sono perduti insieme alle loro spose e il re se ne rammarica molto, ma non vorrebbe perdere nemmeno l’ultimo figlio rimasto e quindi è contrario che lui vada a cercarli.

Mule Boy e il troll dal cuore strappato di Øyvind Torseter
Mule Boy e il troll dal cuore strappato di Øyvind Torseter

Mule Boy, contrariamente al volere del padre, decide di partire all’avventura con determinazione, ma con poco senso pratico e tanta testardaggine, insieme al suo fedele cavallo (parlante e pauroso).

Durante il viaggio, incontra tanti personaggi, animali e non, davvero buffi e sorprendenti (il lupo, l’elefante, il Troll solo per citarne alcuni) e deve affrontare varie prove prima di trovare il Troll che tiene prigionieri i suoi fratelli.

La struttura è molto classica: un viaggio dove il protagonista deve affrontare le sue debolezze fino alla risoluzione del problema inziale e viene raccontato seguendo la trama in modo lineare e semplice.

Già dalle prime pagine l’incontro con il lupo mi ha fatto sorridere molto, soprattutto per il dialogo ingenuo tra il cavallo e Mule Boy, in cui si dicono tra loro che non c’è nessun lupo nei dintorni ed invece un lupo compare alle loro spalle dicendo: “Mi avete chiamato?”. Anche i paesaggi sono parte della storia e vengono disegnati in modo originale e fantasioso, niente a che vedere con i rassicuranti colori pastello delle fiabe alle quali siamo abituati.

Come già detto la storia non cerca escamotage particolari anche se i colpi di scena e le scene divertenti, a tratti surreali, sono molte. L’intento dell’autore norvegese Øyvind Torseter è proporre una forma originale e contemporanea proprio attraverso i dialoghi e i disegni, non cercando una storia contorta e poco fruibile per i più piccoli.

Il racconto si snoda pagina dopo pagina come se fosse un fumetto, tra vignette più o meno definite, disegni a tutta pagina, disegni a matita e varie tecniche compositive e di colorazione. Il segno a volte è spoglio e ci sono campiture di colore sullo sfondo, altre volte invece diventa impercettibile e la materia colore e forme la fanno da padrone.

Una ricchezza di colori e di tratti che non creano caos, ma divertimento e movimento. A volte i dialoghi hanno i balloons come i fumetti, altre volte le lettere si intersecano con il testo diventando a loro volta disegno. C’è poca scrittura e molta poesia in queste pagine, soprattutto leggerezza, non come puro divertimento: giochi di parole, di colori e di emozioni che sono adatte ad un pubblico di bambini, ma riescono a cogliere lo spirito fanciullo degli adulti.

È proprio la moltitudine di stile e colore nel disegno che riesce a trasformare una storia classica in una fiaba contemporanea. Il protagonista troverà la sua principessa e sarà lei ad aiutarlo, visto che Mule Boy non è impavido e forte come un vero principe azzurro. Il lupo non è cattivo come in “Cappuccetto Rosso e il Troll richiama l’Orco delle fiabe nordiche, ma ha un modo originale di rappresentazione.

L’edizione è davvero molto curata: la copertina rilegata con i dettagli oro richiama le fiabe tradizionali, ma il colore azzurro e lo stile della copertina colpiscono per la propria unicità. Anche le pagine interne sono piacevoli al tatto e riproducono fedelmente la scala cromatica dei disegni originali.

Øyvind Torseter
Øyvind Torseter

Il libro mi ha piacevolmente colpita visivamente proprio per la freschezza grafica e lo stile contemporaneo che abbraccia temi classici e magari già percorsi da altri autori. Mi ha divertita così tanto da averlo sfogliato anche nei giorni successivi, sicuramente non annoia ed è una sorpresa ogni volta che si volta la pagina.

L’autore Øyvind Torseter è un artista, illustratore, fumettista e scrittore norvegese. Capace di spaziare tra differenti linguaggi confeziona libri che eludono target definiti per età e forma espressiva e Mule Boy è sicuramente un’opera che rientra in questa ottica. Opere che gli hanno valso importantissimi riconoscimenti a livello internazionale (ad esempio è stato finalista al premio Andersen 2014 e proprio Mule boy ha vinto il Deutscher Jugendliteraturpreis, premio tedesco più prestigioso).

La traduzione di questo volume è di Alice Tonzig che dal 1998 collabora come traduttrice letteraria dal norvegese, specializzandosi in libri per bambini e per ragazzi, non solo della casa editrice Beisler.

Questo libro e il suo autore hanno fatto tappa anche all’ultima edizione del Salone del Libro di Torino appena conclusa.

 

Written by Gloria Rubino

 

Bibliografia

Øyvind Torseter, Mule Boy, traduzione di Alice Tonzig, Beisler Editore, 2021

 

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