Sardegna da scoprire #6: i Shardana, i Signori del Mare
Shardana, i Signori del mare.

Quasi tutti credono che i Sharden o Shardana, appaiano all’improvviso, al tempo di Ramsete III, mentre cercano di occupare l’Egitto dopo aver distrutto la talassocrazia micenea nel Mediterraneo orientale, cancellato l’Impero Ittita e rimosso ogni traccia di concreta o supposta egemonia egiziana nel Retenu, cioè l’attuale costa Siriana, Libanese e Israeliana. Però, andando più a fondo, si hanno delle piacevoli, inaspettate sorprese.
Ad esempio si sa che questi Shardana, mercanti, pirati e mercenari, frequentavano le coste egiziane già al tempo del faraone Eretico, Akhenaton, nel XV secolo A.C.
Si sa che i Micenei li temevano, evitando di sconfinare nelle loro zone di influenza.
Si sa che erano ottimi marinai, che a differenza dei concorrenti dell’epoca, conoscevano l’arte della navigazione d’altura e, stupefacente a dirsi, la navigazione notturna.
Avevano navi da scorreria, a doppia prora e con una vela, maneggevoli e robuste, immortalate nelle incisioni egiziane, che descrivono i rapporti, spesso burrascosi ma più frequentemente di collaborazione, con questi leggendari soldati.
Poi avevano grandi, robuste navi da trasporto. Ce ne danno un’idea i bronzetti votivi, a forma di navicelle, che sono l’eredità più misteriosa e affascinante del popolo da cui discendo.
Ma ce ne danno conferma anche le due navi i cui relitti giacciono sui bassi fondali di Malta e della Turchia, piene di merci provenienti dalla Sardegna, e naturalmente identificate come “fenicie” senza minimamente farsi il problema che, i fenici, al tempo del naufragio della nave in Turchia, neppure esistevano, come nazione.
Possiamo però, usando il buon senso nel leggere le traccie lasciate da questi indomiti pirati, farci un’idea precisa della loro storia. Usando le leggende e gli scritti altrui, naturalmente. Ricordate? I Sardi non scrivevano! O perlomeno, sembra non interessi leggere quello che hanno lasciato inciso nella pietra.

Dunque, i Greci dicevano che questi stranieri venivano dall’Est, col loro Dio, Sandan e le loro armi. Elmi con le corna, scudi rotondi, spade di bronzo a “foglia”.
Est dove? Esisteva solo un popolo che corrisponde a questa descrizione, nel XXII secolo AC, da quelle parti, o almeno, i soldati di quel popolo.
Sono i reduci dell’impero Accadico, che crollava proprio in quei decenni, dopo aver raggiunto, con le sue armate, il Mediterraneo.
Dalla Grecia, spinti dall’ostilità dei nativi, nonostante i greci stessi ammettano di essere stati sconfitti, questi Shardana emigrano in Sardegna, che si chiamava “Vena d’Argento”, prima del loro arrivo e Sandalion, Terra di Sandan, dopo.
Sempre secondo i greci, i Figli di Eracle (Il Sandan greco) tornarono e distrussero i nemici del loro Padre ancestrale, i micenei.
Ecco apparire i Shardana nella storia greca, con l’invasione dei Popoli del mare, che liberà i popoli pre greci, sottomessi alla potenza di Micene.
Troviamo allora gli Akawasha, gli Achei, insieme ai Tyrsheni ed ai Shekelsh, Tirreni ( costruttori di torri) e Siculi, tra i popoli del mare che rivoluzionarono il mondo allora conosciuto.
Ma i Shardana avevano i loro scopi, le loro alleanze ed i loro interessi, indipendenti dagli altri Popoli del Mare.
Erano mercenari dei Faraoni da un paio di secoli, da Sethi I, in effetti, che, stanco delle continue scorrerie di questi audaci guerrieri, decise che era meglio pagarli e usarli a vantaggio dell’Egitto. Tanto si sarebbero presi quello che volevano egualmente, con le cattive però.
Ramsete II, suo figlio, dopo che i Shardana, a Qadesh, unici a non abbandonarlo durante l’attacco Ittita, gli salvarono la pelle ed il trono, li volle come sua Guardia personale, riempiendoli di oro, terre e dotando i loro elmi cornuti del simbolo di Ra, il cerchio solare. Così tutti avrebbero saputo che i Shardana erano i Demoni del Dio RamseteII, l’Amon Ra incarnato.
Così, quando i Popoli del mare, più di un secolo dopo, decisero per l’invasione dell’Egitto, non poterono contare che su pochi Shardana, ma in compenso se ne trovarono molti altri contro.

Del resto avevano, i Shardana, occupato Cipro e le sue miniere di rame ed i porti di Canaan, abbastanza per un popolo in espansione. E da qui siamo passati alla Storia egiziana.
In effetti la Grecia, dopo lo spopolamento del Peloponneso dovuto all’invasione, entra nel Medio Evo ellenico, cioè scompare dalla Storia, per un paio di secoli.
Egitto, dunque, inesauribile fonte di documenti. Per gli Egiziani i Shardana venivano “Dalle loro isole, in mezzo al Mare Verde.” Cancellando in poche parole la teoria, bizzarra, che i Shardana venissero da chissà dove, per stabilirsi in Sardegna intorno al 1000 A.C., dopo la mancata conquista dell’Egitto.
Venivano sempre dallo stesso posto, quelle isole, in mezzo al Mediterraneo, da dove partivano da sempre, cioè almeno dal XV secolo A.C., la Sardegna e le sue isole.
Comunque torniamo a noi. Ramsete III, l’ultimo dei grandi Faraoni, era un uomo pragmatico.
Aveva perso il Retenu? Nessun problema, diede ordine ai suoi Shardana di controllarlo in vece sua. Cipro non era mai stata egiziana, quindi, purché continuassero i commerci, cosa importava se aveva cambiato padrone?
I Shardana compaiono ancora nella storia Egiziana, fino all’VIII secolo AC. Ramsete terzo ha bisogno di loro per spezzare la ribellione di Athribis e del suo Visir concedendo loro ancora più feudi nel Basso Impero, dove li ritroviamo poi come grandi proprietari terrieri nell’VIII secolo AC appunto.
L’occupazione Shardana del Retenu diede i suoi frutti. L’unione tra la capacità marinara e la decisione militare dei Shardana con la imbattibile maestria commerciale dei Cananei diede vita alla civiltà fenicia, che in pochi anni si espanse fino ad occupare tutte le rotte prima esclusivo monopolio dei Shardana, l’ovest del Mediterraneo, il Nord Africa, esclusa la Cirenaica, le coste Africane oltre le Colonne d’Ercole e le coste Europee, su, fino alla Scandinavia.
Poi i Shardana scompaiono, e restano i Sardi. Sardi sono quelli che sconfiggono Malko, nel VI sec AC, che tenta di invadere la Sardegna, Sardi sono metà dei marinai della Flotta romana di Ravenna, in epoca imperiale, e Sardi sono i marinai di Ugone Terzo, quelli che tennero in scacco la flotta Aragonese per un ventennio.
I Shardana non sono scomparsi, siamo noi.
Written by Salvatore Barrocu
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