Donne contro il Femminicidio #4: le parole che cambiano il mondo con Sara Rattaro
Le parole cambiano il mondo. Attraversano spazio e tempo, sedimentandosi e divenendo cemento sterile o campo arato e fertile. Per dare loro il massimo della potenza espressiva e comunicativa, ho scelto di contattare, per una serie di interviste, vari Uomini che si sono distinte nella lotta contro la discriminazione e la violenza di genere e nella promozione della parità fra i sessi.
Ho chiesto loro, semplicemente, di commentare poche parole, che qui seguono, nel modo in cui, liberamente, ritenevano opportuno farlo. Non sono intervenuta chiedendo ulteriori specificazioni né offrendo un canovaccio.
Alcuni hanno scritto molto, raccontando e raccontandosi; altri sono stati sintetici e precisi; altri hanno cavalcato la pagina con piglio narrativo, creando un discorso senza soluzione di continuità.
Non tutti hanno espresso opinioni univoche, contribuendo, così, in modo personale alla “ricerca sul campo”, ma tutti si sono dimostrati concordi nell’esigenza di un’educazione sentimentale e di una presa di coscienza in merito a un fenomeno orribile contro le donne, che necessita di un impegno collettivo.
Ad inaugurare per il 2017 la rubrica “Donne contro il femminicidio”, iniziata lo scorso anno, un’ospite d’eccezione: Sara Rattaro, amata scrittrice italiana, vincitrice di numerosi premi e autrice di romanzi profondi e attenti all’universo femminile: “Sulla sedia sbagliata”, “Un uso qualunque di te”, “Non volare via”, “Niente è come te” e “Splendi più che puoi”, incentrato proprio sulla violenza di genere. Appena edito, con Sperling & Kupfer, l’ultimo suo libro, intitolato“L’amore addosso”.
Femmina
Individuo indispensabile.
Femminismo
Credere nelle pari opportunità. Non esiste nessun luogo al mondo in cui le donne abbiano più diritti degli uomini, quindi se crediamo nella parità degli individui, dobbiamo essere femministi.
Omicidio di una donna perché è una donna. Trova le sue radici su un grosso problema culturale. Educhiamo i maschi e le femmine in modo completamente diverso. Ai maschi offriamo solo modelli vincenti senza preoccuparci delle debolezze che questi creano. Alle femmine insegniamo a curare proprio quelle debolezze e a mettersi in condizioni di non ostacolare il raggiungimento del modello vincente del proprio compagno.
Educazione sentimentale
È qualcosa che si fa troppo poco. Sarebbe bello poterla sostituire al vecchio modello sessista del “non piangere come una femminuccia”.
Written by Emma Fenu
Info
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