“Come sposare un milionario” di Curtis Sittenfeld: amori, crisi, tradimenti e scapoli d’oro

“Ben prima che arrivasse a Cincinnati, tutti sapevano che Chip Bingley era in cerca di una moglie. Due anni addietro, Chip – laureato al Dartmouth College e alla scuola di Medicina di Harvard, rampollo dei Bingley della Pensylvania, prossimo erede di un patrimonio accumulato grazie a un’azienda di impianti idraulici – aveva preso parte, seppur riluttante, al seguitissimo reality show Lo scapolo d’oro. Per otto settimane, nell’autunno del 2011, venticinque donne single avevano convissuto in una villa a Rancho Cucamonga, in California, contendendosi il cuore di Chip.”

Come sposare un milionario

La voce si è sparsa ovunque: Chip Bingley, uno tra gli scapoli più ambiti, è tornato a Cincinnati e tutte le ragazze si stanno preparando per incontrarlo e provare a conquistare il suo cuore, o forse anche solo il portafoglio.

Tra queste vi è la signora Bennett, madre di ben cinque figlie, pronta a proporre le due maggiori, Jane e Lizzie, la prima maestra di yoga che si avvicina ai quarant’anni e desiderosa di avere un figlio, la seconda giornalista di professione e single part-time.

Le due sorelle non sono troppo convinte anche perché già immaginano che tipo di persona possa essere Bingley. Inoltre la famiglia sta vivendo una crisi economica, e non solo, e non sarà così semplice pensare anche all’amore, se mai sarà tale.

Come sposare un milionario” (Bookme, 2016) è l’ultimo romanzo di Curtis Sittenfeld, quello con il quale ha raggiunto il successo internazionale.

In tanti lo associano a “Orgoglio e pregiudizio” e il confronto è stato cercato in maniera intenzionale dall’autrice dando nomi in comune ad alcuni suoi protagonisti, Liz e Darcy tra tutti. Ma si può fare un simile paragone tra i due?

“Orgoglio e pregiudizio” è uno di quei classici senza tempo che nonostante l’ambientazione risulta piuttosto attuale mentre “Come sposare un milionario” (che riprende il titolo da uno dei film più noti con Marilyn Monroe) può certamente piacere agli amanti del genere ma non propone nulla di nuovo né è caratterizzato da un particolare stile che lo possa elevare al successo che poi ha ottenuto.

I personaggi sono ben delineati ma le pagine, quasi cinquecento, sono fin troppe, e rischiano di stancare facilmente il lettore più esigente.

L’amore, o meglio la ricerca di questo, è al centro delle vicende, ma anche in questo caso si rischia troppo stesso di finire nel banale.

Lei scandì le cifre, e qualche secondo dopo il cellulare le vibrò in tasca (finalmente aveva il numero di telefono di Darcy! Si erano scambiati i numeri, e lei provava la stessa euforia di quando il ragazzo più carino della tua classe delle medie ti fa scivolare un bigliettino nell’armadio).

Curtis Sittenfeld

È chiaro che si tratta di una storia leggera, nessuno ha mai preteso il contrario, si ride e si trovano delle scene carine che possono far parte del quotidiano delle lettrici, ma poteva esserci qualcosa di più.

Il romanticismo non manca, così come l’amicizia tra ragazze e la volontà di emancipazione soprattutto da parte delle protagoniste femminili.

Durante la corsa serale, appena prima di svoltare su Madison Road (ovvero non prima di cominciare a interrogarsi su Darcy, ma ben prima di poter ragionevolmente sperare di incontrarlo) Liz lo vide. Era alto, composto e rilassato, presumibilmente immerso in pensieri sprezzanti, ma così bello che sentì una fitta allo stomaco. In confronto all’immagine odiosa che si era fatta di lui, la concretezza di quel corpo tanto perfetto la colpì come uno schiaffo.

 

Written by Rebecca Mais

 

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