Intervista di Emma Fenu a Maria Grazia Russo, presidente di Blitos Edizioni
“Uno scrittore non scrive soltanto quando è a tavolino, scrive tutto il giorno, quando pensa, quando legge, quando fa esperienza. Immagazzina ogni sensazione, ogni persona che incontra. Scrive quando fa colazione. Scrive quando fa l’amore. Un lavoro a tempo pieno.” – William Somerset Maugham
Oggi ho il piacere di intervistare su Oubliette Magazine, la presidente della nuova realtà editoriale Blitos Edizioni: Maria Grazia Russo, una professionista del marketing con una grande passione per la scrittura.
Da questa osmosi nasce un progetto di editoria etica in una associazione che si propone non solo come casa editrice ma anche come centro di formazione per gli scrittori.
A tutto questo si unisce l’impegno nel sociale con l’iniziativa “Di pari passo” legata alla parità di genere.
E.F.: Quali esperienze personali e professionali confluiscono nel vostro programma culturale e letterario e precedono la creazione di Blitos Edizioni?
Maria Grazia Russo: I soci fondatori e i collaboratori di Blitos provengono da percorsi eterogenei, sia personali che professionali. Tra i soci fondatori e i nostri collaboratori annoveriamo giornalisti, insegnanti, formatori, avvocati, psicologi, professionisti del marketing e ovviamente molti editor. Proprio nell’eterogeneità che ci contraddistingue troviamo grande ricchezza, sia perché professionalmente ci completiamo l’uno con l’altro, ma anche perché punti di vista differenti ci aiutano a crescere anche a livello personale. Siamo tutte persone esigenti, curiose e che amano le sfide: per questo abbiamo abbracciato da subito il progetto mettendoci passione e determinazione, guidati dalla reale voglia di fare la differenza. A nostro avviso il mondo editoriale ha bisogno di innovazione, di appoggiarsi su modelli nuovi, dinamici e fortemente legati a valori etici. Questo ci ha spinto a immaginare una nuova forma di editoria.
E.F.: A quali lettori vi rivolgete? E a quali scrittori?
Maria Grazia Russo: Ci rivolgiamo a quei lettori che non abbiano timore di leggere opere di autori emergenti e che non si facciano condizionare unicamente dalla moda letteraria del momento, ma che davvero abbiano la voglia di leggere una bella storia. Ci sono già arrivati tanti manoscritti con bellissimi soggetti e che non aspettano altro di trovare un lettore al quale affidare le proprie pagine. La nostra linea editoriale è molto ampia, a regime arriveremo ad avere nove collane e questo sia per andare incontro agli svariati gusti dei lettori, ma che per soddisfare l’estro degli scrittori. Come casa editrice la nostra proposta è appunto rivolta agli scrittori emergenti italiani, che condividano il progetto di una editoria etica, fondata sul rispetto reciproco, e che abbiano l’umiltà e la voglia di mettersi in gioco. Questi sono i nostri valori, su questi valori abbiamo creato Blitos e questi valori ci guidano nel lavoro di ogni giorno.
E.F.: A scrivere si impara o è solo trionfo di talento?
Maria Grazia Russo: Passione e talento sono alla base del mestiere dello scrittore, ma non sono sufficienti. Occorre sapere canalizzare questi due elementi nella giusta direzione. Per prendere reale consapevolezza dei propri punti di forza, ma anche delle proprie lacune, è utilissimo seguire dei Corsi di scrittura creativa al fine di comprendere le tecniche e metterle al servizio della propria creatività. Molti scrittori invece credono, erroneamente, che l’arte della scrittura sia frutto di una sorta di rapimento mistico e che sgorghi in modo del tutto naturale dalla fonte della creatività interna. In parte è così, in parte questa creatività va aiutata. Usciamo per un attimo dal mondo editoriale. Nello sport, per esempio, un atleta può avere un talento naturale per una certa pratica sportiva, ma è solo con lo studio della tecnica e un grande allenamento che può superare lo status di dilettante e approdare in quello da professionista. Se vale per lo sport e per tutte le altre professioni che richiedono anni di studio e aggiornamenti continui, perché non dovrebbe valere per la scrittura? Forse è proprio questo il difetto d’origine, tutti possono prendere in mano una penna e scrivere, e magari lo fanno anche bene, ma se vogliono davvero diventare scrittori, se vogliono davvero diventare degli scrittori professionisti allora devono dedicare tempo, energie e studio per migliorare il loro talento e trasformare un diamante grezzo in una pietra preziosa.
E.F.: In cosa consiste il vostro progetto sulla parità di genere?
Maria Grazia Russo: Innanzitutto mi preme precisare che la parità di genere non è una lotta solo al femminile, questo è un punto che va chiarito perché spesso le persone ne confondono il significato. La parità di genere significa superare quegli stereotipi che incasellano uomini e donne in ruoli prestabiliti. Superare le discriminazioni che ancora oggi ci sono da entrambe le parti. Si pensi al fatto che la società non vede di buon occhio un uomo che decida di stare a casa per occuparsi dei figli, anche quando è il suo desiderio più grande. Si pensi alla disparità salariale tra uomini e donne. Enti internazionali stimano che, a parità di mansioni, la donna percepisca il 25% in meno degli uomini. E potrei continuare a lungo con questi esempi, da ambo le parti. Il nostro impegno è quello di attivarci nella sensibilizzazione sociale e lo faremo con il metodo che ci appartiene: la scrittura.
Il concorso letterario “Di pari passo”, che parte proprio in questi giorni, finalizzato a produrre una antologia di racconti sulla parità di genere. La vendita dell’antologia andrà a finanziare un’altra iniziativa, i Progetti didattici nelle scuole. Attraverso laboratori di scrittura creativa modulati per fascia d’età, andremo a lavorare insieme ai ragazzi per instillare la consapevolezza che, prima ancora di essere uomini e donne, siamo persone e come tali vorremmo avere la possibilità di scegliere liberamente il nostro percorso di vita, scevri da condizionamenti sociali. Sappiamo che il percorso per ottenere la parità di genere è lungo, per questo vogliamo lavorare alle fondamenta della nostra società civile, cioè i ragazzi, sapendo che educare oggi ci consentirà di avere una società più equa domani. Infine, l’ultima iniziativa in ordine temporale sarà la collana di romanzi “Di pari passo” che raccoglierà opere letterarie sul tema.
E.F.: Esiste una letteratura al femminile?
Maria Grazia Russo: Le statistiche indicano che negli ultimi quarant’anni la proporzione percentuale di lettori tra uomini e donne si è rovesciata. Quarant’anni fa forse si parlava di letteratura al maschile? Non so se esista davvero una letteratura al femminile, sono invece convinta che esistano lettori con sensibilità diverse e che questo induca a scegliere generi letterari diversi.
E.F.: Le parole possono cambiare il mondo?
Maria Grazia Russo: Ne siamo convinti e la storia ci insegna che c’è chi lo ha già fatto.
Written by Emma Fenu