“Poesie” di Alberto Moravia: l’assenza di punteggiatura, l’asciuttezza lessicale, l’ironia e la brevitas

È difficile declinare Alberto Moravia come poeta, perché è troppo evidente a tutti la sua grandezza come prosatore. Eppure egli aveva una grande sensibilità poetica, non solo come critico, ma anche come poeta egli stesso.

Poesie - Alberto Moravia - Bompiani
Poesie – Alberto Moravia – Bompiani

Anzi iniziò a scrivere versi fin da giovane per poi riprendere intorno agli anni Settanta e proseguire fino agli anni Ottanta.

Moravia dovette sentire il bisogno, in età avanzata, di recuperare il suo rapporto con un genere letterario intrapreso molto tempo prima, e poi accantonato in favore della scrittura in prosa.

Di tutto ciò recano testimonianza le ottantatré liriche moraviane pubblicate da Bompiani lo scorso maggio a cura di Alessandra Grandelis, ricercatrice dell’Università di Padova.

Esse sono state composte tra gli anni Settanta e Ottanta ed erano state trascritte da Moravia stesso in un dattiloscritto che doveva essere stato preparato dallo scrittore proprio in vista di una pubblicazione.

Il dattiloscritto evidenzia delle modifiche rispetto alla prima stesura delle poesie in questione, realizzata a mano. Sia il dattiloscritto che il manoscritto riportano varianti autografe.

Le poesie sono varie dal punto di vista delle tematiche: alcune sono ispirate da un grande impegno civile, altre parlano di letteratura, altre di sentimenti, altre infine di sesso in maniera piuttosto esplicita.

Tutte però sono caratterizzate dalla brevitas, non solo per quanta concerne il numero dei versi ma anche per quanto concerne la lunghezza di ciascun verso. L’assenza di punteggiatura, l’asciuttezza lessicale e il tono ironico presenti nella raccolta esaltano la potenza lirica dei singoli componimenti.

L’apparato di note ripropone le varianti autografe della versione dattiloscritta (ma non di quella manoscritta), nonché la storia delle liriche più significative. Esso, insieme all’ampia introduzione, risulta fondamentale per capire il Moravia poeta e mostra sia il rigore filologico della curatrice che la sua preparazione sull’argomento.

Ne risulta un volumetto in grado di coniugare intento scientifico e divulgativo.

Venendo alle liriche, senza spoilerare troppo, risulta degna di  menzione la prima dal titolo, emblematico, Prima poesia e poi prosa: “Per mezzo secolo/ ho scritto/ con successo/ prosa/ di romanzo/ e la vita/ mi pareva/ ricca e piena/ appena ho scritto/ poesia/ la vita mi è sembrata povera e vuota”.

Alberto Moravia - Photo by Paolo Monti - 1982
Alberto Moravia – Photo by Paolo Monti – 1982

Se in questi versi Moravia guarda al suo personale passato di prosatore, senza riconoscersi come poeta, in altri si mostra sia come testimone che come profeta, ad esempio nel componimento intitolato La mia vita per l’Italia” di cui riporto l’incipit:Sono capitato/ male/ in un paese/ degradato/ di poveri/ senza dignità/ e di ricchi/ senza cultura”.

Se avete voglia di scoprire un Moravia non solo inedito ma anche sorprendente, vi rimando alla lettura dell’intero libello!

Buone feste a tutti e ad maiora per il nuovo anno!

 

Written by Filomena Gagliardi

 

 

 

Bibliografia

Alberto Moravia, Poesie, a cura di  A. Grandelis, Bompiani, Milano 2019, 203 pp.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *