“Sister(s)” spettacolo teatrale di Tommaso Franchin: miraggio su strada qualunque
“Come nel bigottismo provinciale degli anni ’80
un frigorifero ti può cambiare la vita”“Sopravvive chi si adatta,
non chi è il più forte”
Lo spettacolo “Sister(s) – Miraggio su strada qualunque” di Tommaso Franchin, in scena al Piccolo Teatro Grassi di Milano all’interno di Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie, racconta la provincia, non solo quella geografica (a cavallo tra Italia e Stati Uniti in un’improbabile Rovigo Alabama dove si va a caccia di scoiattoli “un sapore selvatico che sa di casa mia” per non essere costretti a mangiare sempre curry…), ma anche e soprattutto quella esistenziale.
Orizzonti blindati, barbari ed imbarbariti ancorati alla paura del futuro e alla sofferenza del passato.
Sul palco una pompa di benzina (da cui spesso sniffano i protagonisti e che solo nel finale si trasforma in un microfono), una sedia a dondolo e una pila di gomme che inghiotte di volta in volta birre, vomito e neve.
E poi mosche che ronzano incessanti, colonna sonora che rendono l’atmosfera sempre più asfissiante ed opprimente sopra boutade razziste.
Un fratello e una sorella, Bruno e Allison, gestiscono un distributore avuto in eredità dal padre senza alcun reale interesse e senza neppure la forza di uscire da una quotidianità non cercata né voluta. In questa situazione di continuo stallo entra in scena su una musica epica un “frigor” nuovo con lucine intermittenti (e acquistato dai cinesi!) portato da un facchino con le ali che si rivelerà essere un angelo che parla di stelle e futuro prospettando a Bruno lo sballo definitivo.
Nel frigor, al posto dell’agognata vodka, si annida Nostra Signora dello Sbaglio che chiama Bruno… nel senso di farsi suora con tanto di velo tunica e sandali francescani: ed ecco spiegato il titolo!
Così “Sister Bruno” scompiglia le carte in tutto quello che veniva dato per scontato: in primis il legame tra fratello e sorella, gli abusi fisici e verbali del padre, la possibilità di una vita diversa che riscatti il passato a patto di sapersi far travolgere perché come dice Sister Bruno uscendo dalla vita di Alison in boxer da Superman “ci vuole coraggio per decidere di restare e ancora di più per saltare ad occhi chiusi senza sapere dove cadremo”.
Colori fluo, ritmo serrato, intervalli rap e balletti improvvisati, cambi di costume in una girandola grottesca che tira cazzotti nello stomaco proprio mentre ti accarezza l’anima
Lo spettacolo “Sister(s) – Miraggio su strada qualunque“ di Tommaso Franchin è andato in scena lunedì 17 settembre 2018 alle ore 19.30.
Cast
Regia: Tommaso Franchin
Sceneggiatura: Andrea Dellai
Attori: Andrea Dellai, Laura Serena, Massimo Scola
Scenografia e costumi: Paola Ghiano (con la consulenza artistica di Eleonora Rossi)
Luci: Manuel Garzetta
Sonorizzazione: Marco Kemp Campana
Produzione exvUoto teatro
Written by Monica Macchi
Photo by Monica Macchi
Info