Les Voiles de Saint Tropez: la regata più elegante del mondo compie vent’anni

“Esistono tre tipi di ideali di bellezza: una bella donna quando danza, un cavallo di razza al galoppo, un veliero a vele spiegate sottovento.” ‒ Honoré de Balzac

 

Les Voiles de Saint Tropez

Che cosa è l’eleganza? La parola deriva dal latino “eligere”, cioè scegliere. È un’arte di vivere e di pensare che può manifestarsi nel modo di vestire, ma che va oltre l’abbigliamento.

Riguarda anche il portamento, i gesti, il modo di parlare. È un misto di educazione, gusto, personalità e curiosità. Ed è qualcosa di assolutamente misterioso nella sua composizione finale. Lo scrittore francese Honoré de Balzac scrisse addirittura un trattato sull’eleganza. Ebbene, Les Voiles de Saint Tropez, è l’emblema del navigare con eleganza.

L’evento si svolge ogni anno dalla fine di settembre ai primi di ottobre, quando l’estate ancora non è terminata nella meravigliosa Costa Azzurra, e a Saint Tropez si respira ancora un’aria tiepida, sia pur già rinfrescata da qualche colpo di Mistral che arriva dal vicino Golfo del Leone.

In questo periodo dell’anno il porto si anima per accogliere gli equipaggi de Les Voiles de Saint Tropez, in programma quest’anno fino al 6 ottobre 2019.

Per chi non conosce quest’evento, anche se è quasi impossibile non averne sentito parlare, basti pensare che si tratta di una delle regate più esclusive al mondo. Nelle stesse acque in cui si disputa la mitica Rolex Giraglia.

Il ciclo di regate si disputa con una formula simile per quanto riguarda i percorsi (ovvero i grandi triangoli costieri), ma con una flotta che rappresenta la quinta essenza della bellezza di ciò che ha prodotto la storia dell’arte navale.

Gli spettatori potranno ammirare in acqua le più belle barche d’epoca ad oggi naviganti, i tecnologici Wally, gli imponenti Maxi yacht moderni, e i sempreverdi J Class. Un concentrato di bellezza difficile da ritrovare in qualsiasi altro evento velico.

L’evento prende il via nel 1981, con il nome “Nioularge”, quanto fu lanciata una sfida tra due skipper: Jean Lorrain e Dick Jayson, rispettivamente skipper di Ikra (un 12 metri Stazza Internazionale appartenente a Jean Rédelé) e proprietario di Pride (uno Swan 44). La boa di arrivo era sulla secca della Nioulargue.

Les Voiles de Saint Tropez

La posta in palio? Il perdente avrebbe dovuto invitare i due equipaggi a pranzare al Club 55, un ristorante sulla spiaggia a Pampelonne. La boa della Nioularge non fu tuttavia mai raggiunta nella prima regata, in quanto il racconto vuole che i due equipaggi, di comune accordo, si siano contattati tramite il VHF per virare e tornare in porto. L’ora di pranzo era già arrivata.

Un anno dopo, altre barche a vela vollero competere su questo stesso percorso. La Nioulargue diventò così una regata internazionale a partire dalla seconda edizione con la presenza della Queen of Sheba (una She 36 belga).

La regata nel 1983 si aprì alla classe Maxi e a partire dall’anno successivo fu elencata nel calendario ufficiale della classe. L’edizione 1984 è stata vinta dal Maxy Gitana VIII (comandato da Jean-Hervé Mare, e con Harold Cudmore al timone) contro, tra le altre imbarcazioni ed equipaggi, Coriolano (comandato da Eric Tabarly), Jet-Service (comandato da Patrick Morvan) e Helisara VI (comandata dal famoso direttore Herbert Von Karajan).

Progressivamente, la regata diventò un appuntamento di fine stagione essenziale (prima settimana di ottobre) fra i circuiti di regata del Mediterraneo, proprio come la Middle Sea Race (Malta), le regate di Imperia (Italia), Porto Cervo (Sardegna), Monaco e Le Regates Royales (Cannes).

Ogni classe di imbarcazione fu ammessa all’evento: le barche classiche (come Endeavour e Pen Duick) gli yacht moderni (Cannonball, Walligator e ancora L’Esprit d’Equipe) e le barche costruite in serie.

Il titolare del Club 55, Patrice de Colemont ribattezzò l’evento Club 55 Cup e ne raccontò la storia a un giornalista del quotidiano Var-Matin  Nel corso degli anni hanno aderito alla regata moltissimi equipaggi, sino all’incidente del 1995, quando Mariette, una goletta di 42 metri, forse a causa di una precedenza mancata, speronò  il 6M Stazza Internazionale Taos Brett, che affondò causando un morto (un medico di San Raphael), il quale, colpito da un’elica del Mariette, è morto per le ferite riportate. A seguito di questo incidente è stata aperta una causa in cui sono stati individuati come responsabili i due capitani-armatori.

Les Voiles de Saint Tropez

Nel 1999, dopo la fine del processo, le regate ricominciarono sotto l’impulso di vari enti e personaggi legati alla storica competizione: la Societè Nautique Saint Tropez, i regatanti, ma anche vari sponsor economici locali ed internazionali. Il nome è cambiato e la Nioulargue è ora chiamata Voiles de Saint-Tropez.

Il nome “Club 55 Cup” venne restituito a partire dal 2003 alle sfide del giovedì in cui 2 barche a vela possono affrontarsi sul percorso storico della prima regata.

Nel 2018 l’evento ha ospitato oltre 300 imbarcazioni ed equipaggi, con il primo “Fife Jubilee Rolex Trophy”, e l’introduzione della classe “Big spirit of tradition”.

Per il 2019 la Societè Nautique Saint Tropez auspica di dare una grande svolta sul tema della tutela dell’ambiente marino.

“Who’s the second?/ your Majesty, there is no second.” ‒  Coppa delle 100 ghinee, 1851[1]

 

Written by Claudio Fadda

 

Info

Sito Le Voiles de Saint Tropez

 

Note

[1] Così il segnalatore comunicò a bordo dello yacht reale Victoria and Albert, informando la regina della vittoria dello schooner America sulle barche britanniche, dando avvio a quella che divenne poi l’America’s Cup.

 

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