Il 58% degli italiani è scaramantico: terzo posto in Europa
“Il saggio non si lascia mai prendere la mano dalla buona fortuna, né abbattere da quella avversa.” – Lucio Anneo Seneca
Maledetta sfortuna: italiani e cattiva sorte in un’infografica
C’è chi incrocia le dita, chi stringe forte un cornetto rosso, oppure chi evita in tutti i modi di aprire un ombrello in casa.
Possono cambiare le usanze o le credenze, fatto sta che gli italiani sono molto superstiziosi.
Per approfondire il rapporto tra italiani e cattiva sorte, LeoVegas ha realizzato l’infografica “Maledetta Sfortuna”, in occasione della Giornata mondiale del Gatto Nero, che si è celebrata a novembre.
La fortuna è tradizionalmente vista come una dea bendata che distribuisce casualmente i suoi doni, la parola deriva dal latino “fors fortis” nel significato di “caso, sorte” ed era il nome di un’antica divinità romana che guidava i destini degli uomini, resta nell’immaginazione popolare proprio come l’abbiamo illustrata inizialmente come una giovane donna bendata con un piede su una ruota che simboleggia la sua instabilità.
Tuttavia, dati alla mano, ci sono alcune zone d’Italia molto più fortunate di altre.
Il Piemonte è in testa per il suo altissimo rapporto di vincite procapite, che risulta essere addirittura 11 volte superiore di quello della Valle d’Aosta e il doppio di quello degli abitanti della Campania.
Sul podio di questa speciale classifica troviamo al secondo posto la Sicilia e al terzo la Lombardia.
“L’opportunità spesso si presenta camuffata in forma di sfortuna o di sconfitta temporanea.” – Napoleon Hill
Tra credenze popolari e tradizioni antichissime, esistono ancora oggi diverse superstizioni che possono essere malauguranti o, al contrario, indicare un colpo di fortuna.
“La sventura rende più dure le membra degli uomini, più acuti i loro occhi, più rapida la mente.” – Valerio Massimo Manfredi
Nell’infografica vengono ripercorse le origini e le curiosità che si celano dietro alcune di esse: ad esempio la scala aperta deve la sua cattiva nomea al fatto di essere un simbolo sacro per molte religioni, dunque passarci sotto sarebbe un sacrilegio.
Al contrario esistono alcuni piccoli oggetti o situazioni di buon auspicio e in grado di allontanare la cattiva sorte.
Tra le più comuni troviamo il classico cornetto rosso (conosciuto anche come cornicello, corno ed in napoletano curniciello), erede moderno dell’antica usanza risalente al 3500 a.C. di appendere corna di animali nei villaggi e, nel mito è rappresentato con la figura di Amaltea, la nutrice di Zeus.
Si dice sia efficace contro la iettatura ed il malocchio ma anche un ottimo portafortuna per i giocatori d’azzardo.
Altro simbolo di buon auspicio è trovare una coccinella rossa, colore beneaugurante che richiama il sangue ed il fuoco, che ha sul dorso 7 puntini neri, numero considerato di buon auspicio.
“La sfortuna è un marciapiede per il genio, una piscina per il cristiano, un tesoro per l’uomo capace, un abisso per i deboli.” – Honoré de Balzac