“I peccati di Peyton Place” di Grace Metalious: incesto, morte, passione, oscenità e pettegolezzi

“L’estate indiana è come una donna: morbida, calda, appassionata, ma incostante. Va e viene come le pare e nessuno sa se arriverà davvero né per quanto si tratterrà. Nel New England settentrionale l’estate indiana tarda un poco l’avanzare dell’inverno e porta con sé l’ultimo tepore dell’anno. È una stagione che non esiste e che vive fino al sopraggiungere dell’inverno, con la sua coltre di ghiaccio, di alberi spogli, di brina.”

I peccati di Peyton Place

Così ha inizio I peccati di Peyton Place, romanzo proposto dall’editore Einaudi per la collana Stile Libero, nell’edizione del 2006.

Scritto da Grace Metalious, nasce come un libro scottante e di poche pretese; ma fin da subito diventa un best seller dal successo planetario. Cui seguono due film e alcune serie tv.

Letto in gran segreto da una moltitudine di gente, scandalizza l’America per le vicende raccontate.

Ambientato negli anni quaranta, attraverso un immaginario buco della serratura si assiste a un affresco che racconta il sogno americano. Sogno tutto permeato da una facciata di perbenismo, pronto però a crollare di fronte a violenze familiari, tradimenti, speranze e disillusioni. Perché a Peyton Place niente è come sembra.

Tra incesto, morte, passione, oscenità e pettegolezzi, Grace Metalious ha scritto un’opera che ha rivoluzionato il mondo letterario, svelando la sensualità e il peccato della provincia americana con una forza e un impatto dirompenti.

Il libro è una critica al bigottismo e all’ipocrisia sessuale di una pittoresca cittadina americana del New England, raccontata attraverso vizi, virtù, e la presunta rispettabilità dei suoi abitanti.

Quello che ne scaturisce è un ritratto amaro di quel tipo di società, della sua anima puritana e del rigore dei suoi costumi.

La scrittura della Metalious è fluente, ricca di descrizioni, tanto da condurre il lettore dentro alle vicende narrate. E questo lo si può dire anche per il tratteggio dei personaggi: protagonisti e non, tutti caratterizzati con sapienti pennellate di verismo che li fanno amare oppure detestare, in funzione del ruolo assunto all’interno della narrazione.

Non si può parlare del romanzo senza raccontare della sua autrice, morta in giovane età e personaggio alquanto controverso; ma dalla mente brillante, la quale ha dato vita a uno dei libri che hanno appassionato un vasto numero di lettori. È il 1956 quando una casa editrice tutta al femminile, dopo un lungo lavoro di editing, dà alle stampe I peccati di Peyton Place, scritto dalla Metalious in una specie di baracca fra lavori domestici trascurati e qualche bicchiere di troppo. La scrittrice suscita scalpore perché contravviene all’immagine della donna americana: casalinga, materna e dai solidi principi tradizionali.

Soltanto più tardi le figure femminili delineate nel romanzo si sarebbero evolute, e lo avrebbero fatto attraverso un percorso di identità e di superamento dei modelli maschili imposti dall’epoca.

A una settimana dal lancio sul mercato, il libro ha un risultato esplosivo, rimanendo in classifica per più di un anno e superando nelle vendite Via col vento. Ed è tuttora considerato uno straordinario evento editoriale.

Grace Metalious

A causa delle scene piccanti, presenti anche nelle trasposizioni cinematografiche, in alcuni stati dell’America ne è stata bandita la vendita. E questo anche in Sud Africa, dove non lo si poté leggere fino al 1978. Anche alcune biblioteche rifiutarono di inserire il testo, definito “proibito”, nelle proprie collezioni. E la Metalious rispose per le rime alle provocazioni di coloro che tacciavano il suo scritto di scarso valore letterario.

Le motivazioni del clamore scatenate dall’evento furono dovute al fatto che è stata una donna normale a denunciare i difetti di un certo tipo di società, una sboccata casalinga di campagna, e non certo una signora ben educata che ha studiato in una prestigiosa università.

Il suo incredibile successo lo si dovette perché I peccati di Peyton Place non appare come una storia romanzata, ma un racconto reale: i pettegolezzi di una cittadina trasposti sulla pagina, nella quale i protagonisti interpretano emozioni e sentimenti noti, ma ignorati dai più. O forse, nascosti sotto la polvere dell’ipocrisia e delle menzogne.

All’inizio d’ottobre di quell’anno, l’estate indiana arrivò in una città chiamata Peyton Place. Come una donna fascinosa e sorridente, l’estate indiana venne e si distese sulla campagna rendendola indicibilmente bella.”

Con il suo romanzo la scrittrice volle mandare un messaggio ben preciso, il quale scaturisce dalla sua esperienza di donna che subì le convenzioni sociali del suo tempo. Messaggio che purtroppo non fu recepito, ma frainteso, in quanto a essere esaltati sono stati soprattutto gli aspetti pruriginosi e piccanti del libro.

 

Written by Carolina Colombi

 

Un pensiero su ““I peccati di Peyton Place” di Grace Metalious: incesto, morte, passione, oscenità e pettegolezzi

  1. Interessante recensione. Proprio in queste settimane è uscito in libreria il libro della giornalista e scrittrice Cristina De Stefano dal titolo “Le scandalose”, una carrellata di biografie di artiste che fecero scandalo nel Novecento e,fra le tante protagoniste, viene citata l’autrice del libro recensito nell’articolo. Potrebbe essere interessante e utile integrare le informazioni.

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