Il cinema degli anni Ottanta: i 30 capolavori del decennio
Il Cinema degli anni Ottanta, in un certo senso, ereditò e sviluppò le innovazioni tecniche ed espressive introdotte nel corso del decennio precedente (ovviamente la divisione di qualsiasi Storia in “decenni” è del tutto arbitraria rispetto alla continuità dello svolgersi del tempo e a qualsivoglia evoluzione, ingabbiate solo a uso e consumo di una statistica o di una classificazione).
D’altro canto, gli anni Ottanta furono caratterizzati da una trasformazione sociale ed economica che ebbe grande influenza sull’industria cinematografica.
L’elezione di Ronald Reagan alla presidenza degli Stati Uniti segnò l’inizio dell’era del neoliberismo e del capitalismo dilagante, che a livello sociale favorì un individualismo lontano dagli ideali di “umanesimo universale” affermatisi (spesso utopicamente) tra gli anni Sessanta e Settanta.
Il cinema vide nel corso del decennio una crescente commercializzazione, con l’affermarsi dei cosiddetti blockbuster, perseguiti da una rinnovata industria hollywoodiana che, non solo in America, si sostituì – se non altro a livello di distribuzione nelle sale – al fermento creativo e sperimentale che aveva caratterizzato il cinema dei due decenni precedenti.
In realtà un altro tipo di sperimentazione si affermò negli anni Ottanta. L’uso del computer e lo sviluppo della grafica computerizzata permisero la realizzazione di scene e di visioni completamente nuove, anche se spesso al servizio appunto delle grandi major cinematografiche che potevano sostenerne i costi.
Nell’agosto del 1981, inoltre, cominciò le proprie trasmissioni MTV, il primo canale tematico completamente dedicato ai videoclip musicali. Il videoclip assunse sempre maggiore importanza nelle strategie di lancio promozionale dei brani musicali, divenendo in breve oggetto di investimenti produttivi quasi paragonabili a budget cinematografici (si pensi a Thriller di Michael Jackson, realizzato da John Landis nel 1983).
Oltre ai registi cinematografici coinvolti in questo peculiare genere, nacque una nuova generazione di autori specializzati che si sarebbero successivamente affermati anche nel cinema (David Fincher, ad esempio, o – qualche anno dopo – Spike Jonze), importandovi forme, stili, tecniche di ripresa, ritmi di montaggio mutuati dal videoclip musicale.
Decennio di edonismo e di apparenza più che di sostanza, gli anni Ottanta, considerati dal punto di vista cinematografico, appaiono come tendenti alla superficialità e deboli nei contenuti – caratteristiche, peraltro, di molta arte di quel periodo.
Ma non del tutto. Anche se la catena distributiva divenne sempre più appannaggio della commercializzazione del prodotto cinematografico (incluso il fenomeno sempre più permeante del merchandising), una politique des auteurs era ancora in auge, anche se man mano sempre più di nicchia.
Lo testimonia la lista che vi propongo – contenente forse alcuni titoli sorprendenti – che intende anche integrare, in qualche modo, quella sugli anni Settanta del precedente articolo, soprattutto per quel che riguarda le aree geografiche di produzione, i generi, e la presenza di Maestri riconosciuti non presi in considerazione nell’altra occasione.
Continuano a valere, ovviamente, tutti gli “avvisi ai naviganti” già espressi nell’articolo precedente, relativi all’arbitrarietà di un elenco del genere, ricordando poi sempre che chi scrive non può, ovviamente, aver visto tutti i film prodotti nel decennio…
30 capolavori Cinema anni Ottanta
Kagemusha di Akira Kurosawa, 1980
Mon oncle d’Amérique di Alain Resnais, 1980
Shining (The Shining) di Stanley Kubrick, 1980
The Elephant Man di David Lynch, 1980
Toro scatenato (Raging Bull) di Martin Scorsese, 1980
Anni di piombo (Die bleierne Zeit) di Margarethe von Trotta, 1981
Blade Runner di Ridley Scott, 1982
E.T. – L’extra-terrestre (E.T. the Extra-Terrestrial) di Steven Spielberg, 1982
Fanny e Alexander (Fanny och Alexander) di Ingmar Bergman, 1982
La cosa (The Thing) di John Carpenter, 1982
Querelle de Brest (Querelle) di Rainer Werner Fassbinder, 1982
Zelig di Woody Allen, 1983
Amadeus di Miloš Forman, 1984
Love Streams di John Cassavetes, 1984
Paris, Texas di Wim Wenders, 1984
La messa è finita di Nanni Moretti, 1985
Vivere e morire a Los Angeles (To Live and Die in L.A.) di William Friedkin, 1985
Sacrificio (Offret) di Andrej Tarkovskij, 1986
Dal Polo all’Equatore di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, 1987
Il cielo sopra Berlino (Der Himmel über Berlin) di Wim Wenders, 1987
La legge del desiderio (La ley del deseo) di Pedro Almodóvar, 1987
L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, 1987
Velluto blu (Blue Velvet) di David Lynch, 1987
Yeelen di Souleymane Cissé, 1987
Chi ha incastrato Roger Rabbit (Who Framed Roger Rabbit) di Robert Zemeckis, 1988
Io e il vento (Une historie de vent) di Joris Ivens, 1988
Once More di Paul Vecchiali, 1988
L’attimo fuggente (Dead Poets Society) di Peter Weir, 1989
Come già nel primo articolo, anche in questa occasione non ho voluto completare la lista, lasciando un paio di posti vacanti per Cinema anni Ottanta che, se lo vorrà, sarà il lettore a riempire.
Written by Sandro Naglia
4 pensieri su “Il cinema degli anni Ottanta: i 30 capolavori del decennio”