“Ci hanno fregato tutto”, terzo album di Olden: il dialogo con se stessi, la rabbia, la rassegnazione e la paura
“Tu che credi di sapere cos’è il bene/ mentre tutti gli altri sono il male/ Non ti credo no/ Non ti credo no/ Sfili nelle strade con le tue bandiere/ contro questo mondo innaturale/ Non ti credo no/ Non ti credo no/ Ora dimmi quel che pensi/ però quel che pensi per davvero/ […]” – “Non ti credo”
“Ci hanno fregato tutto” è il terzo album di Olden ed uscirà il prossimo 22 maggio 2017 per Beta Produzioni.
Durante il tempo trascorso dalla pubblicazione del suo ultimo disco “Sono andato a letto presto”, Olden si è esibito dal vivo sui palchi delle principali città italiane e, soprattutto, non interrompe mai il suo impegno come autore. “Ci hanno fregato tutto” è il risultato di questo lavoro.
Messo da parte il carattere intimistico della seconda produzione discografica, l’artista interrompe in parte il dialogo con se stesso e si rivolge al pubblico ed alla propria generazione, dando voce alla rabbia, alla rassegnazione, alla paura del mondo di oggi. Quello di Olden è un album che è un’istantanea sullo spazio entro cui si muove l’artista, un modo con cui guardare alle cose, alle persone, al mondo che lo circonda.
“Se le mani fossero catene/ ti lascerei la chiave/ da solo non so farlo bene/ allora liberami tu/ Io rimarrei nascosto/ guardandoti commosso/ Sei il mio diluvio addosso/ Sole distante/ ma brillerai lo stesso/ Sei il mio pianeta rosso// Se i tuoi occhi fossero sorprese/ mi aspetterei l’amore/ ma non so più cercare bene/ stavolta trovamelo tu/ […]” – “Pianeta rosso”
Davide Sellari, in arte Olden, nasce a Perugia nel 1978 ma vive dal 2008 a Barcellona, città nella quale matura l’idea di costruire un progetto solista sotto il nome Olden e dove nel 2012 esce il suo primo album da solista, che ottiene subito ottime recensioni, e il singolo “Jim & Jane”, che viene trasmesso da molti network italiani, tra cui Radio 2. Nel frattempo Olden continua a scrivere, ma alla sua lingua “materna”, l’italiano.
“Gianni non dimostra quarant’anni/ ha il locale sempre pieno di disperati come lui/ Gianni dice che sta bene solo/ ma da solo non sta mai/ Gianni ha una macchina stupenda/ che ha finito di pagare giusto qualche giorno fa/ […] Gianni dice che non avrà figli/ che la vita è solo una e di certo non la sprecherà/ […] Gianni in realtà si chiama Ugo/ si vergogna del suo nome/ […]” – “Gianni”
“Ci hanno fregato tutto”, registrato e mixato da Enrico Giovagnola presso il Rokkaforte Studio, è un disco dal rock graffiante. Una chitarra dalle sonorità ruvide e dure fa da collante ai testi e alle parole aspre del cantautore, che imprimono su pellicola l’immagine di una società assottigliata, di una generazione disillusa. Quello di Olden è anche un invito a reagire, a non lasciarsi schiacciare: “Ci hanno fregato tutto”, o almeno ci stanno provando. Adesso tocca a noi.
“[…] E sei convinto che è sempre lo stesso/ che tu sei uguale il solito fesso/ ma poi ti accorgi che adesso rifletti/ e fumi poco tanto prima o poi smetti/ ma devi smettere pure di bere/ devi correre e sudare se no poi/ non ce la fai/ […] Ma dove sono tutte quelle idee?/ ci credevi ciecamente ed adesso non vedi più niente […]” – “Ci hanno fregato tutto”
La copertina dell’album è stata realizzata da Renzo Chiesa, fotografo di copertine storiche come “Gelato al limon” di Paolo Conte e di “Dalla” di Lucio Dalla (immagine diventata poi simbolo del cantautore bolognese) e molte altre.
Olden nel 2013 viene ingaggiato per far parte del cast di uno spettacolo musicale dedicato alle “canzoni anarchiche”. In “Canzoni d’Amore e d’Anarchia”, Olden duetta con Joan Isaac, canta “La canzone del maggio” di De André, “Addio Lugano bella” ed altre canzoni della tradizione anarchica europea. Insieme ad Olden si esibiscono artisti come Juan Carlos Biondini, Vittorio De Scalzi, Beppe Voltarelli, Joan Isaac e tanti altri. Nel 2014 collabora con Cose di Amilcare ed è proprio durante le registrazioni del nuovo disco che gli viene comunicata la notizia della partecipazione al Premio Tenco.
“[…] E penso che non ha importanza quando/ ma presto o tardi anche i pianeti esplodono/ la nostra gioia è una sostanza breve/ è quello che fa il Sole con la neve/ e penso che non è importante quando/ ma prima o poi tutte le Stelle cadono/ la nostra gioia è una vacanza breve/ e tu non perderla ed usala come si deve/ […]” – “Vacanza breve”
Il 20 novembre 2015 esce il suo secondo album “Sono andato a letto presto”, un album autoprodotto e ditribuito da Goodfellas. Dall’Lp vengono estratti i singoli “Perla Nera”, “Senatore Bailey” e “La casa che non c’e’”. A febbraio 2015 parte il “A Letto Presto Tour”, per una serie di concerti che toccano tutta la penisola e che portano Olden a cantare in molti importante live club italiani. Nello stesso anno partecipa di nuovo al Premio Tenco. Il 22 ottobre esce l’EP “L’Amore Occidentale”, sei brani dedicati al tema del pacifismo e dell’anarchia, attraverso un viaggio nella storia della canzone popolare; seguirà poi un minitour di presentazione dell’Ep che tocca le principali città italiane.
Il 23 ottobre partecipa nuovamente al Premio Tenco e durante gli eventi pomeridiani della rassegna si esibisce cantando le canzoni pacifiste di Francesco Guccini, al quale è dedicato il Tenco 2015 e l’album “Tra la Via Aurelia e il West” uscito il 24 marzo 2017 (Ala Bianca/Club Tenco), omaggio al cantautore nel quale Olden canta “L’atomica cinese”.
“Da bambino ho appeso un crocifisso storto/ perché io soffrivo nel vederlo morto/ […]” – “Non ti credo”
Tracklist
- Non ti credo
- Ci hanno fregato tutto
- Ma non sarebbe stato meglio
- Pianeta rosso
- La festa dell’indiependenza
- Gianni
- Vacanza breve
- È tutto tuo
- Gli stessi sorrisi di sempre
Credits
Voce, chitarra Acustica: Olden
Piano, Sytnh: Enrico Giovagnola
Chitarra elettrica: Andrea Foreschi
Batteria, percussioni: Francesco Miceli
Basso elettrico: Giacomo Rossetti
Info