“Visitazione” poesia di Giulio Gianelli: dedicata al poeta Sergio Corazzini
“Visitazione”
al poeta Sergio Corazzini morto a vent’anni

Dolcissima nei veli e sconosciuta
ospite d’al di là, perché mentr’ardi
tutte di avermi docile, riguardi
le mie soglie e sospiri irresoluta?
Ti rammarichi d’essere venuta
E ti consigli a rivenir più tardi?
Pur leggo a fiore dei velati sguardi
Cenni d’invito e su la bocca, muta.
Entra, sorella; prendimi per mano;
io chiudo gli occhi; sovra questo bimbo
orfano compi l’opera materna:
dalla terra accompagnarmi lontano,
nel cielo o nel crepuscolo d’un limbo;
dove tu vuoi, ma nella vita eterna.
Giulio Gianelli nacque a Torino il 7 ottobre 1879 e, morì giovane a Roma il 27 giugno 1914. È stato un poeta e scrittore dell’avanguardia Crepuscolare.

Rimasto orfano nel 1883 venne iscritto in un collegio, conseguì la maturità classica ma non poté sostenere le spese universitarie ciononostante seguì le lezioni del poeta e critico Arturo Graf (Atene, 19 gennaio 1848 – Torino, 31 maggio 1913).
Conobbe e fraternizzò proprio in ambiente universitario con gli altri esponenti del Crepuscolarismo Guido Gozzano, Giovanni Cena e Nino Oxilia.
Si distinse per un intenso spirito religioso e la carità verso il prossimo, lo si può notare anche da un evento caratteristico. Nel 1909 parteciperà come volontario ai soccorsi del tragico Terremoto di Messina, ove trovò due orfani sopravvissuti e decise di non lasciarli in quella città distrutta a patire la fame portandoli con sé a Roma.
I due fratelli Mario ed Ugo Morosi vivranno con il poeta caritatevole sino alla sua morte.
Chiamato dagli amici “Gianellino” si discostò sempre dall’ironia di Gozzano e dal patetismo come sentimentalismo affettato di Corazzini. Orfano, abbandonato, malinconico e fragile di salute (morì di tisi) dedicò la sua vita all’aiutare i bambini, famose le sue novelle (la più conosciuta è “Storia di Pipino nato vecchio e morto bambini” che recentemente è stata oggetto di diatriba dopo il film “Il curioso caso di Benjamin Button” diretto da David Fincher).
La poesia “Visitazione” è dedicata all’amato poeta romano Sergio Corazzini (Roma, 6 febbraio 1886 – Roma, 17 giugno 1907) di cui tutti lodavano la grandezza dei versi.
La morte prematura del poeta portò ai Crepuscolari una nube ancora più fitta sopra i cieli del pensiero e solo alcuni riuscirono a metter da parte la malinconia con il Futurismo, l’altra avanguardia di primo Novecento capitanata dal poeta nato ad Alessandria d’Egitto Filippo Tommaso Marinetti.
Bibliografia
Gozzano e i crepuscolari, a cura di Cecilia Ghelli, Garzanti, 1999