“Cani sciolti” di Gianfranco Manfredi: la lotta per i diritti, anche quello d’amare
Cani sciolti è una serie a fumetti scritta da Gianfranco Manfredi e disegnata da Luca Casalanguida.

I cani sciolti sono dei ragazzi del ’68 che non hanno tutti una stessa visione politica e provengono da vari ambienti sociali di Milano.
La particolarità narrativa sono i flashback che ci riportano prima ad un resoconto storico, veritiero il più possibile sia nelle parole che nei disegni ad un preciso periodo di rivolta, poi gli stessi protagonisti si ritrovano nel presente a distanza di venti anni.
La serie ha una doppia uscita, in edicola nel classico formato Bonelli e in fumetteria/libreria nella versione grande formato rilegato. Ho avuto il piacere di leggere le storie nel rilegato, corredati da note storiche e foto dell’epoca, approfondimento curato dallo stesso sceneggiatore.
“Stonewall” non è ambientato a Milano, ma a New York e il titolo è un chiaro riferimento al celebre locale Stonwall Inn che venne sgomberato nel ’69.
Testimoni dell’accaduto sono Margherita, la bella e ricca della serie e Milo, omosessuale non dichiarato e punk. I due si trovano in viaggio in America e le loro vicende personali si intrecciano con la Storia.
Il locale Stonewall ospitava decine di persone per la notte al solo costo di 3 dollari, lì dentro gli ideali di libero amore e di vita comune erano per tutti. L’importanza di quello sgombero non sta nell’azione di polizia, ma nella reazione delle persone comuni, di giovani e di omosessuali che protestarono a questa decisione e le manifestazioni vennero sedate con la forza.
Da quel giorno sembrava che i gay avessero acquistato una nuova consapevolezza, un ruolo sociale, ma a distanza di anni, col “senno di poi” la vicenda che viene ricordata da Milo ha un sapore amaro. Nella sua vita ha dovuto nascondere l’amore verso un’altro uomo, ha taciuto la sua vera natura perché i diritti non sono stati conquistati come si pensava.
Smettere di lottare non è corrisposto ad avere diritti e ad essere inclusi nella società. Venti anni dopo, gli amici di un tempo si ritrovano per un matrimonio, Lina e Pablo ancora insieme.
È nella contrapposizione tra l’amore alla luce del giorno e quello buio, interiore e nostalgico di Milo che si regge l’intera tensione narrativa del volume.
In qualche modo si percepisce come le rivolte studentesche, le manifestazioni a favore dei diritti, non abbiano cambiato il mondo come si sperava e quei principi borghesi siano diventati anche quelli del gruppo di amici.
Personalmente la vicenda storica dello “Stonewall Inn” non la conoscevo e scoprirla attraverso la lettura mi ha colpita molto, perché lo sceneggiatore è riuscito a renderla vivida e soprattutto il lettore può entrare in empatia con Milo.
Nella seconda parte, il gruppo ormai adulto sembra ben lontano da quel periodo ed è chiaro il cambio di prospettiva e la nuova visione del mondo. Nuovi diritti per tutti, anche quello di amare sembrano un’utopia ancora oggi, quando se ne torna a parlare in sterili dibattiti pubblici mossi solo dal clamore di fatti di cronaca che da un senso civile ben radicato.

Sono gli stessi che hanno vissuto il ’68 ad aver cambiato i propri ideali o la società che impone la contrapposizione ad ogni costo?
Alla domanda non c’è risposta e nessuno ha la pretesa di rispondere a temi molto profondi, ma di sicuro nel fumetto si prende coscienza di qualcosa che sembra essere sopito e a rileggerlo alla luce del presente con un velo di nostalgia per chi lo ha vissuto e di conoscenza per chi non c’era.
Nell’approfondimento finale del fumetto è chiara la visione complessiva del ’69. Dallo sbarco sulla luna ai delitti della setta di Charles Manson, passando dal celeberrimo concerto di Woodstock, fino all’Italia con la strage di piazza Fontana. Un anno molto intenso e variegato in cui le lotte sociali sono state importanti e vanno rilette sotto la luce storica.
I disegni di Casalanguida sono in bianco e nero anche nei volumi da libreria. Questo non è uno svantaggio, anzi. Visto la ricchezza di particolari e di personaggi, è la scelta stilistica più indicata.
Le prospettive di alcune tavole mi hanno piacevolmente colpita.
Per me è il volume più riuscito della serie sia per i disegni che per la scrittura, visto che i precedenti risultavano poco incisivi e non incuriosivano a fondo il lettore. In questo volume i ritmi sono più veloci e i personaggi risultano più profondi.
La curiosità verso i prossimi capitoli è in crescendo dopo questa lettura, è uscito il seguito in edicola nel mese di settembre (sono previsti 20). Per capire le dinamiche sociali e quelle dei personaggi, andrebbero letti in serie, ma i volumi da libreria possono essere letti singolarmente e magari veicolo per riscoprire le uscite precedenti.
Cani sciolti _ Stonewall
soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
disegni: Luca Casalanguida
formato 22x30cm b/n
editore: Sergio Bonelli
Written by Gloria Rubino