Musica in streaming: quali sono le migliori app?
La rivoluzione dello streaming ha portato il mercato della musica a cambiare faccia e lo stesso dicasi per le nostre abitudini di ascolto: se un tempo spopolavano i lettori MP3 e i file contenuti in questi piccoli device al tempo rivoluzionari, oggi passa tutto dalle maglie di Internet.

Grazie allo streaming, infatti, è possibile ascoltare qualsiasi brano musicale non solo sul PC, ma anche sugli smartphone e sui tablet: serve essere connessi, e comunque drizzare le antenne. Visto che i dati passano da Internet, il consumo di essi porta ad una inevitabile spesa in termini di GB mensili.
Naturalmente i tanti vantaggi dello streaming musicale finiscono per renderlo ugualmente conveniente: si paga solamente il noleggio di un brano (non dell’intero album), e le piattaforme che erogano questo servizio spesso prevedono piani economici all inclusive molto convenienti.
Musica in streaming: cosa fare se manca il WiFi?
La legge in termini di smartphone e consumo dati è abbastanza chiara, dato che fa parte del retaggio di chi usa quotidianamente il cellulare per navigare: connettersi sempre in presenza di WiFi, per non gravare sul consumo dati mobile e per non correre il rischio di finire extra-soglia.
In assenza di connessione wireless, è chiaramente possibile la connessione attivata sulla propria SIM card: qui, però, il rischio è spesso quello di consumare prima della fine del mese tutti i GB resi disponibili da un certo operatore. Risulta quindi impossibile soddisfare la propria voglia di streaming in mobilità?
No di certo: sul mercato possiamo infatti trovare operatori davvero economici come KenaMobile, con alcune offerte per il solo traffico Internet con a disposizione molti GB senza includere minuti.
Le strategie degli operatori di questo tipo, non a caso, vanno incontro ad un’utenza sempre meno interessata alle chiamate da telefonino: viceversa, le richieste in termini di GB sono in costante aumento.
Quali app consentono l’accesso allo streaming musicale?
Sono diverse le piattaforme che hanno scelto di specializzarsi in questo servizio: l’erogazione della musica in streaming via Internet.
Dato che parliamo di smartphone, però, è bene aggiungere che i principali portali di questa categoria mettono anche a disposizione la propria app nativa, da installare sul telefono.

Quali sono, dunque, le migliori applicazioni per ascoltare musica in streaming sullo smartphone?
La prima, nonché la più famosa, è sicuramente Spotify: il suo punto di forza è l’accesso gratuito, a patto di sopportare gli annunci pubblicitari necessari per pagare i diritti d’autore.
In alternativa, acquistando l’abbonamento, per 9,99 euro mensili potrete ascoltare tutti i pezzi che desiderate, senza disturbi promozionali.
Un’altra applicazione molto famosa, nel campo dello streaming, è Google Play: insieme ad Apple Music, parliamo dei servizi realizzati dai principali produttori di sistemi operativi per smartphone.
Poi troviamo Deezer e Napster: il primo è un servizio che consente anche di accedere a podcast e radio, mentre il secondo è un volto noto, riciclatosi nello streaming (al costo di 10 euro al mese).
L’ultima opzione in questo ambito è Microsoft Groove: uno dei primi servizi streaming, che pecca un po’ in quanto a qualità dell’audio.