Le métier de la critique: Michelle Obama, un’icona degli anni Duemila ed il libro “Becoming”

“Quando gli altri volano basso, noi voliamo in alto…” ‒ dal web

 

Michelle Obama

Prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di first lady alla Casa Bianca, Michelle Obama è stata, e rimane tutt’oggi, un’icona degli anni Duemila. Persona di alto profilo intellettuale e culturale, come di quello umano, è figura di riferimento per molte donne.

L’occasione per sapere altro di lei, più di quanto già si conosca, è la pubblicazione del suo libro autobiografico dal titolo Becoming, pubblicato in Italia da Garzanti editore.

Il clamore che ha suscitato l’evento editoriale ha fatto da cassa di risonanza sollecitando più di un dibattito, oltre che servizi giornalistici in cui si evince la personalità della ex-first lady.

“Che lo vogliamo o meno, se siamo personaggi pubblici abbiamo responsabilità per i giovani, in relazione al colore della pelle o al sesso…” ‒ dal web

Nata nel 1964 e cresciuta nei sobborghi di Chicago, Michelle Obama, nata Robinson, fin da giovanissima denota ottime qualità intellettive. I genitori, di modeste origini, incoraggiano la giovanissima, e con lei suo fratello, a non accontentarsi di risultati scolastici mediocri o appena sufficienti, ma di eccellere.

Sollecitazioni genitoriali, nei quali c’è forse una forma di compensazione per il colore della pelle dei Robinson, ancora inviso a molta gente intorno agli anni Settanta. E Michelle, aiutata da una mente brillante, risponde con prontezza alle esortazioni dei suoi familiari, senza dubbio lungimiranti, distinguendosi come un’esemplare studentessa, e raccogliendo successi e meriti che l’accompagnano lungo i passaggi della sua carriera scolastica.

Quando si iscrive all’università, optando per il corso di laurea in giurisprudenza, non sa che la sua scelta sarà determinante anche per la sua vita affettiva futura.

In virtù del suo invidiabile curriculum, le porte della prestigiosa Princeton University non le sono affatto precluse, anche se dichiara di essersi trovata a disagio, almeno in un primo momento, in un contesto diverso da quello frequentato fino ad allora. Successivamente saranno le porte della Harvard University ad accogliere la giovane afroamericana, futura first lady degli Stati Uniti.

Barack Obama – Michelle Obama

Incaricata di seguire i passi di un giovane stagista dal futuro promettente, l’incontro con il nuovo avvocato le cambia completamente la vita. Convinta di non avere bisogno accanto a sé di una figura maschile, la giovane Michelle sembra non corrispondere alle pretese sentimentali di Barack Obama; in seguito non può far altro che cedere all’insistenza del giovane a pranzare con lui, e con lui condividere il resto della sua vita.

Quasi nell’immediato fra Michelle e Obama scocca una scintilla d’amore, quella di antica memoria, da cui scaturisce un legame totalizzante ufficializzato con il matrimonio nel 1992. Quindi, la nascita di due figlie, a coronare una storia d’amore colma degli ingredienti necessari per tenere unita a lungo una coppia.

Infine, nel 2008 la corsa alla Casa Bianca, durante la quale, dopo i primi momenti di esitazione, a causa della complessità e delle incognite insite nella politica, Michelle sostiene in toto il marito, anche per veder realizzato un principio universale da lei ribadito più volte. Ovvero:

“Voglio un presidente che abbia l’idea che i padri fondatori hanno prospettato: tutti siamo stati creati uguali e tutti facciamo parte della grande storia americana…” ‒ dal web

Ma, come si evince da Becoming, l’insediamento alla Casa Bianca porta con sé delle problematiche che Michelle, e neppure Barack Obama, avevano preso in considerazione.

Ed è con schiettezza che nella sua autobiografia la donna si mette a nudo, così come nell’intervista rilasciata in previsione del lancio editoriale del libro sul mercato.

La moglie dell’uomo che è stato il più potente del mondo sviscera fatti, curiosità e aneddoti, al fine di dare un’immagine di sé che sia il più onesta possibile, se mai ce ne fosse stato bisogno.

Arrivati alla Casa Bianca, schiacciati dal peso di responsabilità e di obblighi generati dalle responsabilità interne e internazionali, il patto d’amore sancito fra i due sembra potersi frantumare.

Ma loro ce la mettono tutta per mantenere in piedi quell’unione su cui hanno puntato tutto; e risoluti, fanno ricorso a una terapia di coppia per risolvere ogni loro fraintendimento.

Senza ricorrere a particolari pruriginosi, né ad antipatiche precisazioni, Michelle dà conto di quanto lei e il marito tutt’oggi siano legati da una passione che alimenta ogni giorno la loro storia d’amore. Vivono un rapporto completo, favoriti dal saper estraniarsi da commenti malevoli; perché l’intesa fisica e intellettuale manifestata anche in pubblico dagli Obama si fa strumento di comunicazione fra loro, ed è supportata da una complicità che rafforza un’armonia di coppia davvero invidiabile.

Becoming – Michelle Obama

Sono altri e numerosi i rimandi alla vita pubblica e privata di Michelle, tutti raccontati con straordinaria franchezza, tipica di una persona di ampie vedute, che non necessita di nascondersi dietro a menzogne le quali potrebbero deteriorare l’immagine cristallina che ha dato di sé durante la sua lunga permanenza alla Casa Bianca. Sono stati infatti due i mandati che il presidente Barack Obama ha avuto in carico dal suo elettorato.

Senza ricorrere a particolari scottanti, ancora con limpidezza, l’ex first lady racconta inoltre di essere dovuta ricorrere alla fecondazione assistita per poter diventare madre, fatto privatissimo questo, legato alla vita di coppia condivisa con il marito. E ciò dà ancora la dimensione della trasparenza che appartiene a Michelle Obama.

“Non esiste limite a ciò che noi donne possiamo realizzare…” ‒ dal web

Non è una superdonna Michelle, ma una donna di temperamento sì, forgiata anche dall’esempio delle donne che hanno fatto parte della sua vita, come ricorda nel libro. Tutte presenze significative: madre, zia, la sua mentore di Princeton, e altre ancora.

“Non credere mai che ci sia una stanza dove non hai il diritto di entrare” ‒ dal web

Uno dei detti più sbagliati che si conosca è quello secondo cui dietro a un grande uomo c’è una grande donna. Più corretto affermare invece che una grande donna spesso è a fianco di un grande uomo.

Ed è quello che Michelle ha sempre fatto spronando il marito a dare il meglio di sé, durante il suo mandato di presidente, per risolvere le problematiche che lui riteneva essenziali per il benessere della sua gente.

Infatti, all’epoca della loro permanenza, gli Obama hanno fatto alla Casa Bianca non solo un centro di potere nel senso più stretto del termine, ma fulcro di un innovativo modo di fare politica.

“Per la prima volta, nella mia vita da adulta, io sono fiera del mio paese perché sento la speranza sta finalmente ritornando…” ‒ dal web

Per questa sua frase, a seguito di un fraintendimento, pronunciata da Michelle durante la campagna elettorale del marito, è stata attaccata duramente e definita “una donna nera arrabbiata”.

“Il potere è consentire a se stessi di conoscere e ascoltare gli altri…” ‒ dal web

Di lei, cosa ancora si può aggiungere? È stata una first lady che ha offerto un’immagine di sé di persona impegnata socialmente?

Sono diverse le sfide che Michelle Obama ha lanciato dopo l’insediamento del marito. Infatti, dopo il suo arrivo alla celeberrima casa, si è fatta promotrice di alcune battaglie importanti per il benessere degli americani. Ha manifestato subito il suo dissenso verso il cosiddetto cibo spazzatura, la cui conseguenza, l’obesità, ha un impatto deleterio soprattutto nell’età infantile.

“La salute fisica ed emotiva di un’intera generazione, e la salute economica e la sicurezza della nostra nazione sono in gioco…” ‒ dal web

Inoltre, si è mostrata zelante e attenta alle problematiche che riguardano il mondo femminile. Ed è lì, dove ha puntato maggiormente la sua attenzione, che ribadisce la necessità delle donne di essere preparate, soprattutto culturalmente. In più di un’occasione ha incoraggiato le giovani donne a darsi una formazione superiore grazie all’istruzione.

“Non c’è niente di più importante che si possa fare per se stessi se non aspirare a un’ottima istruzione…” ‒ dal web

Michelle Obama

Una cosa che Michelle proprio non riesce a perdonare all’attuale presidente Trump è l’aver diffuso una serie di bugie che riguardano il proprio marito, a proposito della sua origine. Secondo le dichiarazioni di Trump, il luogo di nascita dell’ex presidente non sarebbero gli Stati Uniti, ma in un non ben specificato luogo che non si trova su territorio americano. Di conseguenza non sarebbe stato legittimato a essere eletto.

Dichiarazioni queste, secondo Michelle, con cui Trump ha manifestato di essere un detrattore del suo predecessore. Ma non solo questo l’ex first lady imputa all’attuale comandante in capo.

Ha avuto il coraggio di criticarlo duramente anche in pubblico, dichiarandosi scandalizzata per le sue affermazioni sessiste che offendono tutte le donne.

“Non esiste limite a ciò che noi donne possiamo realizzare…” ‒ dal web

È dunque un modello di donna da cui prendere esempio Michelle Obama?

Senza alcun dubbio sì. Soprattutto per la determinazione che ha sempre dimostrato, oltre che per il fatto di non aver timore ad esprimere pensieri e opinioni, senza preoccuparsi delle critiche che le sono state mosse.

Ancora, a proposito di una sua eventuale candidatura per le elezioni americane che si svolgeranno nel 2020; da più parti si auspica che la Obama si presenti in veste di possibile presidente degli Stati Uniti, ma lei nega con forza, come d’altronde ha sempre fatto, sostenendo che è una responsabilità troppo grande quella del ruolo che deve ricoprire il comandante in capo. Responsabilità che non interviene a cambiare soltanto la vita del singolo presidente, ma coinvolge l’intera famiglia.

Caso mai venisse eletta, ha ribadito Michelle Obama, dovrebbe sottoporre a un regime di eccessivo controllo e sorveglianza che limiterebbe la vita delle sue figlie.

E questo lei non avrà mai intenzione di farlo.

“Il mondo ha bisogno di persone che credano che il riscaldamento globale sua una cosa reale…” Michelle Obama dal web

 

Written by Carolina Colombi

 

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