Editoria 2018: i libri dell’anno consigliati da Oubliette Magazine
“Fa una scelta di buoni autori e contentati di essi per nutrirti del loro genio se vuoi ricavarne insegnamenti che ti rimangano. Voler essere dappertutto e come essere in nessun luogo. Non potendo quindi leggere tutti i libri che puoi avere, contentati di avere quelli che puoi leggere.” ‒ Lucio Anneo Seneca ‒ “Lettere morali a Lucilio”
Il 2018 è stato un anno pieno di novità in libreria, tantissimi autori emergenti che hanno sgomitato alla ricerca di un piccolo spazio nel mondo editoriale ed altrettanti conosciuti che hanno avuto la possibilità di continuare ad immaginare mondi da raccontare al pubblico di lettori.
Ci associamo al grande Lucio Anneo Seneca nel raccomandarci di percepire gioia nel possedere i libri che si possono leggere e che si intendono leggere.
Se il possesso fisico di libri non è proporzionale alla lettura bisogna rivalutare il proprio rapporto con questo “oggetto” che ci dà la possibilità di scavare nel genio di un altro essere umano e di comparare il nostro pensiero al suo. Un atto intimo, di ricerca, di esplorazione.
Quest’anno si è deciso di nominare qualche buon libro edito nel 2018 come consiglio di lettura da parte della redazione e di alcuni lettori di Oubliette Magazine.
Se avete il piacere di unirvi a noi per raccomandare un libro che ritenete valido, a fine articolo, troverete la sezione Commenti nella quale si potrà indicare il titolo, l’autore, la casa editrice e qualche riga di esplicazione.
I libri del 2018 consigliati da Oubliette Magazine
“Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini
“Narrare queste biografie è stata par me un’esperienza umana formidabile, che a volte mi ha fatto sentire come un’esploratrice d’altri tempi alle prese con un continente sconosciuto e ricco di sorprese.” ‒ Serena Dandini
Fra i successi editoriali del 2018 è d’obbligo segnalare Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini edito da Mondadori.
Nel libro, divulgativo e dal contenuto importante, si racconta la storia personale e professionale di 34 donne, tutte modello di autodeterminazione.
Trasversali a tempi e luoghi, le protagoniste del libro sono state eroine del loro tempo, affrontando difficoltà e ostacoli in certi casi apparentemente insormontabili. Ma loro, con straordinaria forza di volontà ce l’hanno fatta a farsi largo anche nel mondo maschile; caratteristica eclatante che si evince dal racconto della Dandini. Che parte da lontano, da Ipazia, per esempio, filosofa e scienziata dotata di una straordinaria intelligenza, vissuta nel 400 d. C.
Ilaria Alpi, giornalista italiana, che purtroppo non ha necessita di essere menzionata ulteriormente, visto il triste epilogo della sua vita spesa in nome della verità.
Quindi, Alice Guy, prima donna regista della storia del cinema e che di questo mezzo ha contribuito a farne un’espressione artistica. Monica Vitti, per rimanere nel campo della cinematografia, attrice per definizione e rappresentante del moderno cinema italiano. Molte altre, inoltre, sono le figure femminili che popolano questo gradevolissimo testo, che non è un romanzo e neppure un saggio. Ma il cui sviluppo narrativo, realizzato con scrittura scorrevole e dettagliata, oltre che con ampiezza documentale, ne fa un libro da centellinare e apprezzare in toto.
Il catalogo delle donne valorose è quindi da inserire a pieno titolo fra i libri più interessanti degli ultimi tempi, e che ha il pregio di aprire orizzonti sconosciuti su figure femminili di statura morale e intellettuale. Libro che una donna non dovrebbe rinunciare a leggere.
Ma non dovrebbe essere solo appannaggio femminile leggere Il catalogo delle donne valorose, anche gli uomini vi si dovrebbero confrontare con benevola curiosità, al fine di conoscere meglio l’universo donna, e contribuire affinché il genere femminile non venga vilipeso oltre, e bistrattato come accade dall’inizio dei tempi.
(Consigliato da Carolina Colombi)
“Un’estate con Omero” di Sylvain Tesson
Pubblicato in Francia nell’aprile 2018 ed in Italia da Rizzoli nel giugno 2018.
Si tratta per me del miglior libro pubblicato nel 2018 perché è un tributo ad Omero, ovvero a uno dei pilastri della civiltà occidentale.
Leggendo questo libro si recupera il contatto con il cantore greco, con gli scenari in cui è ambientata buona parte della poesia greca, comprese l’Iliade e l’Odissea.
Leggendo questo libro si recuperano l’amore per la luce, per il sole, per la parola ascoltata, per la bellezza dell’epos omerico.
Leggendo questo libro non solo facciamo esperienza dell’estate di Tesson con Omero, ma ci proiettiamo noi stessi a vivere con Omero la dimensione estiva.
E l’estate non è solo una stagione climatica, ma anche la dimensione più autentica dei versi epici che nascono nell’eterno sole ellenico.
Se in pieno inverno sognate già l’estate leggete Un’estate con Omero!
(Consigliato da Filomena Gagliardi)
“Camurrìa” di Francesco Lisa
Edito da Edizioni Convalle.
Siamo negli anni ’50, Sicilia. Il giovane prete Don Martino e Mimì, ragazzino orfano, arrivano nel piccolo paese di Marvaggio.
Qui cominciano una nuova vita con l’intento di portare migliorie alla parrocchia, conquistare l’affetto dei compaesani e trovare un po’ di serenità.
Don Martino sa però che c’è della malavita a Marvaggio e che l’omertà è difficile da combattere. Così come sa che le tentazioni sono ovunque e sarà difficile non lasciarsi trascinare.
Camurrìa è una storia di mafia differente dalle solite, i protagonisti sono uomini e donne reali con le loro emozioni e debolezze, con le speranze e il desiderio di un futuro migliore.
Emozionante, intenso, commovente, indimenticabile, nel bene e nel male.
(Consigliato da Rebecca Mais)
“E dal mare spuntò una sirena” di Floriana Causarano
Edito da Aletti Editore.
“E dal mare spuntò una sirena” è una raccolta di racconti che tengono il lettore sulle spine, una volta iniziato il primo racconto si deve quasi obbligatoriamente continuare a leggere con una frequenza di un racconto al giorno o al massimo di dividere ogni racconto in due giorni di lettura.
Per gli amanti della lettura si consiglia comunque di non andare oltre a un racconto al giorno per non spezzare quell’area di suspense, ansa e mistero che avvolge i racconti che vanno a formare libro di Floriana Causarano.
L’opera si apre con una forte ed emotiva dedica che la scrittrice fa alla Professoressa Gigliola Frosini ch’è stata per lei la sua insegnante di letteratura e di vita.
E dal mare spuntò una sirena edito nel maggio 2018 e fa parte della collana “Gli emersi – di Narrativa” Aletti Editore.
(Consigliato da Rosario Tomarchio)
“Con il SENnO di poi ‒ Storie di Donne” AA.VV.
Storie di donne promossa dall’associazione culturale BON TON di Bellante edita da Nova Artemia Editrice di Mosciano (Teramo).
L’iniziativa letteraria in oggetto, prende vita dalla volontà di sensibilizzare sulla importanza della prevenzione del tumore al seno da parte della suddetta associazione culturale no profit BON TON, dandole così una valenza anche sociale ma non solo; la singolare antologia di racconti di autori vari tra i quali i manufatti della on. Stefania Pezzopane ed il dott. Senologo Maurizio Brucchi, i quali hanno contribuito con sensibilità all’iniziativa “Con il SENnO di poi”.
L’iniziativa è atta a realizzare una raccolta fondi a favore della associazione di volontariato G.A.I.A. di Ortona, operante con servizi di volontariato negli ospedali di Ortona/Chieti (reparti senologia ed oncologia) a sostegno delle donne afflitte da tumore al seno, supportate sotto tutti gli aspetti (psicologici, materiali come acquisti macchinari, e organizzazione convegni informativi e iniziative varie) in virtù dell’importante e nobile impegno che con sacrificio G.A.I.A. affronta, nel portare avanti negli anni i servizi di volontariato, date le presentazioni sul territorio regionale partecipano anche alcuni autori e figure di rilevanza medico/sociale che relazioneranno sulla tematica, nella presentazione del libro antologico “Con il SENnO di poi’” perché una delle finalità dell’opera letteraria è la sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno.
(Consigliato da Carina Spurio)
“Il grande saccheggio ‒ Da zar Boris alla presa di potere di Putin, diario di una democrazia mancata”, di Francesca Mereu
Tra i numerosi libri da me letti durante il 2018, un posto d’onore va sicuramente a “Il grande saccheggio ‒ Da zar Boris alla presa di potere di Putin, diario di una democrazia mancata”, di Francesca Mereu, Le Mezzelane Casa Editrice.
L’autrice illustra con estremo coraggio, e in maniera molto chiara, il cambiamento della Russia dopo il crollo dell’Unione sovietica; un cambiamento vissuto traumaticamente dalla popolazione russa.
Nel testo si racconta la trasformazione improvvisa descritta con gli occhi dei familiari della stessa autrice.
Francesca Mereu, ci fa sorseggiare attraverso una serie di interviste, il significato data dai russi alla parola democrazia, e come questa parola divenga sinonimo di paura, perdita di dignità, povertà, criminalità.
Il racconto ci immerge in un universo di cui conosciamo poco, comunque la bravura della stessa autrice, è in grado di far appassionare il lettore alla sua narrazione grazie a una scrittura che con eccellente fluidità.
(Consigliato da Vito Ditaranto)
“Settembre può aspettare” di Susana Fortes
Pubblicato nel 2018 da Edizioni Nord, altri romanzi dell’autrice: “Quattrocento”, “Il cammino del penitente”.
La protagonista di questo romanzo è una studentessa spagnola Rebeca Aldàn che, per scrivere la sua tesi di dottorato, decide di trasferirsi per sei mesi, a Londra.
Fulcro della sua ricerca è l’indagine sulla scomparsa, avvenuta nel giugno del 1955, in circostanze molto misteriose, della scrittrice inglese che da sempre l’affascina: Emily J. Parker.
Rebeca, nel corso della sua ricerca, incontrerà persone dalla vita molto particolare e, dopo vari colpi di scena, arriverà a svelare il mistero di tale scomparsa con un finale del tutto imprevedibile.
Consiglio questo libro perché la trama è avvincente, ricca di riferimenti storici precisi i personaggi sono ben delineati e strutturati.
La lettura è pertanto piacevolissima e appassionante.
(Consigliato da Giovanna Fracassi)
“Il divenire della filosofia in François Zourabichvili” a cura di Cristina Zaltieri
François Zourabichvili, figlio del compositore Nicolas Zourabichvili, è stato professore di liceo dal 1988 al 2001, in seguito maître de conférences presso l’Université Paul Valéry di Montpellier, e direttore di programma del Collège international de philosophie dal 1998 al 2004. Zourabichvili è morto suicida nel 2006 all’età di 41 anni gettandosi dalla sua finestra proprio come fece, dieci anni prima, un filosofo cardine dei suoi studi: Gilles Deleuze.
Zourabichvili è infatti stato uno dei più attenti interpreti di Deleuze e ha lavorato sul concetto di evento e di letteralità proprio a partire dalla sua filosofia. Nel dominio dell’estetica, ha indagato il rapporto tra arte e gioco a partire da Hans-Georg Gadamer. Ha anche sviluppato i concetti di fisica del pensiero e di moltitudine libera a partire da Spinoza.
“Il divenire della filosofia in François Zourabichvili” curato da Cristina Zaltieri e pubblicato dalla casa editrice mantovana Negretto Editore contiene le interrogazioni di otto studiosi italiani (Ubaldo Fadini, Giorgio Majer Gatti, Lorenzo Gatti, Vittorio Morfino, Gianfranco Mormino, Luca Pinzolo, Federico Silvestri, Cristina Zaltieri) sugli effetti del pensiero del filosofo François Zourabichvili a più di dieci anni dalla sua scomparsa.
Se la vita può essere letta come un’arte degli incontri, lo stesso si può dire della filosofia. Così il pensiero di Zourabichvili è segnato fortemente dai due incontri con Deleuze e con Spinoza.
Quello che ne emerge, come dimostrano gli otto testi raccolti e l’opera grafica offerta dall’artista Lorenzo Gatti, non è liquidabile come un mero commento alla filosofia altrui, ma è il lavoro ardito e fruttuoso di un originale pensatore che ci offre una produzione concettuale ancor viva, capace di offrire nuova linfa ad una tradizione di pensiero, dissidente rispetto alla via maestra platonico-cartesiana, di grande tensione etica e politica.
“Fin dove è possibile che una identità regga l’incalzare degli eventi, quando e come può finire per spezzarsi?” ‒ François Zourabichvili
(Consigliato da Alessia Mocci)
“L’Opera Alchemica in Frate Elia” di Anna Maria Partini
In collaborazione con Paolo Galiano.
Il libro è edito nella collana Nuova Biblioteca Ermetica della casa editrice Edizioni Mediterranee, e partendo dalla storia dell’Alchimia in Europa, si addentra nell’XI sec, approfondendo il ruolo dei Frati Minori e in particolare di Frate Elia nell’Opera Alchemica.
Elia, confratello ed amico intimo di Francesco d’Assisi, trascrive i suoi studi su invito proprio di Francesco.
Gli autori hanno svolto un grande lavoro di ricerca dei numerosi frammenti, copie, e trascrizioni, nel tentativo di risalire agli originali.
I testi di Frate Elia, analizzati e comparati, vengono presentati nel libro sia in analisi fotografia, che in trascrizione e traduzione dal latino.
“Figliolo carissimo, sai che questa scienza in nient’altro consiste se non in una perfetta ispirazione divina, giacché tutta la scienza è solita derivare da una solare; e così te (la) mostreremo attraverso le parole dei filosofi, e secondo ciò che noi abbiamo visto e maneggiato, e in base al fatto che con grandi sforzi e massima applicazione abbiamo scoperto quella sola cosa perfetta.”
(Consigliato da Claudio Fadda)
“Marco Aurelio. L’imperatore che scoprì la saggezza” di Pierre Grimal
Nomino, per saggezza e per augurio di un anno migliore, “Marco Aurelio. L’imperatore che scoprì la saggezza” di Pierre Grimal ed edito per Garzanti.
La prima edizione del libro è avvenuta le 1993 e rieditato prima nel 2004, nella collana Elefanti storia, e poi nel 2018.
Pierre Grimal ci offre un affresco a piccole pennellate, ricche di dettagli e informazioni, della vita di Marco Aurelio.
L’imperatore che usò lo stoicismo come forgia del proprio pensiero e, che una volta forgiato, lo usò con la ragione e il cuore per governare il grande Impero che era Roma.
Si considerò uno strumento del fato e fece del suo meglio per dimostrarsi all’altezza della divina provvidenza.
“Sii come lo scoglio su cui s’infrangono incessantemente i flutti: saldo, immobile, e intorno a esso finisce per placarsi il ribollire delle acque.” (pensieri VIII, 25)
(Consigliato da Altea Gardini)
“Negativa” di Alessandro Baronciani
Alessandro Baronciani (“La distanza”, “Le ragazze nello studio Munari”) pubblica un romanzo grafico inedito per BAO Publishing.
“Negativa” è una graphic novel in cui luci ed ombre sono sia spazio visivo che trama del racconto.
Inquietudini interiori sotto il mondo dei riflettori in cui Stella è protagonista di un horror esistenziale.
Contiene inserti cartotecnici che si dispiegano a cancelletto e pagine alterate fisicamente per un’esperienza di lettura completamente immersiva.
Un piccolo capolavoro di ingegneria delle emozioni.
Intenso e coinvolgente, da leggere due volte per capirlo fino in fondo.
(Consigliato da Gloria Rubino)
“Secolo Donna 2018 ‒ Almanacco di Poesia italiana al femminile” AA.VV.
“[…] In sogno un giorno l’ho ricordata. Mi mostrava confini./ “È la nostra antichità”, diceva mia madre, “l’arma che manca./ La bellezza del mondo, la bellezza di altri”./ Voce del primo giorno:/ “Vedi, là, da parte a parte il mare raduna le terre./ Non temere questa discesa dalla potenza alle mie braccia”./ Era dietro di me? E non le chiesi come mi chiamavo?/ Niente dubbi sul mio nome, non ancora./ Ero ciò che sarei stata, un futuro che manca all’eternità.// […]” ‒ “Libro I” ‒ Paola Malavasi
Lo scrittore Bonifacio Vincenzi e la casa editrice Macabor Editore hanno voluto dedicare alla memoria della poetessa Paola Malavasi l’edizione del 2018 de “Secolo Donna – Almanacco di poesia italiana al femminile” recentemente divulgato nelle librerie fisiche ed online.
La monografia su Paola Malavasi, scomparsa improvvisamente il 18 settembre 2005 a Venezia, prende avvio con l’introduzione del poeta, giornalista e compagno della vita Ennio Cavalli, seguono gli interventi di Maria Cristina Mannocchi, Maria Grazia Calandrone, Emilia Sirangelo, Valentina Calista, Antonella Anedda, Derek Walcott, Gabriella Sica, Adam Zagajewski e prosegue con una selezione di poesie dell’autrice.
L’almanacco dedica uno spazio a Nadia Campana, scomparsa nel 1985, con la pubblicazione di due inediti conservati nell’archivio personale di Milo De Angelis; presente il ricordo della poetessa calabrese scomparsa nel 2003 Ermelinda Oliva.
Nella Piccola Antologia poetica conosciamo più da vicino poetesse di valore come Maddalena Bergamin, Paola Loreto, Alessandra Paganardi (Nord Italia); Laura Corraducci, Lella De Marchi, Giorgia Spurio (Centro Italia); Elena Bartone, Marisa Papa Ruggiero, Ornella Spagnulo (Sud Italia); Daìta Martinez, Marina Minet, Teresa Zuccaro (Italia insulare). E delle giovanissime nate a partire dagli anni 90 Mariapia L. Crisafulli, Damiana De Gennaro, Chiara Alessandra Piscitelli.
Per la poesia al femminile del resto del mondo si presentano ai lettori italiani poesie di Ana María del Re (Venezuela), Sylvie Fabre G. (Francia), Alla Gorbunova (Russia) con le traduzioni di Marcela Filippi Plaza, Gabriella Serrone e Paolo Galvagni.
(Consigliato da Il Grande Capo)
“A Tehran le lumache fanno rumore” di Zahra ‘Abdi
Dalla rosa dei numerosi libri letti e recensiti nel 2018 scelgo “A Tehran le lumache fanno rumore” di Zahra ‘Abdi. Si tratta di un’opera prima, un esordio nella letteratura iraniana che si è prontamente imposto sulla scena internazionale per l’intensità del racconto.
Ringraziamo l’editore Francesco Brioschi che con coraggio sta portando avanti nel nostro paese una peculiare attività di divulgazione della letteratura mediorientale, prevalentemente di genere femminile.
“A Tehran le lumache fanno rumore” è un dialogo a distanza fra tre donne: una madre, una sorella e una innamorata. Tutte e tre legate ad un unico uomo, Khosrou, scomparso durante il conflitto fra Iran e Iraq, ma la cui morte non è mai stata accertata.
Un testo che ci porta alla scoperta di una Tehran e di un paese, l’Iran contemporaneo, che diventano protagonisti nel determinare in un senso o nell’altro le esistenze dei suoi abitanti, come avvenuto per Shirin, per sua madre e per Afsun, che, ognuna a suo modo, hanno sacrificato sull’altare bellicoso della patria aspetti fondamentali delle loro vite.
Il volume è impreziosito dalla postfazione di Anna Vanzan, iranista e islamologa che ne ha curato anche la traduzione dal persiano.
“Questa maledetta sensazione del ritorno di qualcuno mi ha tenuta inchiodata sul bordo del vuoto; è come se avessi trascorso la vita seduta sul ciglio di una fossa vuota aspettando di riempirla con me stessa”.
(Consigliato da Beatrice Tauro)
“Il mondo è giovane ancora” di Domenico De Masi
“In quest’epoca di disorientamento, abbiamo due certezze inconfutabili. La prima è che il mondo in cui oggi viviamo non è il migliore dei mondi possibili, ma è di sicuro il migliore dei mondi esistiti fino a oggi. La seconda è che l’opera creatrice dell’uomo è solo all’inizio del suo cammino e, per la prima volta nella storia dell’umanità, sta a noi proseguirla o interromperla per sempre.”
Domenico De Masi ci trasporta con queste parole nel sul percorso conoscitivo: questo non è il migliore dei mondi possibili.
Attraverso dieci svolte decisive la neo pubblicazione Rizzoli “Il mondo è ancora giovane” traccia una rotta capace di guidarci verso una ragionevole felicità.
I temi centrali sono la longevità, il lavoro, l’impegno, il concetto di classe e genere, il concetto di paura e felicità.
Che cosa serve ai giovani oggi per vivere felici nel XXI secolo?
De Masi sembra dirci che non basta il lavoro, ma occorre armarsi di energia, ottimismo, disponibilità al cambiamento e all’integrazione in un secolo che si preannuncia sempre più razzista in Europa.
Accurata istantanea del mondo che stiamo vivendo, come vent’anni fa per “L’ozio creativo”, De Masi dialoga con Maria Serena Palieri in un’inquadratura realistica che tenta di descrivere chi siamo e come saremo.
(Consigliato da Silvano Negretto)
“Sottomissione” di Michel Houellebecq
Seconda edizione del giugno 2018, di una fortunatissima prima edizione del 2015 della casa editrice Bompiani.
Un libro irriverente, provocatorio, ironico.
Il lettore è catapultato in un imprecisato ma visionario futuro, in una Parigi in preda all’instabilità politica e nella tranquilla vita di François.
Tuttavia, la superficie liminare su cui si muove la narrazione fa crollare tutte le certezze.
Il dramma della storia e della politica si intreccia con la vacuità della vita privata, con la religione, con i sentimenti.
A sopravvivere è solo la nuda, sconvolgente e felice sottomissione.
Michel Houellebecq, pseudonimo di Michel Thomas (Réunion, 26 febbraio 1956) è uno scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese. Spesso assimilato al movimento anglosassone detto di Anticipazione sociale, è considerato uno dei più rilevanti scrittori della letteratura francese contemporanea.
(Consigliato da Maria Cristina Mennuti)
“La luna e il cancello. Saggio sullo haiku” di Luca Cenisi
Nel mondo della poesia haiku italiana il 2018 ha visto colmare una lacuna che da molto tempo regnava nel campo dell’editoria su questo argomento.
Per questo il libro di Luca Cenisi, “La luna e il cancello. Saggio sullo haiku.” 208 pagine – Castelvecchi Editore 2018, offre una panoramica approfondita della storia, dell’evoluzione e dei caratteri peculiari del genere haiku tradizionale.
Si sentiva il bisogno di un tale testo, denso nei contenuti, che analizza sia la parte stilistico-formale di uno haiku sia quella dell’estetica di questa forma d’arte.
L’Autore, del resto, è stato già Presidente dell’Associazione Italiana Haiku (AIH) nonché anche dell’European Haiku Society (EHS).
Una voce senza dubbio eminente e preparata su questo argomento che va riscuotendo sempre maggior estimatori e consensi su di un genere poetico unico nel panorama dell’intera letteratura mondiale.
(Consigliato da Antonio Sacco)
“Sull’Iliade” di Rachel Bespaloff
“Sull’Iliade” di Rachel Bespaloff, composto nel 1943, tradotto da Adelphi nell’ottobre 2018, ha al centro la figura di Ettore, come eroe della resistenza.
Di contro si staglia la figura di Achille, eroe della brutalità.
Se Simone Weil aveva messo al centro dell’Iliade la forza con un’opera del 1939, la filosofa ucraina, di origini ebree, riflette sulla vanità di quest’ultima.
L’unico valore che può sussistere nei tempi bui in cui ebbe a vivere è la resistenza, incarnata da Ettore, che perde tutto tranne la dignità.
Pathos e parola altamente poetica fanno del libro della Bespaloff un autentico capolavoro.
Rachel Bespaloff (Nova Zagora, 14 maggio 1895 – South Hadley, 6 aprile 1949) è stata una filosofa francese, figlia di due ebrei ucraini. Muore suicida nel 1949, lasciandosi morire soffocata dal gas in casa sua. Lascia un messaggio: “non cercate altre ragioni per il mio suicidio che la mia estrema stanchezza“.
(Consigliato da Giovanna Albi)
“Matrilineare. Madri e figlie nella poesia italiana dagli anni Sessanta a oggi” a cura di Magazzeni, Mormile, Porster e Robustelli
L’antologia poetica, edita nel 2018 da La Vita Felice, raccoglie i testi di una sessantina di autrici, poetesse note e meno note, donne che scrivono in versi il cordone ombelicale che lega le madri alle figlie e viceversa, l’esistenza concepita in diade e tagliata di netto dalla vita stessa.
Consiglio questo libro ai lettori di Oubliette Magazine per tre motivi.
Il primo è che, tra le altre sessanta e più autrici, c’è Vivian Lamarque, poetessa che adoro, e poi, accanto a lei, Dacia Maraini, e tante altre originalissime creatrici di mondi in versi.
La mia seconda motivazione? Alcune delle autrici di “Matrilineare” io ho avuto modo di conoscerle personalmente perché le ho ascoltate – oltre che lette – dal vivo.
Addirittura posso dire che esistono progetti che mi legano a tre o quattro poetesse presenti nel gruppo ed è per me un vero arricchimento dell’anima questa vicinanza ‘lineare’.
La terza motivazione è che nel libro c’è anche una mia poesia. Lo dico sinceramente: stare lì, nel dire madre e figlia dondolando sul filo della tela che connette le donne alle donne è una meraviglia.
Dopo il tema del corpo nella poesia contemporanea femminile di lingua inglese (Le Voci della Luna 2009), le curatrici hanno raccolto in “La tesa fune rossa dell’amore. Madri e figlie nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese” (La Vita Felice 2015), moltissime voci. Voci che diventano italiane in “Matrilineare. Madri e figlie nella poesia italiana dagli anni Sessanta a oggi”. Vale la pena un approfondimento, ve lo assicuro.
(Consigliato da Valeria Bianchi Mian)
“Leggere un libro non significa solo sfogliare le pagine. Significa riflettere, individuare le parti su cui tornare, interrogarsi su come inserirle in un contesto più ampio, sviluppare le idee. Non serve a niente leggere un libro se ci si limita a far scorrere le parole davanti agli occhi dimenticandosene dopo dieci minuti. Leggere un libro è un esercizio intellettuale, che stimola il pensiero, le domande, l’immaginazione.” ‒ Noam Chomsky
Oubliette ti ringrazio per l’augurio e mi piacerebbe nominare un libro davvero interessante.
“Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta” di Silvia Albertazzi
Edito da paginauno nel 2018.
Il poeta e critico canadese Stephen Scobie (31 dicembre 1943) racconta: “Ricordo la prima volta che ho visto Cohen, a un reading di poesia a Vancouver nel 1966. Entrò a grandi passi in un’enorme aula universitaria stipata di ascoltatori entusiasti, e con nostra grande sorpresa aveva una chitarra sotto il braccio. Eravamo perplessi. La maggior parte di noi attendeva il poeta romantico di The Spice-Box of Earth; alcuni altri (incluso me) avevano sperato segretamente di sentire il sorprendente romanziere autore dell’appena pubblicato Beautiful Losers. Nessuno era preparato per una chitarra strimpellata e una canzone ammaliante su una donna chiamata Suzanne. Così fummo tutti sbalorditi. Un terzo di secolo più tardi, io lo sono ancora”.
Sommario “Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta”
Introduzione. Il ruolo nella leggenda
Capitolo primo, le poesie. Alla ricerca del Nome
Let Us Compare Mythologies
The Spice-Box of Earth
Flowers for Hitler
Parasites of Heaven
The Energy of Slaves
Death of Lady’s Man
The Book of Mercy
The Book of Longing
Capitolo secondo, i romanzi. La carne si fa verbo
The Favourite Game
Beautiful Losers
Capitolo terzo, le canzoni. Quasi come il blues…
Una premessa necessaria
Canzoni da una stanza (1967-1973)
Songs of Leonard Cohen
Songs from a Room
Songs of Love and Hate
Da un’altra stanza, con letto disfatto (1974-1979)
New Skin for the Old Ceremony
Death of a Ladies’ Man
Recent Songs
Nelle crepe entra la luce (1984-1992)
Various Positions
I’m Your Man
The Future
Nuove canzoni, vecchie idee (2001-2014)
Ten New Songs
Dear Heather
Old Ideas
Popular Problems
Eccomi
You Want It Darker
Conclusione. Le parole del desiderio
Interventi critici di Silvia Albertazzi su Leonard Cohen
Bibliografia
Bruno ti ringrazio per la tua nomina.
Non conoscevo questa pubblicazione!!!
In redazione stiamo ancora portando il lutto per la morte dell’amatissimo Cohen.
Buon 2019!
Ci sono persone (simili a me) che oggi come per Natale non possono festeggiare con amici e parenti… un buon libro diventa l’unica compagnia!
Vi ringrazio per questa bella lista, ne conoscevo solo uno. Gli altri mi son sfuggiti, ma rimedierò nel vicinissimo 2019.
Tantissimi auguri Oubliette
Tanti auguri anche a te! E concordiamo… un buon libro è sempre una valida compagnia…
Della vostra lista ne ho letto solo uno, quello della Dandini:
“Il catalogo delle donne valorose”.
Mi ha però incuriosito: “A Tehran le lumache fanno rumore” di Zahra ‘Abdi di cui non tarderò l’acquisto!
Grazie per la segnalazione e Buon 2019 alla redazione!
Ciao Valeria, buon 2019 anche a te!
Se clicchi sul titolo del libro o sull’autrice troverai anche una nostra recensione!
Buona lettura e grazie per il tuo commento!
Io sarò egocentrico ma posso solo segnalare il mio libro. “Interessante esempio di romanzo autobiografico, a tratti poetico, con innesti sotto forma di diario, Però, quante ne ho passate! si configura come ottimo prodotto letterario, assemblato con cura dei dettagli, con stile puntuale,chiaro e immediato, con la volontà di pescare dal passato occasioni di riflessione per il presente o il futuro, con abilità nel rendere vivide le immagini evocate, tanto da far vivere empaticamente al lettore le esperienze narrate.
Un uomo che si mette a nudo, che racconta quello che adesso del passato è di moda: lottare per un ideale, crederci, fino all’inverosimile.
Infatti, benché molto personale, ci sembra in grado di raccontare, in maniera appunto originale, un ampio scorcio della nostra storia recente”…
http://www.eraclesrl.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=359&category_id=25&option=com_virtuemart&Itemid=53
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