Collezionando 2019: Milo Manara e Max Bunker, due maestri del fumetto si raccontano

Si è appena conclusa la due giorni di Lucca Collezionando 2019, una manifestazione primaverile per gli appassionati di fumetto e non solo, quest’anno infatti sono stati numerosi anche gli espositori di 3d collezionabili e fumetti.

Lucca Collezionando 2019

I due spazi collaterali alla manifestazione hanno dimostrato che il fumetto entra in molti ambiti del quotidiano dalla musica con vinili dalle grafiche bellissime, alcuni dei quali disegnati da Hugo Pratt, all’immaginario collettivo ad esempio i giochi anni ’80 riproducono fedelmente i robot dei fumetti giapponesi da Evangelion a Jeeg Robot.

Quest’anno l’organizzazione è stata migliore rispetto allo scorso anno anche da un punto di vista della sistemazione della sala conferenze e degli stand, ma a prima vista gli appassionati di fumetti sembrano sempre più in là con gli anni e purtroppo lo spirito del collezionista sta abbandonando le nuove generazioni molto più inclini al consumismo e al prodotto di massa piuttosto che alla scelta e alla lenta lettura e visione di ogni tavola e dei tratti di eccellenti artisti.

La particolarità di questa manifestazione rispetto alla giostra di Lucca Comics di novembre, è proprio quella di poter camminare tranquillamente fianco a fianco ad alcuni artisti del fumetto e di poterli conoscere e salutare con estrema cordialità.

Grazie al clima che contraddistingue la manifestazione due grandi artisti ospiti dell’evento sono stati Milo Manara e Max Bunker; due maestri agli antipodi.

Max Bunker

Mentre il primo inizia la sua carriera con fumetti leggeri per il “Corriere dei ragazzi, ai quali afferma di essere riconoscente, ma di non aver amato molto i primi lavori svolti; l’altro è un grande appassionato dei fumetti americani e inventa moltissimi personaggi umoristici tra i quali Alan Ford.

Max Bunker ha superato la soglia degli ottanta anni, a Lucca ricorda l’incontro con Stan Lee, l’indiscusso leader della Marvel, quando ancora non lo conosceva nessuno e la sua ospitata alla manifestazione dei Comics più grande d’Italia lo aveva lasciato con l’amaro in bocca: la moglie avrebbe voluto tirarlo per un braccio e ripartire subito per quanto non era stata gradita la fredda accoglienza.

Luciano Secchi, il vero nome di Max Bunker, è rimasto amico fidato di Stan Lee fino alla sua morte e ha ricordato come fu lui a portare il fumetto americano al grande pubblico in Italia.

Da curatore di molte testate fumettistiche e appassionato del mondo della nona arte, è riuscito a creare una serie di personaggi, uno dei più prolifici autori di fumetti e di personaggi nuovi, la maggior parte umoristici e apprezzati sulla lunga distanza: Kriminal, Satanik e primo tra tutti Alan Ford.

Questo personaggio è quello che lo lega al grande pubblico e grazie al quale ha potuto sperimentare un umorismo particolare, non apprezzato da tutti, non facile, grottesco; la nascita di questo personaggio è inspiegabile dice Max Bunker, non lo sa nemmeno lui come è nato: “Le idee sono lì da qualche parte nella testa e poi escono fuoriracconta e lui di idee ne ha avute tante per fortuna. Quest’anno ha lasciato il calco delle mani per la Walk of Fame del fumetto, di prossima inaugurazione a Lucca lungo il percorso delle mura.

Milo Manara

Milo Manara ha ripercorso con l’amico Alfredo Castelli (curatore di Martyn Mystere), gli anni della sua carriera, dagli inizi con piccole storie per ragazzi, alcune scritte da Mino Milani, all’incontro con Hugo Pratt e Fellini. Il primo è stato per lui un esempio da seguire, lo ha lasciato libero di esprimersi, mentre il secondo voleva fare il regista anche nei fumetti e il lavoro con lui è stato più difficile.

Manara riconosce che la sua carriera è stata molto fortunata, probabilmente non sarebbe diventato l’artista che è oggi senza aver cambiato più volte strada durante la sua vita, cercando sempre di migliorarsi e mettersi alla prova con varie tematiche.

La maggior parte del pubblico lo ricorda come il maestro dell’erotismo, dal “Gioco” in poi, molte sono state le opere con questa tematica e le celebri e riconoscibili protagoniste dei suoi fumetti rientrano ancora oggi a distanza di anni, tra i sogni proibiti di molti appassionati.

Sono da ricordare però anche le numerose storie a fumetti a tema storico, molte su Venezia e i miti legati a questa città, tra queste il suo ultimo lavoro Caravaggio, di cui è recentissima l’uscita del secondo volume edito da Panini Comics.

Durante la conferenza si è definito fumettaro, cosa che ha aperto un piccolo dibattito sul nome dato alla nona arte. Il nome fumetto, infatti darebbe maggiore risalto al baloon e non al disegno, e anche i nome stranieri cercano di racchiudere il termine entro classiche convenzioni visive, ma nessuno riesce a racchiudere con una sola parola questa cosa strana, un misto tra parola e disegno, ma anche tra immagine e ritmo, tra filmografia e parola.

Lucca Collezionando 2019

L’unica cosa che trova d’accordo chi ama il fumetto è la passione per un mondo molto variegato, non facile da capire, visto che come tutte le arti ha degli strumenti e dei canoni, non tutti possono diventare fumettisti e a distanza di anni si ricordano quelli che lo sono davvero.

Il fumetto per coloro che erano presenti a questa fiera non è solo puro intrattenimento, è qualcosa che ha un grande valore che non si perde nel tempo.

Collezionando coniuga la malinconia del vecchio lettore verso gli albi della giovinezza alla gioia di poter veder disegnare dal vivo alcuni nomi importanti del fumetto, si prefigge come meta fissa per veri intenditori e semplici curiosi che possono trovare rarità.

Se volete vedere i video delle due interviste ai grandi maestri, potete andare sono sulla pagina facebook del sito Collezionando e chi vuole approfondire e sentire con le proprie orecchie la chiacchierata può farlo direttamente.

 

Written by Gloria Rubino

 

Info

Facebook Lucca Collezionando

 

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