Donne contro il Femminicidio #26: le parole che cambiano il mondo con Rebecca Mais
Le parole cambiano il mondo. Attraversano spazio e tempo, sedimentandosi e divenendo cemento sterile o campo arato e fertile.

Per dare loro il massimo della potenza espressiva e comunicativa, ho scelto di contattare, per una serie di interviste, varie Donne che si sono distinte nella lotta contro la discriminazione e la violenza di genere e nella promozione della parità fra i sessi.
Ho chiesto loro, semplicemente, di commentare poche parole, che qui seguono, nel modo in cui, liberamente, ritenevano opportuno farlo. Non sono intervenuta chiedendo ulteriori specificazioni né offrendo un canovaccio. Alcune hanno scritto molto, raccontando e raccontandosi; altre sono state sintetiche e precise; altre hanno cavalcato la pagina con piglio narrativo, creando un discorso senza soluzione di continuità.
Non tutte hanno espresso opinioni univoche, contribuendo, così, in modo personale alla “ricerca sul campo”, ma tutti si sono dimostrati concordi nell’esigenza di un’educazione sentimentale e di una presa di coscienza in merito a un fenomeno orribile contro le donne, che necessita di un impegno collettivo.
Oggi è il turno, per “Donne contro il Femminicidio“, di Rebecca Mais, parte della nostra redazione di Oubliette Magazine, laureata in Comunicazione ed Editoria Multimediale, blogger, intervistatrice, recensora, amante di libri, di fotografia e di ogni forma di cultura, è attenta anche a temi di attualità e alla violenza di genere.
Femmina
Termine adoperato talvolta in maniera dispregiativa per definire la donna. La radice latina è la stessa di “fecundus” (fecondo), ecco quindi che torniamo alla “funzione” primaria, ancora intesa in tale modo da uomini retrogradi, delle appartenenti al genere femminile.
Femminismo

Movimento a favore delle donne, per la rivendicazione dei propri diritti. Il rischio è sempre quello di sfociare nel fanatismo ma oggi più che mai le donne di ogni parte del mondo dovrebbero unirsi per far comprendere agli uomini che i padroni non esistono più e alle donne stesse che nessun uomo ha diritto di far loro del male, in alcuna maniera.
L’azione di uccidere le donne, o qualcuno preferirebbe le ‘femmine’, visto il poco rispetto di chi fa uso di tale pratica. Presunta supremazia da parte dell’uomo nei confronti del genere femminile, esternazione di una debolezza che va oltre ogni umana comprensione e di una mancanza di educazione.
Educazione sentimentale
Quella che si dovrebbe studiare a scuola unitamente all’educazione sessuale per insegnare rispetto nei confronti dell’altro, per crescere con una visione più realistica del mondo e imparare a distinguere tra bene e male, apprezzamento e violenza.
Written by Emma Fenu
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