Intervista di Emma Fenu a Silvia Lorusso Del Linz, autrice de “Il segreto di Mirta”, sul potere della femminilità

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“Mirta, non voglio mentirti, Elena non vorrebbe. Nella nostra famiglia le donne imparano presto ad essere forti, ad essere delle guerriere.”

“Di quale guerra, nonna?”

“La guerra che si svolge ogni giorno sul campo della vita, Mirta.”

‒ Silvia Lorusso Del Linz, Il segreto di Mirta

Silvia Lorusso Del Linz

Il segreto di Mirta è un segreto di dee, sacerdotesse e donne.

È un segreto sussurrato e intriso di potenza femminea che un uomo può rubare, ma non possedere di diritto.

Il segreto di Mirta va oltre i Misteri Eleusini, oltre i confini di un Settecento accoltellato dall’Inquisizione, oltre le pagine di un romanzo storico ricco di suspance.

Il segreto di Mirta è il patrimonio di ogni donna, anche di colei che ignora di essere erede di Demetra, dea Madre datrice di Vita e di Morte.

Autrice del libro citato, edito nel 2017 da Marlin Editore, è Silvia Lorusso Del Linz, scrittrice, regista teatrale, giornalista e drammaturga che lavora e vive nella provincia di Pordenone. Ha collaborato con le più importanti testate giornalistiche, tra cui La Nazione e la Repubblica; il suo primo romanzo, Giulia, una donna fra due Papi, si è aggiudicato il Premio A.L.I. 2014. Attiva nel panorama culturale italiano, progetta e realizza incontri letterari e poetici dedicati all’universo femminile.

Ho il piacere di intervistare, su Oubliette Magazine, Silvia Lorusso del Linz per conoscere le sue opinioni circa la cultura e la letteratura contemporanea, con un occhio critico sul panorama femminile.

 

E.F.: La stesura di un romanzo storico è un compito arduo che richiede dedizione nella ricerca e ottime capacità narrative e, nel tuo caso specifico, anche la volontà di comprendere il presente, evidenziando connessioni ed evoluzioni. Le tue protagoniste, Giulia e Mirta, che donne sono? In cosa siamo loro simili, nonostante la distanza cronologica?

Silvia Lorusso Del Linz: La stesura di un romanzo storico richiede, infatti, un’immersione nella storia intesa anche come ricerca della struttura sociale del tempo. Nell’approfondire le ricerche, si ha la possibilità di sviluppare la comprensione degli eventi che hanno preceduto la nostra epoca, acquisendo così gli strumenti di riflessione sul presente. Nel caso specifico delle protagoniste dei miei romanzi, Giulia Farnese e Mirta, quest’ultima erede del culto dei Misteri Eleusini, i caratteri peculiari che contraddistinguono la personalità di entrambe sono la forza, la determinazione, e una sensibilità riconducibile alla sfera femminile. Tutti e due i personaggi compiono un percorso di formazione e di crescita interiore, fino ad avere una consapevolezza di se stesse e del loro ruolo nel mondo che le circonda. Credo che tutto questo si possa ritrovare nelle donne di oggi e di sempre, che l’ascoltare il proprio istinto, e il cercare di superare le difficoltà che la vita pone davanti, sia un fattore comune anche alle donne odierne.

 

E.F.: In tutto il tuo percorso professionale è evidente l’impegno nel dar voce alle donne spesso simili ad Artemisia, la protagonista di un tuo spettacolo teatrale di successo, ossia vittime capaci di riscattarsi. Come concepisci oggi il femminismo e l’affermazione delle donne nel mondo della cultura?

Il segreto di Mirta

Silvia Lorusso Del Linz: Questo è un tasto dolente, purtroppo. Contrariamente a quanto accadeva nel passato, dove si sono ritagliate spazi di talento e dignità femminile come fece Artemisia Gentileschi, appunto, ciò che noto nel momento attuale è un appiattimento generale. Mi spiego: quello che ha contraddistinto e ha fatto emergere donne come la Gentileschi era la tempra, la determinazione, la consapevolezza di dover lottare in un mondo apertamente dominato dalla mentalità maschile. Oggi si ritiene di aver acquisito una parità, almeno sulla carta, fra donne e uomini e, in virtù di questo, non si combatte a sufficienza per la propria affermazione in tutti gli ambiti della vita professionale e privata. Circa la cultura poi, le cariche elevate sono quasi tutte in mano agli uomini, nel teatro ad esempio le direzioni in Italia sono al 90% affidate ad un uomo. Perfino i premi letterari più prestigiosi sono in gran parte assegnati alle penne maschili. Per me il femminismo odierno dovrebbe tenere conto delle differenze fra uomo e donna, favorendo i pari diritti e le pari possibilità in tuti i campi.

 

E.F.: Quali sono gli elementi che contraddistinguono il tuo ultimo romanzo, Il segreto di Mirta, e che possono descriverlo ai nostri lettori?

Silvia Lorusso Del Linz: Nella storia de Il segreto di Mirta si intrecciano vari elementi tra cui i Misteri Eleusini, che immergono il lettore nell’atmosfera del mito classico, gli studi alchemici, l’Inquisizione, la massoneria. Al centro c’è Mirta, una bambina a cui la Santa Inquisizione ha tolto la madre. Mirta è una fanciulla la cui origine è avvolta dal mistero: è l’erede infatti dei segreti legati al culto dei Misteri di Eleusi.  È la figlia di Elena, sacerdotessa dell’Ordine di Demetra. Conosce la durezza delle leggi degli uomini e il dolore della perdita. Possiede doni ancestrali e la consapevolezza di dover affrontare delle decisioni che cambieranno la sua vita e quella di altre persone. Il suo destino è legato a quello di Raimondo Di Sangro, principe di Sansevero, protagonista indiscusso della Napoli del ‘700, noto alchimista ed esoterico. Nel romanzo sono affrontate tematiche di carattere universale: l’amore, la vita e la morte, la conoscenza. In merito alla conoscenza, i protagonisti del romanzo forniscono due diverse concezioni del sapere, e dell’uso che ne viene fatto: Elena, la madre di Mirta, e i suoi seguaci devoti al culto di Demetra, perseguono la conoscenza attraverso i riti: i Grandi Misteri di Eleusi, con un approccio spirituale e celebrativo, rivolto alla venerazione e alla trasmissione del dono profetico e sacro. Per Raimondo Di Sangro, invece, la fonte del sapere rappresenta lo strumento di elevazione personale, il mezzo per raggiungere l’immortalità e assurgere ad essere superiore.

 

E.F.: Quali sono i tuoi progetti futuri? Ci sono altri personaggi femminili a cui vuoi dedicarti dando loro colore e calore vivificante?

Silvia Lorusso Del Linz

Silvia Lorusso Del Linz: Sono sempre in fermento e spero di poter concretizzare, sia a livello letterario che a teatro, un nuovo ritratto di donna.

 

E.F.: Infine, che donna è Silvia?

Silvia Lorusso Del Linz: Innanzitutto una lettrice: amo molto leggere sia per lavoro che per passione, ho perennemente sete di conoscenza.  E, naturalmente, amo scrivere, dando vita a storie, luoghi, personaggi. Caratterialmente riservata, tendo a circondarmi di amici che conosco da tempo. Fra le virtù posso annoverare la determinazione di portare a termine gli obiettivi che mi prefiggo di volta in volta, fra i difetti quello di essere un’irrimediabile sognatrice.

 

Written by Emma Fenu

 

Info

Sito Silvia Lorusso del Linz

 

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