“Un lungo ritorno” di Laura Bassutti e Loriana Lucciarini: l’incapacità di trovare il proprio posto nel mondo
Erica e sua zia, Angela, hanno provato più e più volte a convincere la madre di Erica a denunciare un compagno che la picchia a intervalli regolari.
Solo Sonia, un’amica di Erica, sa cosa succede nella famiglia di Erica, mentre gli altri compagni di scuola la evitano. Erica si dice che devono percepire l’odio di cui lei è ormai colma, che devono voler evitare quella negatività di cui ormai lei trasuda.
Questa volta, però, sua madre ha promesso che le cose cambieranno; magari andranno a stare dalla zia Angela per un po’. Ma succederà davvero?
Purtroppo le cose cambieranno, sì, ma non nel modo in cui Erica vorrebbe. Quando rientra a casa, suo padre tenta di stuprarla.
È il punto di non ritorno per Erica, che colpisce l’uomo con una padella fino a che non si rende conto che questi è caduto a terra, completamente immobile. Spaventata, Erica decide che è il momento di andare via di casa, di scappare da qualche parte dove nessuno possa trovarla.
Senza biglietto né risparmi, Erica sale sul primo treno per Roma. Non può di certo essere peggio che continuare a vivere in quell’antro di infelicità che è casa sua, si dice Erica.
La scomparsa della ragazza preoccupa sua zia Angela, che si reca dalla polizia. È lì che Angela incontra Elisa, un commissario giovane, ma molto capace. Neanche Elisa ha una vita felice: pensava che Riccardo volesse sistemarsi, magari avere un figlio con lei, ma non è stato così.
Il lavoro è ormai l’unica cosa che conta nella vita di Elisa, che decide di dedicarsi senza sosta al caso di Erica. Anche Angela ha deciso: non lascerà che il compagno di sua sorella le rovini la vita, né che faccia del male a Erica. Adesso, Angela pensa, è il momento di agire.
Nel frattempo, però, Erica ha riflettuto sul da farsi: non tornerà mai indietro. Non sa dove andare, né con quali soldi sostenersi, ma sa che rincasare non è un’opzione; troppa infelicità, troppi rischi.
È così che si imbatte in Yuri, un ladruncolo dal cuore tenero e dalla canna facile. Insieme, Erica e Yuri cercano di sopravvivere in una città grande, spesso disattenta alla sofferenza che vi alberga, ma comunque bellissima.
Il romanzo di recente pubblicazione di Laura Bassutti e Loriana Lucciarini è una storia che mette alla prova i propri personaggi: come se la caveranno, se ogni volta le cose si mettono peggio della precedente?
Non si tratta di un romanzo che vuole essere negativo o togliere la speranza, quanto di un intreccio di storie che mette al centro i meno fortunati, coloro che non sono stati trattati bene dalla vita.
Come ogni romanzo della Lucciarini, anche “Un lungo ritorno” è una lettura adatta a ogni momento; viaggi in treno, un pomeriggio di pioggia o un’ora di relax prima di dormire sono spazi facilmente dedicabili alla lettura di questa storia a quattro mani.
Pur essendo scritto in modo estremamente semplice, però, “Un lungo ritorno” (Le Mezzelane) affronta tematiche che possono risultare traumatiche per il lettore e va, quindi, letto con consapevolezza. Droga, violenza e incapacità di trovare il proprio posto nel mondo sono solo alcune delle tematiche attorno alle quali si articola questo romanzo.
Se vi andasse di condividere con il nostro Oubliette team la vostra opinione su “Un lungo ritorno”, sentitevi liberi di lasciare un commento; saremo ben felici di iniziare una conversazione volta ad esplorare gli spunti di riflessione offerti dal romanzo della Bassutti e della Lucciarini.
Buona lettura!
Written by Giulia Mastrantoni