“L’anno nuovo” di Juli Zeh: come una tranquilla vacanza alle Canarie può tramutarsi in un incubo senza fine

“Tuttavia La Cosa era riaffiorata quella notte. Non ne aveva avuto alcun presentimento allora, nella sala de Las Olas. Mentre aspettava Theresa e i bambini al tavolo ventisette, Henning aveva ripercorso nella mente un’intera settimana senza La Cosa. Una settimana di vita normale, di sonno normale, di problemi normali, di gioie normali. Da due anni il periodo più lungo privo di inconvenienti. Nei giorni passati Henning si era sempre vietato di pensare Alla Cosa, perché il solo pensiero poteva attirarla fuori dalla sua tana.”

L'anno nuovo di Juli Zeh
L’anno nuovo di Juli Zeh

Il Süddeutsche Zeitung lo ha definito il miglior libro di Juli Zeh, per me si tratta del primo libro che leggo di questa autrice tedesca classe 1974 (figlia dell’ex direttore del Bundestag Wolfgang Zeh) e posso affermare il suo incredibile talento letterario.

L’anno nuovo (Fazi Editore, giugno 2019, traduzione di Madeira Giacci) è la storia di Henning, quarantenne tedesco sposato con Theresa e padre di due bambini, che decide di trascorrere le vacanze natalizie con la famiglia a Lanzarote, una delle isole delle Canarie.

Henning ha un lavoro che gli piace, una famiglia che lo rende felice ma da mesi soffre di attacchi di panico che non sa come allontanare. È principalmente a causa di questi ultimi che i litigi con la moglie sono frequenti e nascono in lui una serie di dubbi sulla sua vita, sui suoi comportamenti e su quelli di chi gli sta attorno.

Dopo una notte di Capodanno terribile la mattina del primo gennaio decide di uscire di casa e fare quell’escursione in bici che si era promesso dal primo giorno sull’isola.

Il percorso, in pendenza, non è per nulla semplice, lui non è attrezzato e quando giunge in cima ha un malore. A soccorrerlo una tedesca che ha aperto un piccolo negozio d’arte e che lo invita ad entrare nella sua casa. Una volta dentro accade qualcosa di strano.

Per Henning è come se fosse già stato lì ma è impossibile e quando si avvicinano al pozzo in giardino scatta in lui una forte sensazione di déjà-vu e la mente compie un flash back nel passato, verso fatti che tornano a galla improvvisamente, un terribile incubo vissuto proprio tra le mura di quella casa.

Saranno ricordi reali o sono la mente esausta ed il caldo a fare brutti scherzi?

L’anno nuovo” è incredibile: parte tutto come la storia di un uomo in crisi di identità, stanco dal ripetersi di fatti e parole, per trasformarsi, inaspettatamente in un thriller terrificante.

Le memorie del passato sono sconvolgenti, ciò che accade si avvicina a quanto potremo vedere in un film horror diretto da Stephen King, con protagonisti due bambini alle prese con qualcosa di troppo grande per loro.

La tranquillità iniziale del viaggio si contrappone con il turbolento passato, quella che potrebbe divenire una storia di tradimenti, conseguenza di una crisi di coppia, nasconde invece fatti gravi e non semplici da digerire per Henning.

Paradiso e inferno, ordine e caos si ritrovano insieme e il lettore non può non chiedersi quali possano essere le ripercussioni di determinati eventi sulla vita adulta di una persona.

Quella di Henning e Theresa è la vita di due persone che stanno vivendo questi anni di cambiamento nei quali le persone preferiscono parlare tramite i social anziché di persone, ci si mette insieme o lascia con un sms o un messaggio su Whatsapp e la famiglia di una volta, fortunatamente, non esiste più.

Juli Zeh - das blaue sofa fbm 2018
Juli Zeh – das blaue sofa fbm 2018

I ruoli sono invertiti, generando, talvolta, confusione nell’uomo e Henning rappresenta questo smarrimento che capiamo poi derivare però da pregressi complicati.

L’anno nuovo” rappresenta uno spaccato della società e mostra come le azioni dei genitori possano portare conseguenze inaspettate e rimanere latenti per anni.

Un romanzo davvero particolare, bello, spiazzante, con una scrittura leggera ma mai banale. L’ideale per farsi venire qualche brivido freddo in questa calda estate.

 

Written by Rebecca Mais

 

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