I festival più spaventosi al mondo: scopriamoli insieme

Halloween è sicuramente l’evento spettrale più famoso, ma in tutto il mondo si celebrano numerosi festival altrettanto “spaventosi”.

Parata di Stonehaven in Scozia - Photo by Lettera43
Parata di Stonehaven in Scozia – Photo by Lettera43

Spettri, fantasmi, creature mostruose e inquietanti sono i protagonisti di molte celebrazioni in tutto il pianeta e non solo della festa di Halloween. Quali sono i festival più spaventosi in circolazione?

Il casinó online di Betway ha stilato a tal proposito un’affascinante e approfondita guida ai festival più spettrali al mondo.

Innumerevoli gli esempi, come la spettacolare parata di Stonehaven in Scozia, dove si festeggia il Capodanno sfilando per le strade e facendo roteare sfere di fuoco intorno alla testa o l’antico rituale di Famadihana in Madagascar, durante il quale i corpi dei morti vengono riesumati e omaggiati con delle offerte.

Nella guida, pubblicata da L’Insider, per approfondire le usanze e le tradizioni più spaventose di un Paese, come la Danza della Morte che si svolge il Giovedì Santo di ogni anno a Verges in Spagna, basta cliccarci sopra.

Bulgaria: Surva Festival di Pernik

A Pernik, in Bulgaria, verso la fine di gennaio o l’inizio di febbraio ha luogo il Surva Festival di Pernik, una cittadina a 30 km da Sofia. I grandi protagonisti di questo rituale sono i Kukeri, letteralmente “incappucciati”, danzatori che con i loro balli scacciano gli spiriti maligni, indossando costumi e copricapi terrificanti e sgargianti.

Ogni colore dei costumi ha un preciso significato: rosso indica fertilità, fuoco e sole, nero terra, bianco acqua e luce.

I Kukeri presentano inoltre sulla cintura dei campanacci che hanno lo scopo di spaventare non solo gli spiriti malvagi, ma anche l’inverno e il freddo, portando la primavera e una nuova vita, un nuovo inizio.

Kukeri - Photo by BNR-Radio Bulgaria
Kukeri – Photo by BNR-Radio Bulgaria

Si tratta di una tradizione familiare propria del folklore bulgaro che attrae gente del posto, ma anche numerosi turisti incuriositi da danze e rappresentazioni. Una volta si travestivano solamente gli uomini, mentre oggi possono prendervi parte anche donne e bambini con costumi che hanno confezionato di persona o ereditato dalla famiglia.

Le danze e i riti traggono origine dalle cerimonie agrarie dei Traci legate al culto di Dioniso, cui gli antichi riconducevano tutti gli istinti incontrollabili propri del mondo naturale.

Nel 2015 l’Unesco ha dichiarato i Kukeri e le celebrazioni a essi legati patrimonio dell’umanità.

Messico: Día de los Muertos

In Messico nei giorni di Ognissanti e dei Morti si celebra il Día de los Muertos, un’ode all’aldilà che ci ricorda che la morte non è qualcosa da temere.

Si tratta di un omaggio ai componenti della famiglia che non ci sono più, una celebrazione di origine precolombiana in cui si organizzano feste e sfilate in un’atmosfera gioiosa.

Per le culture pre-ispaniche la morte era una fase naturale nel lungo continuum della vita: i morti erano ancora membri della comunità, tenuti in vita nella memoria e nello spirito, che durante questa celebrazione ritornavano sulla Terra.

I Maya e gli Aztechi ritenevano infatti che l’ordine cosmico fosse basato su un continuo alternarsi di vita e morte.

Durante il Día de los Muertos per guidare le anime dei defunti verso l’altare di famiglia, dove i cari hanno deposto le proprie offerte, si cospargono petali di Chempasùchil, fiori prevalentemente di colore giallo o arancione.

Krampus - Photo by TicinoToday
Krampus – Photo by TicinoToday

Secondo la leggenda le anime percepiscono l’odore del fiore e, seguendo la scia, riescono a tornare a casa per l’occasione. Tra le offerte sui coloratissimi altari si possono trovare anche i “calaveras”, ovvero caramelle a forma di teschio, il “Pan de muertos”, dolce tipico della festa cosparso di zucchero e simile alle ossa di un teschio, candele, un bicchiere d’acqua per dissetare i defunti e il sale, simbolo di protezione.

Austria: i Krampus

Si tratta di un’usanza molto sentita non solo in Austria, ma anche in Alto Adige e nel sud della Germania. La tradizione vuole che i Krampus, diavoli vestiti di pelle di pecora che indossano maschere demoniache, arrivino nella notte del 5 dicembre per punire i bambini che si sono comportati male.

Si contrappongono a San Nicolò, che nella stessa notte porta doni ai bambini buoni. Ad anticipare il loro arrivo è il suono dei campanacci che portano legati alla vita.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

OUBLIETTE MAGAZINE
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.