Il cinema degli anni Settanta: i 30 capolavori del decennio
Gli anni Settanta sono stati un decennio molto fecondo per il Cinema.

Al di là della creatività e della spinta propulsiva generale che caratterizzarono quegli anni, nel caso del Cinema vi fu anche un sovrapporsi di circostanze fortunate: se da un lato era ancora forte una concezione “classica” del linguaggio cinematografico, negli anni precedenti si erano andate affermando correnti (Nouvelle Vague, Free Cinema, New American Cinema) che avevano arricchito, se non rivoluzionato, il linguaggio cinematografico e anche lo spettro delle possibili tematiche rappresentabili.
Nuovi stilemi; modi diversi di girare, di concepire la trama e costruirla, talvolta con un uso antiaccademico, se non spericolato, del montaggio; nuove modalità produttive: Roger Corman aveva fatto scuola, il cinema underground e Andy Warhol avevano fatto il resto.
Dalla metà del decennio iniziarono inoltre a essere sperimentate innovazioni tecniche, che andavano dall’uso della steadicam ai primi utilizzi del computer (anche se la vera e propria grafica computerizzata avrebbe iniziato a imporsi nel corso degli anni Ottanta).
Gli anni Settanta videro quindi la piena maturità di diversi già riconosciuti maestri del cinema classico, l’affermarsi di figure nuove e innovative, come pure di correnti e gruppi che attirarono grande attenzione critica: dal cinema dei paesi dell’Est Europa al Nuovo Cinema Tedesco.
Stilare una lista di “capolavori”, in qualsiasi ambito, è sempre di per sé impresa rischiosa. Come ha giustamente scritto Simona Santoni in un articolo uscito qualche anno fa su “Panorama”: «sintetizzare la storia del cinema in una breve classifica dei film più belli di sempre è uno dei tentativi più difficili e divertenti, oggetto di animate discussioni tra cinefili. È un’impresa contenere in una striminzita top ten i titoli migliori, eppure c’è un gusto speciale e un po’ feticista nel farlo, nel leggere le liste altrui, nello studiare le pellicole scelte dagli altri».

Rinuncio in partenza a una top ten, mi assesto su una possibile top thirty, proponendo una lista che cerchi di coniugare oggettività storica (film unanimemente considerati come capisaldi), gusto personale e idiosincrasie (quelle ci sono sempre, purtroppo o per fortuna! Io per esempio non ho mai sopportato Guerre stellari, che però è stato senza dubbio un film epocale), tentando anche di rappresentare nella lista le scuole e correnti cinematografiche più importanti, nonché i diversi generi e anche le diverse aree geografiche di produzione.
Premettendo che – ça va sans dire – chi scrive non può aver visto tutti i film prodotti negli anni Settanta, questi, secondo me, i capolavori del decennio:
Dodes’ka-den (Dodesukaden) di Akira Kurosawa, 1970
Arancia meccanica (A Clockwork Orange) di Stanley Kubrick, 1971
Morte a Venezia di Luchino Visconti, 1971
Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, 1972
Amarcord di Federico Fellini, 1973
Effetto notte (La nuit américaine) di François Truffaut, 1973
La grande abbuffata di Marco Ferreri, 1973
Pat Garrett & Billy the Kid di Sam Peckinpah,1973
Chinatown di Roman Polanski, 1974

Il fiore delle Mille e una Notte di Pier Paolo Pasolini, 1974
Il Padrino (The Godfather) di Francis Ford Coppola, 1974
Scene da un matrimonio (Scener ur ett äktenskap) di Ingmar Bergman, 1974
Amici miei di Mario Monicelli, 1975
Barry Lyndon di Stanley Kubrick, 1975
Lo squalo (Jaws) di Steven Spielberg, 1975
Nashville di Robert Altman, 1975
Picnic ad Hanging Rock (Picnic at Hanging Rock) di Peter Weir, 1975
Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo’s Nest) di Miloš Forman, 1975
The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman, 1975
Novecento di Bernardo Bertolucci, 1976
Roulette cinese (Chinesisches Roulette) di Rainer Werner Fassbinder, 1976
Taxi Driver di Martin Scorsese, 1976
Guerre stellari (Star Wars) di George Lucas, 1977
Io & Annie (Annie Hall) di Woody Allen, 1977
Alien di Ridley Scott, 1979
All That Jazz di Bob Fosse, 1979

Apocalypse now di Francis Ford Coppola, 1979
Nosferatu – Il principe della notte (Nosferatu: Phantom der Nacht) di Werner Herzog, 1979
Ma, come forse avrete notato, i titoli proposti sono in realtà ventotto: lascio intenzionalmente al lettore un paio di posti liberi, da riempire a seconda del proprio gusto.
Quanto all’assenza dall’elenco di diversi registi illustri, alcuni loro capolavori li troveremo in un prossimo articolo relativo al cinema degli anni Ottanta.
Written by Sandro Naglia
Alla lista aggiungo, “L’esorcista” di W. Friedkin e “Profondo rosso” di D. Argento