“Viaggio nei fori”: il percorso culturale ideato da Piero Angela e da Paco Lanciano, Roma
Lo scorso 10 novembre a Roma, in Via dei Fori Imperiali, si è tenuto il penultimo appuntamento dell’evento “Viaggio nei fori”.
“Viaggio nei fori” è un percorso culturale, ideato da Piero Angela e da Paco Lanciano, prodotto da Zètema e promosso dalla sovrintendenza capitolina dei beni culturali della capitale.
La manifestazione si svolge di sera, quando la luce della Capitale cede il passo alla notte.
Le stelle saranno il sipario a quello che è una vera e propria discesa nell’abbraccio della Roma che fu ai tempi di Augusto e di Giulio Cesare.
Io ero presente e chiamare questo viaggio “evento” è riduttivo. Questo progetto di divulgazione storico e culturale è un’esperienza che consiglio ad ogni turista che arriva in capitale e cerca di immaginarsi le meraviglie e i fasti della Roma Imperiale.
Potrete scegliere tra due percorsi diversi ma vicini, sia dal punto di vista cronologiche che di intenti.
È possibile assistere al viaggio nel foro di Augusto o al foro di Cesare, la cosa che vi consiglio è: fateli entrambi. Sono diversi, non solo per via del loro costruttore ma anche perché l’esperienza che vivrete lo sarà.
“Vi invitiamo a vivere un’esperienza culturale, divulgativa, emozionale e spettacolare, ma soprattutto originale e sorprendente. Protagonista è il reperto, le tecnologie ci aiutano a valorizzare il reale. Rimarremo affascinati dal vero, dall’antico, dalla storia.” ‒ Paco Lanciano
Il progetto di far rivivere le due piazze imperiali nasce con il foro di Augusto per poi allargarsi al foro del suo progenitore. Un po’ come se, questa volta, fosse Augusto, primo imperatore di Roma, a dar voce a Cesare e non il contrario.
Per assistere allo spettacolo vi verrà dato in dotazione uno speciale sistema audio dotato di cuffie, questo vi servirà a poter ascoltare, in otto lingue, a seconda della vostra terra madre, l’intero spettacolo. Verranno proiettate, sui muri di fronte a voi, immagini e ricostruzioni della storia del monumento e dell’arco cronologico in cui questi resti vissero e vivono.
“Le pietre parlano. E raccontano molte cose. I Fori di Augusto e Cesare sono una miniera di informazioni per gli archeologi e per tutti noi. A partire dai marmi rimasti ricostruiremo con la luce i Fori, luoghi al centro di tante vicende storiche dell’antica Roma.” ‒ Piero Angela
La data di nascita dei progetti non è importante, potete scegliere da dove partire. Certo, se iniziaste dal foro di Cesare avrete un percorso cronologicamente esatto ma non abbiate timore, come in epoca tardo imperiale e posteriore le due monumentali piazze sono state vissute insieme, entrambe hanno avuto vicissitudini diverse, anche se, in un certo senso, il grande Forum Iulium ha incontrato maggiormente il favore di coloro che ne hanno restaurato e riutilizzato le sue strutture.
La costruzione del foro di Cesare iniziò nel 46 a.C. a nord-est del vecchio foro. Cesare voleva donare alla città un nuovo spazio dove riunirsi e dove celebrare la vita politica romana. La città stava crescendo e il vecchio foro non era più sufficiente alle numerose funzioni di uno stato in divenire e stava per compiere il balzo verso l’impero.
La piazza era costituita da un grande porticato e, in fondo, nel luogo in cui tutte le linee prospettiche si congiungono sorgeva il grande tempio di Venere Genitrice. Davanti ad esso campeggiava la statua equestre di Cesare come grande condottiero e generale dei suoi eserciti.
Il percorso ideato dagli autori e che seguirete, accompagnati dalla voce di Piero Angela, parte dalla colonna Traiana. Verrete muniti dello speciale strumento che vi consentirà di seguire gli sviluppi del cammino che state per intraprendere.
L’accesso che userete per entrare nel foro di Giulio Cesare non è quello convenzionale ma è spettacolare: dopo aver attraversato i resti del Foro di Traiano, entrerete nel labirinto sotterraneo che passa sotto Via dei Fori imperiali, un ingresso unico altrimenti chiuso al pubblico. Al vostro arrivo vi troverete dietro al grande tempio, con il portico degli argentari alla vostra destra.
Il portico contiene meraviglie: fatevi condurre dalle immagini e la voce amica di Piero Angela vi condurrà nelle varie vite vissute dalle pietre di fronte a voi.
Più avanti, state per immettervi nella grandiosa piazza, le immagini e le luci vi faranno apprezzare lo spazio e la ricostruzione della struttura del foro e della sua statuaria. Voltate lo sguardo, ora, seguendo la voce, verso il tempio di Venere Genitrice, la dea da cui Cesare discendeva tramite Enea: davanti a voi, avrete lo spettacolo più bello della Roma cesariana e di quella moderna.
Le proiezioni vi faranno ammirare la magnificenza del tempio di fronte a voi e la realtà notturna, di una Roma semi addormentata, vi mostrerà una suggestiva prospettiva delle colonne del tempio, del Vittoriano più in alto e delle stelle che noi e i nostri antichi progenitori romani vedevano ogni notte.
Nonostante tutti i secoli passati, non vi sentite più vicini in questo modo? Centinaia di anni sono passati ed eppure siamo sempre gli stessi: persone con sogni, speranze e ambizioni che vivono la loro vita cercando di non separarsi da ciò che è la bellezza e la propria storia.
Sul fondo della piazza, voltatevi ancora: lo spettacolo ne varrà la pena.
Del grande foro, sulla vostra destra, o sulla sinistra se il panorama di fronte a voi vi ha stregato, l’edificio che conserva la sua struttura intatta è la Curia Iulia, salvatasi miracolosamente per essere stata riutilizzata come Chiesa.
La conversione in edifici di culto, per queste antiche testimonianze del nostro grandioso passato, avviene di frequente. Possiamo, così, attraverso le proiezioni, ricostruire la vita di questo edificio ammirandolo nel suo aspetto originale.
Quando uscirete dalla piazza, risalendo le scale che vi ricondurranno verso Via dei Fori Imperiali, saprete di aver camminato tra la Storia e, con l’aiuto degli effetti sonori e della voce narrante, avrete vissuto la Roma di Cesare.
Ho iniziato a narrarvi del percorso nel foro di Cesare per rispetto cronologico, per mio vezzo, ma vi ripeto potete scegliere in che ordine viaggiare e se vivere sono una delle due esperienze proposte.
Ora, preparatevi, la storia del Foro di Augusto, vi aspetta dall’altro lato della strada. L’ingresso è in Via Alessandrina, a ridosso del grande viale, proprio di fronte al foro Augusteo.
Per assistere allo spettacolo, questa volta non camminerete tra i resti, ma vi aspetta la balconata d’onore davanti a quello che era il grandioso tempio di Marte Ultore che campeggiava nel foro.
Per una sera, come Augusto ammirava il Circo Massimo dalla grande terrazza della sua casa sul Palatino, voi assisterete alla storia e alle vicende della piazza da cui Augusto ha inteso manifestare le sue intenzioni all’impero appena nato e plasmato dalle sue mani.
Il foro fu il suo manifesto politico e l’ulteriore affermazione del suo diritto a governare secondo i precetti di rispetto delle tradizioni, equilibrio e prosperità.
Come nel percorso cesariano, verrete accompagnati dagli effetti sonori, dalle luci e dalla voce di Piero Angela. Vi verrà introdotta la figura di Augusto e capirete, al pari dei suo contemporanei, che l’imperatore tutto era tranne che qualcuno da manipolare facilmente: anzi, tutto il contrario.
Il progetto di questa piazza nacque nel 42 a.C. quando, durante i fatti di Filippi, Augusto giurò di dedicare un enorme tempio a Marte Ultore. Questa, di Marte, è l’accezione che lo qualifica come Vendicatore.
Vendicatore di cosa? Cesare era stato ucciso e Augusto, come suo erede, giurò di vendicarsi di tutti coloro che avevano partecipato alla congiura e che volevano lo sfacelo della politica del Divo Giulio.
Il tempio fu inaugurato del 2 d.C.
La piazza, anche qui, era costituita da un maestoso porticato i cui attici erano adornati da statue di cariatidi e tondi raffiguranti Giove Ammone.
A ridosso del porticato, vi erano due esedre, in cui, in una, erano ospitate le statue dei grandi uomini Romani e, nell’altra, le immagini degli appartenenti alla Gens Iulia, ovvero la famiglia dell’imperatore.
L’intero complesso della piazza è simmetrico e colossale, la stessa voce di Piero Angela ve lo confermerà e, per dimostrarvelo, farà parlare le evidenze che sono davanti a voi e le orme parlanti di quelle che erano le strutture che non si sono conservate.
Quando vedrete l’uomo in proporzione alla struttura che lo circondava, rimarrete meravigliati.
Questa piazza nel corso dei secoli ha subito gli incendi, terremoti e un ingente spoliazione. Questo è avvenuto per tutte le vestigia dell’antica Roma.
Senza questo enorme lavoro di ricostruzione visiva e sonora sarebbe difficile immaginare quanto fossero grandiosi questi monumenti e per questo, grazie alle campagne di scavo, ai ritrovamenti fortuiti e all’enorme lavoro di ricerca degli archeologi, degli storici e degli antropologi non sarebbe possibile.
Purtroppo, per questo 2018, con la stagione invernale in arrivo, l’evento ha terminato gli spettacoli in programma ma l’anno prossimo, con l’inizio della primavera, potrete saggiare, con la vostra esperienza in prima persona, quanto vi ho raccontato: fidatevi, sarà un’esperienza indimenticabile.
Written by Altea Gardini
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