La casa di Edgar Allan Poe: il fantasma dello scrittore oppure una trovata di marketing?
“La scienza non ci ha ancora insegnato se la pazzia sia o no più sublime dell’intelligenza.” – Edgar Allan Poe
A quanto dicono, il fantasma di Edgar Allan Poe sarebbe attivo nella casa di Baltimora dove visse da giovane: si dice che la piccola costruzione di mattoni a due piani e mezzo sia un posto così spaventoso che perfino le gang locali temono di entrarvi.
Edgar Allan Poe (Boston, 19/1/1809 – Baltimora, 7/10/1849) autore de “La caduta della casa degli Usher” e di molti altri racconti (e poesie) è e rimarrà un nome immortale della letteratura non soltanto americana, sulla quale non smette di esercitare il suo influsso.
Il suo fantasma sarebbe attivo nella casa di Baltimora dove visse da giovane: si dice che la piccola costruzione di mattoni a due piani e mezzo al 230 di North Amity Street, in un quartiere povero.
Nel 1868 venne denunciato un furto in un appartamento della via, e quando la polizia arrivò per i rilievi vide, dietro una finestra del piano terra della casa di Poe, una luce spettrale che si spostò verso l’alto per poi riapparire alla finestra del piano superiore e infine in quella dell’attico; tuttavia, quando entrarono nell’edificio, non c’era nessuno.
La casa è inquietante anche alla luce del giorno.
“Oggi sono in catene e sono qui. Domani sarò senza ceppi… ma dove?” – Edgar Allan Poe
In una stanza è appeso un ritratto della moglie di Poe, eseguito mentre ella giaceva nella bara con gli occhi ancora aperti: il suo sguardo pieno di malinconia sembra seguire i visitatori.
Gli abitanti del quartiere hanno anche riferito di aver scorto, dietro la finestra del secondo piano, una figura indistinta seduta alla scrivania, benché Poe (che era ossessionato dall’idea di essere sepolto vivo) preferisse lavorare nell’attico.
Il curatore della dimora ha inoltre assistito a molti episodi di attività poltergeist, verificatisi nella camera da letto della nonna di Poe: porte e finestre che si chiudono da sole, visitatori che si sentono battere sulla spalla, voci disincarnate.
Gli investigatori psichici hanno inoltre testimoniato la presenza di una donna dalla corporatura robusta e dai capelli grigi, vestita negli abiti dell’epoca, che scivola da una stanza all’altra.
A Baltimora il fantasma del maestro della letteratura dell’orrore viene oggi evocato come spauracchio dai genitori che vogliono incutere paura ai bambini disobbedienti: di certo, nella sua casa, sembra che la vita dello scrittore torni ad animarsi, con le presenze più importanti che la contraddistinsero.
Edgar è tra queste? Oppure è solo una chiacchiera messa in giro per attirare visitatori?
Di certo, nella vita dello scrittore americano non mancarono emozioni e ricordi laceranti, che lasciarono il segno nel suo cuore e che magari, ci piace pensare, siano rimaste impresse fino ai giorni nostri…
“Siamo destinati per sempre a stare in equilibrio sul confine dell’eternità senza il tuffo definitivo nell’abisso.” – Edgar Allan Poe
Written by Alberto Rossignoli
Bibliografia
Paul Roland, “Ghost”, L’Airone New Books s.r.l, Roma 2014
Info
Casa di Baltimora sito storico
Secondo alcuni studiosi, le anime che non trovano pace dopo un lungo vagare senza meta ritornano nell’ambiente a loro più famigliare e principalmente la cosa dove sono vissuti.
Si pensa che succede questo perché non trovano pace per qualche motivo legato alla loro vita terrena o stupidamente richiamati da sedute spiritiche.
Ovviamente in questo specifico caso si deve tenere conto anche del ritorno pubblicitario.