Yoga, meditazione e sport: quando la concentrazione aiuta la performance sportiva
Al giorno d’oggi ormai è risaputo che lo yoga è in grado di apportare un gran numero di benefici a tutti coloro che praticano un’attività sportiva.

Serve, è chiaro, avere una certa costanza nell’affrontare questa pratica, ma si tratta di un’abitudine che, a lungo andare, riesce a garantire tanti effetti positivi, non solo a livello fisico, ma anche e soprattutto dal punto di vista mentale.
Lo yoga va direttamente a svolgere la sua azione benefica sui livelli di stress, garantendo un salto di qualità a livello della concentrazione e della fiducia in sé stessi. Insomma, tutti coloro che praticano una disciplina sportiva possono trovare numerosi benefici dal fare yoga in modo regolare e frequente.
Diversi atleti sono soliti inserire delle sedute di yoga all’interno di un programma di allenamento vero e proprio, con l’obiettivo di migliorare notevolmente le proprie prestazioni quando più conta, ovvero in gara.
Lo yoga può dare beneficio nel rendimento finale di un atleta non solamente nelle discipline sportive in cui si fa più fatica, ma anche in quegli sport più statici, in cui, però, lo sforzo mentale è davvero molto elevato. Una pratica che fa bene anche gli atleti che stanno preparando le Paralimpiadi, un appuntamento molto impegnativo, in cui stress e tensione possono riservare brutte sorprese. Parlare di sport in modo unificato è importante, come è stato perfettamente sottolineato nel convegno “Sport for Inclusion – Special Olympics”.
Perché lo yoga fa così bene agli sportivi?
Come abbiamo imparato a capire, quindi, puntare su yoga e meditazione che diventano fondamentali anche negli sport della mente come il poker sportivo e gli scacchi, è una cosa saggia e giusta. I professionisti più vincenti, infatti, devono essere in grado di sopportare delle tensioni nervose incredibili nel corso dei vari match a cui prendono parte. Devono avere la capacità di tenere lontane le distrazioni, sia dal proprio inconscio per via dello stress che dall’esterno. Insomma, l’unica cosa che devono fare è concentrarsi sull’obiettivo finale. Grazie allo yoga, quindi, la partita può essere affrontata con uno stato di rilassatezza maggiore.
La meditazione e la pratica dello yoga può essere portata a termine non solamente prima delle gare, ma anche prima di ogni allenamento: in questo modo, il corpo riesce ad affrontare un livello di fatica superiore, visto che la respirazione controllata e gli altri benefici favoriscono anche la sopportazione di una soglia del dolore più alta. Ed ecco che la resistenza nei confronti dello sforzo che si sta per fare aumenta notevolmente. E l’effetto positivo si avverte anche nelle sfide in cui devono essere compiute lunghe distanze, come ad esempio la maratona: sono diversi gli atleti che, proprio in virtù di tali benefici, hanno scelto di inserire lo yoga all’interno dei vari allenamenti.
L’esempio di grandi campioni

Al giorno d’oggi, come detto in precedenza, sono sempre di più gli atleti, anche molto importanti, che integrano il proprio programma di allenamento con la meditazione e la pratica dello yoga, sperimentandone gli effetti positivi sulle prestazioni in gara.
Un esempio perfetto è rappresentato da Maria Sharapova che sfrutta questa tecnica anche come allenatrice, provando a riportare le atlete, durante le varie pause nell’arco dei match, al livello di concentrazione e di serenità mentale corretto.
Anche diversi giocatori di pallacanestro che giocano in Nba, come ad esempio LeBron James sbarcato quest’anno ai Lakers oppure il nostro Danilo Gallinari con la maglia dei Clippers, hanno sempre evidenziato quanto fossero importanti le sedute di meditazione di yoga per trovare la giusta concentrazione per affrontare non solo le partite, ma anche gli allenamenti. Tra gli altri esempi che fanno capire alla perfezione quanto lo yoga può ricoprire un ruolo di primaria importanza nello sport troviamo anche la Nazionale di rugby della Nuova Zelanda.
Non l’avreste mai detto, vero? Eppure, gli All Blacks, che fanno della grinta e della cattiveria (sportiva s’intende) il loro stile di gioco, hanno scelto di inserire proprio lo yoga all’interno dei vari allenamenti, con l’obiettivo di migliorare non solo l’attenzione ma anche l’elasticità.