“Il mare senza stelle” di Erin Morgenstern: alla ricerca dei luoghi e dei tempi perduti tra libri, gatti e amori dimenticati

Advertisement

“È qui che li lasciamo – una ragazza e il suo pirata, un pirata e la sua salvatrice – in un bacio nel buio prima che la porta si apra. Ma non è qui che finisce la loro storia. È soltanto il punto in cui cambia.”

Il mare senza stelle di Erin Morgenstern
Il mare senza stelle di Erin Morgenstern

Questo non è un libro come gli altri e non si tratta un semplice fantasy come vi sarà parso di capire dalla copertina e da quanto circola in rete.

Il mare senza stelle” (Fazi Editore, luglio 2020, traduzione di D. Rizzati), secondo libro (dopo “Il circo della notte”, BUR, 2017) della scrittrice americana Erin Morgenstern è un fantasy letterario, ossia un fantasy che ha come protagonista la letteratura in tutte le sue sfaccettature.

Ovunque vi sono porte che conducono a nuovi spazi e nuove storie e nuovi segreti da scoprire, e ovunque vi sono libri.”

Advertisement

“Il mare senza stelle” racconta di pirati, di gufi, di gatti, di api, di amore, di spade, di stanze segrete nei meandri della terra, di conigli, di feste in maschera e di libri, tanti libri. Tutto comincia con Zachary Ezra Rowlins che legge un libro che racconta la sua storia.

Ma come è possibile? E da dove è spuntato quel libro misterioso che non risulta neppure sul catalogo della biblioteca?

Per un attimo ci sembra di essere finiti ne “La storia infinita” di Ende, poi però c’è una festa in maschera, un po’ “Eyes Wide Shut” di Kubrik ma con personaggi presi dai libri.

Qui accade qualcosa e Zachary si ritrova ad aprire porte che nessuno riesce a vedere, e che qualcuno ha addirittura tentato di cancellare per sempre, dentro ascensori che sembrano non fermarsi mai e lunghi corridoi pieni di gatti, libri e altre porte.

Ma ci sono anche Mirabel, dai capelli rossi e il passato imperscrutabile, Dorian, che forse non si chiama neppure in questo modo, e Simon ed Eleanor, così lontani ma così vicini. E storie, tante storie che fuoriescono da ogni angolo, persino le caramelle ne contengono e sembrano essere infinite.

I luoghi dei libri tendono a essere più sensibili alle porte, penso che sia dovuto all’alta concentrazione di storie tutte in un solo posto.”

Il mare senza stelle” ha una struttura complessa e piuttosto intricata ma, nonostante ciò, si legge benissimo ed è scorrevole, fin troppo perché quando sarete giunti all’ultima pagina vi dispiacerà e vorrete tornare indietro.

Le stanze di questa storia sono davvero tante, ognuna con storie differenti che talvolta si intersecano. Una porta può corrispondere ad un mondo o ad un tempo altri e niente si svolge in maniera lineare.

Erin Morgenstern
Erin Morgenstern

Ed il tempo è fondamentale, nel libro così come nella nostra realtà.

Un incipit poetico e visionario affascina dalla prima pagina e proseguire è un dovere per chiunque ami la lettura.

Definire questo romanzo non è semplice, e non è necessario, ma vi basti sapere che ovunque ci sono libri e storie e altri libri e altre storie ancora.

Seicento pagine sono tante ma una volta terminate vi renderete conto che non vi sareste mai voluti fermare perché di libri simili non se ne trovano tanti e soprattutto, e per fortuna, non si dimenticano facilmente.

È più facile amarsi in una stanza dalle porte chiuse. Avere l’intero mondo in una sola stanza. In una persona. L’universo condensato e amplificato e bruciante, luminoso, vivo ed elettrico. Ma le porte non possono rimanere chiuse per sempre.

 

Written by Rebecca Mais

 

Advertisement

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: