“Frammenti di Emozioni in Maschera” di Pietro Mazzi: la levità d’una risata, la passione nello sguardo
Pietro Mazzi (Civitavecchia, 1965) si è trasferito per lavoro in Valle d’Aosta, dove tuttora vive.

Creativo e socievole, coltiva vari hobbies artistici: dopo aver fatto teatro, e aver partecipato a mostre d’artigianato artistico come presepista, ha iniziato a creare maschere carnevalesche veneziane.
Insieme alla sua compagna fa parte della nutrita alla Compagnia Masquaoste che gira per l’Italia partecipando alle più importanti rassegne di maschere, partecipando anche a manifestazioni estere.
Decide così di tenere una sorta di diario di viaggio, accompagnato da fotografie, per narrare qualcuna delle emozionanti avventure vissute in maschera.
Ciò che colpisce a prima vista tenendo il libro tra le mani, oltre alla bella e suggestiva copertina, è l’utilizzo costante in tutto il libro di font differenti, per tipo e dimensioni, anche per colore, con una scansione della pagina che è stata volutamente lasciata dall’autore “non giustificata”, “non allineata”, a voler rappresentare le manciate di coriandoli e stelle filanti dei tanti giorni di Carnevale riassunti in questo breve e intenso cammino.
Confusione di genti e di colori, di lingue e tradizioni, intrecci d’arte e di amicizie, conoscenze vecchie e nuove si presentano a noi in “una raccolta di racconti, di storie e di ritagli di vita circondati da emozioni, di un normalissimo uomo, appassionato del Carnevale Veneziano”.
La maschera è l’amica, croce e delizia, frutto di passione e fatica, cui l’autore si rivolge in maniera diretta quale esempio di amore donato: “(…) tu lo sai mettendoti in bella mostra,/ cerchi gli occhi dei bambini (…)” e ancora: “(…) ti presto i miei occhi e come per magia ti animi”.
Se per l’Autore Venezia, el barcariol, piazza San Marco, San Giorgio sono il nucleo fisico e immaginifico delle produzioni, delle esibizioni e della sublimazione del Carnevale, ci sono poi Burano e Murano e ancora colori.
Poi a Perouges, in Francia, Yvoire, Annecy… “Grazie al mondo delle maschere ho visitato molti luoghi, conosciuto un mare di persone, scoperto cose belle, altre terribili (…)” ci dice Pietro Mazzi.

Ma sempre il suo accento torna forte all’amicizia, alla gioia di vivere e di condividere.
E allora in Sardegna, tra gli Urthos e Buttudos di Fonni, “faccia nera, cuore grande e soprattutto brava gente, a Fonni ci si torna sicuramente (…) dove ogni gruppo rievoca la sua storia, qui non si scherza, la tradizione si trasforma in gloria”.
Pietro Mazzi ha girato tutto lo stivale, ma dice che “l’ospitalità dei Fonnesi è fuori dal normale!”
La magia del Carnevale è spezzata e ferita dal coronavirus, tutto annullato, si torna a casa in un fuggifuggi generale. Avranno paura le nostre maschere?
Il nostro Autore, con tono scherzoso, simpatico e sentimentale, tra narrazione e rime, ci darà la risposta, a modo suo!
“Frammenti di Emozioni in Maschera” è stato pubblicato da Tomarchio Editore nel 2020.
Written by Katia Debora Melis
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