“Di qua e di là dal mare. Filastrocche migranti” di Carlo Marconi: un viaggio tra le onde delle nostre domande

Carlo Marconi è livornese, ma da anni vive e lavora a Pavia insegnando nella scuola primaria (scuola elementare).

Di qua e di là dal mare. Filastrocche migranti
Di qua e di là dal mare. Filastrocche migranti

Già autore di articoli e poesie, nonché del libro Lo Stato siamo noi (Emme, 2012), tempestato di domande dai suoi alunni dopo un tragico naufragio di migranti nei nostri mari, ha cercato di dare delle risposte e dal dialogo coi piccoli è nato un nuovo libro che unisce i colori, a volte più vivaci, spesso più cupi, delle illustrazioni d’autore all’armonia cantilenante delle parole strutturate in filastrocche, ognuna che inizia con una lettera differente dell’alfabeto italiano.

Eccoci dunque di fronte a Di qua e di là dal mare. Filastrocche migranti, Edizioni Gruppo Abele 2018, nella collana I bulbi dei piccoli.

Le rime saltellanti ci raccontano di bimbi e adulti che fuggono da fame e guerre e lasciano alle spalle, lontano, sempre più lontano, i loro affetti, i loro ricordi, di là dal mare.

Lunghi viaggi su zattere e barconi, lungo strade polverose e desertiche, tra paura e speranza.

Ogni testo è accompagnato e arricchito da un’illustrazione che appare spesso più articolata e intimamente complessa, nella scelta delle linee, degli accostamenti cromatici, nel suo contenuto, rispetto alla struttura dei testi.

Un libro per bambini? Forse. O, meglio, anche.

Nella confusione delle idee, nella difficoltà di orientarsi e stabilire corrette connessioni con ciò che accade, diviene di estrema necessità capire il mondo attuale coi suoi fenomeni antropologici che sempre più frequentemente si manifestano attorno a noi.

È indispensabile interrogarsi sulla realtà e orientarsi tra le possibili risposte, specie quando un fenomeno, quale quello migratorio attuale, con le sue specifiche caratteristiche, ha mutato profondamente la percezione del sé e dell’altro e dei rapporti interpersonali e sociali.

La presenza continua di immagini, suoni, parole che i media offrono al riguardo ingenera contrastanti pensieri, sentimenti, interrogativi. Ecco che i bambini, in primis, hanno bisogno di capire i perché, di dare un senso alle cose, di trovare risposte di fronte a un fenomeno che spesso risulta difficile da capire e gestire in maniera equilibrata anche al mondo degli adulti.

Di qua e di là dal mare. Filastrocche migranti
Di qua e di là dal mare. Filastrocche migranti

L’argomento è certo delicato, denso di dolorose premesse e di frequenti terribili conclusioni. Forse, verrebbe da dire, questo è un libro più adatto, almeno in prima battuta, agli adulti che attraverso meditazione ed elaborazione di temi e problemi, nonché possibili risposte alle domande che spontaneamente nascono, possono aprire un dialogo educativo produttivo col mondo dell’infanzia in età scolare. Insieme si può dare un senso al mondo, a questo nostro mondo che ora, come sempre è avvenuto nella storia, sta cambiando e noi con lui.

Ognuno degli anonimi protagonisti delle 21 filastrocche ha una storia personale, individuale, unica, che va conosciuta per uscire dallo stereotipo, che nulla spiega, del ‘migrante’.

Se manca un indice e una numerazione delle pagine (e questo è certamente voluto), ecco che non ci resta che tuffarci anche noi in mare, tra le lettere dell’alfabeto e sfogliare, sfogliare, sfogliare e anche a noi ogni tanto capiterà d’incagliarci, sul barcone delle nostre sicurezze, in immagini a volte più lievi e sfumate, a volte più dure, tutti insieme alla ricerca di un senso da dare alla vita. Quella con la A maiuscola, come quella, per esempio di Addio:

“Mi volto e la mia casa si allontana,

scompare poco a poco la mia terra

al passo lento della carovana,

al passo indemoniato della guerra.

 

E dico addio agli amici, alla mia gente,

agli alberi che incontro sul cammino,

nel sacco quattro stracci e poco niente,

nel pugno della mano un sassolino.

 

Carlo Marconi
Carlo Marconi

E dico addio al vento e alla sua danza

mentre la notte si sorseggia il giorno:

nel cuore una promessa di speranza,

negli occhi il desiderio del ritorno.”

Dire addio ai pregiudizi e cercare di comprendere realmente il fenomeno migratorio attuale, coscienti del passato dell’umanità e aperti al futuro, questa può essere la giusta disposizione per leggere in modo più proficuo e profondo questo libro tanto attuale, utile agli adulti di oggi e ai nostri bimbi, adulti di domani.

 

Written by Katia Debora Melis

 

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