“La doppia vita” di Charlotte Link: un thriller psicologico alla ricerca del marito scomparso
“Quella domenica mattina pioveva anche in Costa Azzurra. Dopo la lunga siccità estiva la seconda settimana di ottobre portò un cambiamento nel clima. La natura aveva sicuramente un gran bisogno di acqua.”
Nel romanzo La doppia vita, edito da Corbaccio Editore nel 2005, la scrittrice Charlotte Link dà un’ulteriore prova di bravura.
La doppia vita non è il primo thriller psicologico con cui l’autrice tedesca si cimenta. Ma, come i precedenti dello stesso genere, è libro da leggere tutto d’un fiato.
Laura, moglie di Peter, non ha notizie del marito, partito dalla Germania per una vacanza in Provenza in compagnia di un vecchio amico.
Preoccupatissima, dopo lunghe notti di solitudine, la donna si precipita in Francia, in seguito alla scoperta del ritrovamento del cadavere di un uomo. Quasi certamente è del marito, forse è stato assassinato, come il suo corpo ben occultato in un bosco fa supporre.
“La mezzanotte era già passata da un pezzo ed era ancora sveglia. Da Bérard non riusciva certo a dormire meglio di come avrebbe dormito a casa, ma per lo meno aveva preso una certa distanza, e questo le sembrava importante, per un motivo che ancora non riusciva a chiarire. La camera era una suite, troppo grande e troppo cara, ma era l’unica disponibile…”
Dal momento in cui apprende la tragica notizia Laura precipita in una spirale di panico che la inghiotte senza darle scampo. Ed è tramite rivelazioni inaspettate che viene a conoscenza della doppia vita del marito. Scoperte dolorose che si palesano in tutta la loro crudezza.
Laura non aveva consapevolezza della disastrosa condizione economica di Peter; la sua attività, infatti, è adesso sull’orlo del fallimento. Ma non è solo questa la verità che colpisce Laura come un pugno in pieno stomaco.
Perché Peter aveva anche un’amante con cui progettava di scappare in Sudamerica. Circostanze ed eventi poco edificanti che irrompono nella vita di Laura, deludendo ogni sua aspettativa matrimoniale, e rendendola una persona estremamente vulnerabile.
A rendere avvincente la narrazione intervengono fatti che danno al libro la connotazione di romanzo giallo: una serie di omicidi, di giovani donne, apparentemente senza movente.
Uccisioni inspiegabili, almeno agli occhi stupefatti di Laura che, rimasta senza alcun punto di riferimento, pone tutta la sua fiducia nel migliore amico di Peter. Illudendosi di trovare nella sua persona il sostegno che le necessita per sollevarsi dalle contrarietà che, inaspettate, le sono cadute addosso.
“Anne aveva risposto con voce assonnata, ma si era svegliata immediatamente appena aveva riconosciuto la voce di Laura e aveva ascoltato con grande attenzione e interesse tutto il racconto”.
La doppia vita è romanzo dalla trama ben costruita e intrigante, sia per la vivace caratterizzazione dei personaggi, sia per gli eventi raccontati, ricchi e numerosi.
Anche se occorre ricordare che i personaggi femminili non sono modelli propriamente positivi, ma appaiono come vittime della situazione in cui si trovano. Nel particolare, Laura è mostrata come una donna incapace di gestire la propria vita senza la presenza del marito. E, nel momento in cui l’uomo sparisce, vede la sua vita, come pure quella della figlioletta, andare in mille pezzi.
Comunque, l’intreccio che si viene a creare fra i personaggi, legati dal filo conduttore che unisce i vari elementi della trama, è creato in maniera abile e avvincente.
Riesce infatti a sorprendere il lettore con vari capovolgimenti, srotolandosi con passaggi che portano avanti la narrazione in modo attraente.
Inoltre, le descrizioni particolarmente dettagliate, sono tali da offrire al lettore sufficienti elementi per costruirsi, attraverso la tessitura di parole e frasi, le quali si rincorrono in un crescendo di tensione, quasi un film nella mente.
L’unico aspetto negativo è che l’autrice si sofferma con insistenza su alcuni passaggi. Tanto da rendere lo sviluppo del romanzo, su certi punti, eccessivamente prolisso. I quali si allontana un po’ da quell’atmosfera che necessita a un libro giallo.
L’ambientazione, a fare da quinta scenografica del libro, è quella seducente della Provenza. Divisa fra mare e monti, evoca nel lettore suggestioni, amplificate dalle pennellate descrittive dell’incantevole luogo in cui le vicende sono collocate. Facendolo partecipe, con un coinvolgimento maggiore, delle situazioni narrate.
Nonostante qualche piccola imperfezione, che certo non giova al libro, anche in quest’occasione Charlotte Link si rivela essere una scrittrice di talento.
Mette ampiamente in luce i difficili e complessi rapporti familiari che a volte si stabiliscono all’interno della famiglia di appartenenza. Non di meno i rapporti sentimentali e umani in genere, non sempre autentici e onesti. In questo romanzo infatti, le dinamiche insite nel gruppo familiare in questione sono sviscerate in modo da proporre un libro dalle problematiche psicologiche reali. Tanto da coinvolgere in buona misura il lettore.
“A Laura era parso di aver sentito una macchina, ma non ne era del tutto sicura; lo scrosciare della pioggia e il vento che ululava, trasformando il diluvio in una vera e propria tempesta, avevano coperto ogni altro rumore. Si sporse dalla finestra e urlò, rendendosi però subito conto che la sua voce si perdeva, coperta dal fragore delle forze della natura”.
Written by Carolina Colombi