Intervista di Emma Fenu ad Anna Ferriero, una giovane poetessa che guarda al futuro con saggezza
“Nel faro della notte/ la luce che mai muore/ Nello sguardo dell’Amore/ si cela un batticuore/ Nel profondo d’un pensiero/ il più puro desiderio.” – “La notte” – Anna Ferriero

Anna Ferriero, è una giovane poetessa nata a Pollena Trocchia (NA), vive da anni a Torre del Greco (NA). Appassionata di letteratura, storia, musica e danza, ha pubblicato varie raccolte poetiche e ha partecipato a numerose antologie con opere in prosa e poesia, conseguendo premi, segnalazioni e riconoscimenti.
È stata nominata “socio poeta simpatizzante” per il premio nazionale Histonium, giunto alla XXXIII edizione.
Nonostante i suoi soli ventiquattro anni, Anna rivela, nei suoi versi, un animo poetico inteso e vibrante, una particolare sensibilità verso le domande ancestrali sul senso della vita e una tensione verso l’assoluto.
È oggi nostra ospite per Oubliette Magazine per raccontarci il suo vissuto e il suo futuro da costruire.
E.F.: Cosa è per te la spiritualità?
Anna Ferriero: È difficile spiegare a parole. È un concetto talmente astratto, quanto vasto e concreto da dover essere vissuto per comprendere la forte energia che penetra nella psiche. Ma, se lo dovessi descrivere, rendendo comprensibile questa parola, direi che la Spiritualità è un flusso magico costituito da energia impalpabile esistente al confine dell’orizzonte. È materia invisibile raggiungibile, secondo me, attraverso un percorso ben preciso: o dopo aver vissuto esperienze estremamente forti (la perdita di un familiare caro, il vivere lontano dalla casa paterna in zone sconosciute); o dopo un periodo più o meno lungo di meditazione, yoga o, come nel mio caso, seminari di Reiki.
E.F.: La poesia è un modo per andare oltre il confine del contigente?
Anna Ferriero: Certo! Anche se io non credo nel caso ma nel destino. Ogni nostro percorso, che ci piaccia o meno, è già segnato nella nostra anima. Penso che la poesia riesca a formare nel profondo l’anima di colui che la pratica senza però modificarne i tratti iniziali, che sono quelli che ci caratterizzano sin dalla nascita. La poesia rende consapevoli. Io, ad esempio, ho capito quali realmente sono miei limiti, i miei difetti, i miei punti deboli e, grazie proprio alla poesia, sto cercando (in parte l’ho già fatto) di trasformarli in un bene per me stessa ed una risorsa per gli altri.
E.F.: La memoria del passato è promessa di futuro, se la si interpreta nel giusto modo?
Anna Ferriero: “Se rifiuti il passato, non potrai mai accettarti come persona oggi e mai potrai accettare ciò che sarai domani”: questo ci insegnano i monaci tibetani. Quindi sì. Io credo che tutto ciò che è accaduto nel passato, sia di bello che di brutto, non si può e non si deve cancellare perché anche il più grave errore ha contributo a renderci le persone che oggi siamo. Il passato guida il presente. Io associo questo ragionamento all’anziano che nasce prima del giovane: se egli non fosse esistito, sarebbe mai nata una nuova vita?
E.F.: Quali sono i tuoi progetti futuri?

Anna Ferriero: Attualmente sto cercando di dedicarmi al conseguimento della laurea. Almeno ci provo! Vorrei, avendo comunque intrapreso un percorso artistico, poter continuare questa passione trasformandola in un vero e proprio lavoro. Attualmente non so di preciso se slittare sul campo della narrativa o dedicarmi esclusivamente alla cultura poetica. Mi piacerebbe, magari, andare a vivere all’estero e, più che romanzi, vorrei scrivere dei diari di viaggio. Questa sarebbe una bella innovazione nel mio “corredo” culturale!
E.F.: Salutaci con una poesia.
Anna Ferriero: “Nel cuore del Nepal/ il messaggio hai lasciato/ di un uomo comune/ il tuo grande destino/ il tuo duro cammino./ In ricchezza e danaro/ la tua vita hai vissuto/ donne e bellezza/ il tuo cuore han rapito./ Per il bene d’un figlio/ una villa ti fece/ tuo padre infelice/ una moglie ti diede./ Una sera d’un tratto/ il tuo saldo verdetto/ è iniziata l’ascesa/ di mudra e di gemme./ Siddharta il tuo nome/ hai donato il tuo cuore/ per il grande coraggio/ ti sei risvegliato.” ‒ Siddartha
Written by Emma Fenu