“Le notti di Azed” di Lotfi Akalay: un messaggio di emancipazione e libertà per le donne del Marocco

Ve lo ricordate “Le mille e una notte”?

 

Le notti di Azed

Come dimenticare il capolavoro della letteratura orientale che in un’atmosfera fiabesca narra le astuzie della principessa Sheherazade, la quale notte dopo notte, attraverso mille racconti riesce ad allontanare da sé la minaccia della morte.

Ebbene “Le notti di Azed” ricalca in modo del tutto innovativo il contenuto de “Le mille e una notte”, con ambientazioni contemporanee ma con personaggi e situazioni che nel tempo appaiono ripetersi in un ritorno infinito.

Le notti di Azed” dello scrittore marocchino Lotfi Akalay, pubblicato in Italia da Bompiani, narra le vicende di Azed e del suo alter ego Zoubaida, la protagonista femminile di questo divertente romanzo, che una delle sue vittime descrive cosìQuella donna è una bestia di piacere, al di là di ogni considerazione di bellezza e bruttezza. Io la desidero nell’assoluto. Nel momento in cui mi avvicino a lei il sentimento dell’amore si svuota di ogni significato”.

Azed, come la sua famosa antenata Sheherazade, notte dopo notte riesce ad evitare il ripudio da parte del novello sposo, Kamal.

Questi, dopo la bruciante delusione del tradimento dell’amata moglie, decide di vendicarsi di tutto il genere umano femminile, sposando donne che ripudia il mattino seguente alla prima notte di nozze.

Un uomo di buon senso non può fidarsi delle donne, di nessuna di quelle femmine velenose. Bisogna allontanarsi da esse”.

La sequela di matrimoni e ripudi si interrompe però quando Kamal incontra Azed, una bellissima donna che racchiude in sé tutto ciò che un uomo può desiderare.

Ma Azed, a differenza di tutte le altre mogli che l’hanno preceduta, non ha nessuna intenzione di farsi ripudiare e come una moderna Sheherazade inizia notte dopo notte a raccontare storie accattivanti e misteriose al suo sposo, allontanando così l’umiliante momento del ripudio.

E l’aspetto più geniale dello stratagemma a cui fa ricorso la protagonista, è che tutte le sue storie hanno come protagonista una donna, Zoubaida, furba ed intrigante che riesce misteriosamente ad avere sempre la meglio sugli uomini che la circondano, li manipola a suo piacimento e per il suo personale tornaconto.

Lotfi Akalay

Ma le donne di cui racconta Azed/Zoubaida sono le moderne donne marocchine, che con furbizia e a volte malizia riescono ad avere la meglio sui loro uomini meschini e fatui.

La graffiante penna di Akalay, attraverso la metafora della novella Sheherazade, disegna con maestria i tratti distintivi di una società, quella del Marocco contemporaneo, in bilico fra moralità e dissolutezza, perbenismo e trasgressione, in una catena di contraddizioni che l’autore non ha mai mancato di raccontare nelle sue diverse esperienze giornalistiche.

Ma con questo romanzo Akalay aggiunge valore alle sue tesi sulla società marocchina, focalizzando l’attenzione sul tema dell’emancipazione femminile di cui la protagonista Azed e il suo alter ego Zoubaida ne diventano le paladine, raccogliendo l’eredità della principessa Sheherazade e potenziandone il messaggio di emancipazione e libertà.

 

Written by Beatrice Tauro

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

OUBLIETTE MAGAZINE
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.