Intervista di Mariagrazia Toscano a Gabriele De Simone: medico, poeta e scrittore a tutto tondo

La cultura è un ornamento nella buona sorte ma un rifugio nell’avversa.Aristotele

Gabriele De Simone
Gabriele De Simone

Ogni volta che la società si accorge dell’esistenza della lettura e scrittura, a me pare che sia avvenuto un miracolo. Per alcuni è un optional!

Gabriele De Simone, quando scrive, dimostra una notevole capacità di usare la lingua come materia per creare qualcosa che prima non c’era, non per ripetere ciò che tutti sanno, ma per dare vita ad una realtà di scrittura in cui tutti possono riconoscersi.

Lui, non inventa parole nuove ed eccezionali, ma consapevole com’è della ricchezza culturale e sociale della lingua, scava abilmente nelle parole comuni, accostandole e dando loro un ritmo, un senso, in maniera inaspettata.

Levigata dal tempo, appassionante, la sua scrittura, ci raggiunge con l’evidenza di una vera e propria pulsione, formando un singolare codice di sentimenti ed emozioni in cui viene a riconoscersi ogni più remota forma di esperienza, tra gioie e dolori, nel significato profondo dell’esistenza, come in un gioco di specchi che narra di speranze mai sopite, incanti e disincanti.

Sì, perché è all’esperienza sentimentale nelle sue infinite sfumature che in forma limpida ed allusiva si affida, da sempre, il compito di sostenere l’ambiguità del reale e di correggere le chiarezze troppo accecanti della casualità.

Quando ho letto per la prima volta i libri di Gabriele De Simone, amico, medico, chirurgo, andrologo ed urologo di chiara fama che vive e lavora a Roma, appassionato da sempre della cultura e dalla scrittura fluida e spontanea, ho compiuto un vero e proprio viaggio sentimentale ed introspettivo nei luoghi della sua mente, dell’anima e del cuore, infatti  mi sono accorta di uscire da me stessa per rientrarvi ad ogni istante seguente, dopo essermi collocata all’interno del suo mondo che, prendendo vita autonoma, diviene altro da colui che l’ha scritto. Eh già, dopo aver penetrato quel pensiero, quell’emozione e quella narrazione, ho rivestito i miei panni accorgendomi di essere, svegliata e strappata dal torpore della routine quotidiana, arricchita profondamente.

Se c’interrogassimo su cosa è un libro si potrebbe tranquillamente rispondere che è una lettera scritta da uno qualsiasi di noi ad un destinatario sconosciuto che rimarrà estraneo, fino a quando non s’impossesserà di quel nostro percorso di vita raccontato. Da quell’istante in poi quella narrazione, unirà le persone, confondendo la nostra coscienza e sensibilità, unendo il nostro comprendere in un “noi” interiore che può sempre legarci, appartenendoci!

Il medico non è solo uno scienziato ma anche e soprattutto un umanista, ovvero un professionista che nell’attività clinica utilizza la parola, l’ascolto, la comprensione, la sensibilità come vera e propria arte terapeutica.

E proprio per questo sono convinta che leggere e scrivere, in tempi tumultuosi come quelli attuali sia un gesto nobile e distintivo che possa trasformarsi in un valido contributo oppure apporto d’idee che dir si voglia, con una visione migliore della nostra umanità.

Mi piace molto immaginare questa folla di amanti della cultura che al termine di una giornata stressante lavorativa si chiudono nella propria stanza, affidando alla pagina bianca un proprio pensiero, procurandomi una girandola di emozioni, sentimenti, sensazioni e percezioni caleidoscopiche ed attraverso il mio viaggio affascinante tra i suoi libri, scrigni preziosi da custodire gelosamente in libreria e di facile consultazione  da regalare, mi sono fornita di un adeguato equipaggiamento: la curiosità in abbondanza, perché leggera e la disponibilità a farmi coinvolgere pienamente da essa.

Gabriele De Simone
Gabriele De Simone

M.T.: Dott. Gabriele De Simone, ci parli di lei, come è nata la sua passione per la medicina?

Gabriele De Simone Avevo dieci anni e volevo aiutare i deboli, le persone sofferenti e diseredate. Pensai subito che l’arte medica potesse avere questo ruolo sociale e stabilii un patto con me stesso, ovvero, che avrei perseguito questo impegno con passione, dedizione e studio.

M.T.: Se non fosse diventato medico quale carriera avrebbe scelto?

Gabriele De Simone: Sinceramente non saprei fare altro lavoro, il medico vive e deve vivere per fare vivere la società, scusate il gioco di parole!

 M.T.: Un medico è in primis uno psicologo?

Gabriele De Simone: L’approccio al soggetto è fondamentale per comprendere il perché della patologia. L’uomo che diventa paziente e tu, in qualità di medico, devi riportarlo alla condizione essenziale con saggezza e grande ascolto immedesimandoti in lui, comprendendolo ed indicandogli una buona via da percorrere.

M.T.: Lei ha scritto libri di poesie e racconti, come è nata in lei la passione per la scrittura e quando nasce l’ispirazione?

Gabriele De Simone: Ho sempre scritto fin dai tempi del liceo classico ed ora ritrovando me stesso con la mia scrittura catartica, scrivo di getto, quando l’ispirazione per qualsiasi cosa accattivante mi cattura fino in fondo, comunicando anche i sentimenti e le emozioni di coloro che purtroppo non sanno esporli.

M.T.: Pensa che sia difficile inserirsi nel mercato del libro?

Gabriele De Simone: Non è semplice, in quanto attualmente scrivono tutti, ma ci provo ben volentieri!

M.T.: Pensa che sia giusto avvicinare i giovani alla lettura ed alla scrittura?

Gabriele De Simone: Sì, certamente, fin da piccoli, perché la lettura come la scrittura rappresentano la nostra vita.

M.T.: È interessato a partecipare a salotti culturali per diffondere la cultura?

Gabriele De Simone: Sì, certo, se trattasi di vera cultura…!

M.T.: Le sue prossime attività?

Gabriele De Simone: Medicina che passione, da sempre, sempre e per sempre!

Gabriele De Simone
Gabriele De Simone

M.T.: Le piace essere intervistato per dei giornali online?

Gabriele De Simone: Molto sinceramente, mi sento in imbarazzo, non amo apparire.

M.T.: C’è qualcosa che avrebbe voluto le chiedessi?

Gabriele De Simone: Sì, esattamente cosa amo della vita, le avrei risposto senza la minima esitazione, l’amore per la vita, quale migliore risposta? Sinceramente, non saprei proprio!

M.T.: Grazie di vero cuore per l’intervista concessami e buon lavoro!

Gabriele De Simone: Grazie a lei, è stato un vero e proprio piacere!

 

Written by Mariagrazia Toscano

 

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